Capitolo 10: Ordine dismesso

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L'Incubus riapre gli innumerevoli occhi, la battaglia contro il Terror e la sconfitta di quest'ultimo destano l'immensa creatura.

I crociati non hanno più tempo, all'unisono tentano di trafiggerlo per assorbirne l'aura ed indebolirlo per tenerlo a bada, l'Incubus però agisce in anticipo, si libra in volo e così mostra tutto il suo immenso corpo. Le battaglie precedenti si fanno risentire, le ferite e la stanchezza, unite al rilascio dei tanti Succubi e Terror hanno cambiato la fisionomia dell'essere, ora l'Incubus è lungo poco meno della metà e decisamente più scarno e scheletrico, persino la zampa anteriore che era gonfia e poderosa ora è avvizzita e semi penzolante, inoltre le scaglie da che erano blu elettrico acceso ora appaiono di color celeste sbiadito, infine il sangue continua a sgorgare dalle ferite non ancora guarite. Seppur in questo stato, l'Incubus rimane tremendamente potente e pericoloso, si scaglia ferocemente al suolo colpendolo con la lunga zampa, l'onda d'urto generata alza una folata di polvere gigantesca, trema tutta la zona circostante che si spacca in più punti, i crociati vengono tutti allontanati da questa forza immensa e quando il polverone si placa è possibile notare l'enorme cratere che ha creato il Terror con il suo singolo attacco.

Il Terror grida con fragore, il grido straziante è pregno della furia che sta provando in questo momento, come un animale selvatico messo alle strette che non può fare altro che attaccare con tutta la sua forza per sopravvivere.

Tutta l'area è irriconoscibile paragonata a pochi minuti prima, il terreno, le piante e persino l'atmosfera, è tutto distrutto e lacerato. Molti dei crociati sono svenuti a seguito dell'impatto devastante, eppure alcuni si rialzano.

Un canto si ode tra i crociati che si danno forza.

"CORPUS ET ANIMA, CORPUS ET ANIMA, CORPUS ET ANIMA"

I crociati avanzano con foga verso la gigantesca creatura, impugnando le loro armi circondano l'obiettivo, Numero 22 è lì in prima fila.

"COMEDITE CARNEM MEAM, BIBITE SANGIUNEM MEUM" 

L'Incubus apre le sue bocche per caricare due raggi di aura da lanciare, i soldati tra i rifornimenti ricevuti alla fine delle battaglie da parte della corazzata vi erano munizioni esplosive e che usarono in quest'occasione per chiudere una delle bocche del mostro in modo da interrompergli l'attacco e farlo anzi esplodere al suo interno.

"CORPUS ET ANIMA, CORPUS ET ANIMA, CORPUS ET ANIMA"

La furia della creatura cresceva sempre di più, i suoi denti aguzzi si frammentarono e la mascella si dislocò; prova quindi un nuovo attacco, divorare i soldati, si prepara alla carica e con la testa così bassa da toccare il terreno corre verso i suoi nemici per masticarli, Numero 22 intuendo il pericolo sprigiona l'aura dalla sua spada per fermare la carica del Terror e lo ribalta, il Terror però si rialza immediatamente.

"ANIMAE DAMNATORUM NE MISEREARIS, DA MIHI VIM UT DESTRUAS, SALVA ME A PECCATO MEO"

I crociati tutti riavvolgono i loro cavi per colpirlo a mezz'aria da lontano, anche se questo li rende incapaci di poter evitare i suoi attacchi, ma almeno lo attirano in aria, il Terror infatti si libra nuovamente in aria e si dirige verso i suoi nemici.

"DA MIHI LUX INFINITA, FAC HUNC SERVUM TUUM ALIMENTUM"

Numero 22 nuovamente ferma la colossale creatura colpendola con l'energia raccolta nella spada, il Terror cambia bersaglio, carica ancora un raggio dalla bocca ma stavolta per colpire solo 22 e stavolta non ci sono proiettili esplosivi per fermarlo, il Terror infatti si ricopre con un velo di aura per difendersi dagli proiettili, anche se questo significa meno potenza da dedicare al suo raggio d'aura.

"CORPUS ET ANIMA, CORPUS ET ANIMA, DA EIS PACEM, ACCIPE PACEM MEAM"

Il raggio di aura del Terror è pronto e lo lancia, ma anche 22 ha incanalato tutta l'aura che aveva assorbito dai nemici finora per scagliarla contro l'avversario; lo scontro di aure che ne deriva è uno spettacolo raro; il colore dell'aura degli Incubus è generalmente argenteo mentre quello dei Succubi è nero e visto che 22 utilizza l'aura assorbita dai Succubi affrontati allora lo è anche l'aura che sta utilizzando in quel momento, il raggio argenteo scontrandosi con quello nero rallenta fino a fermarsi e raggiungere un equilibrio precario, il Terror ha comunque a disposizione molta più energia e 22 non può difendersi per molto, anche gli altri suoi compagni però avevano assorbito aura dai Succubi negli scontri precedenti e come il loro Comandante caricano le spade e colpiscono tutti all'unisono il mostro irrompendo nelle sue difese.

"CORPUS ET ANIMA, CORPUS ET ANIMA, CORPUS ET ANIMA"

Il Terror viene colpito, il suo raggio di aura argentato si interrompe e questo permette al flusso di aura nero di 22 di colpire finalmente il mostro, quest'ultimo è notevolmente indebolito e stanco ma si prepara per un nuovo attacco, stavolta però tutti i crociati hanno finito le loro energie da usare, ma poco importa, tutto ciò serviva solo per tenere a bada il mostro; la Belphagor aveva caricato e lanciato uno speciale arpione per il Terror che gli avrebbe assorbito l'aura, l'arpione stava attraversando la bolla lo spazio denso ed ora era arrivata nella stessa bolla dimensionale dei crociati, proprio mentre il Terror è distratto per caricare quest'ultimo attacco l'arpione lo colpisce e lo trapassa, il Terror è finalmente stato colpito ed è ora inerme.

Mentre il corpo del Terror viene ritirato tramite l'arpione anche tutti i crociati vengono ritirati tramite i cordoni, la missione può dirsi un successo, scortano il corpo dell'Incubus e lasciano finalmente la bolla dimensionale per tornare a quella loro originaria ove è stanziata ancora la Belphagor. Durante il ritorno passano necessariamente per lo spazio denso e, è il luogo dove le anime che dopo la morte deviano dal percorso e si aggregano generando gli Incubi per via dell'incessante reazione dei energetiche e chimiche, e forse proprio per l'immensità di energia che vi è all'interno, poco prima della riemersione dallo spazio denso, l'Incubus riacquista un una frazione delle sue energie, il tanto che basta da staccarsi dall'arpione e riemergere nella bolla dimensionale originaria.

Sono attimi concitati, tutti sono riemersi ed il mostro si è liberato, la Belphagor  è proprio di fronte a loro ma invece di affrontare la corazzata l'Incubus decide di fuggire, è decisamente troppo debole per scontrarsi di nuovo, Numero 22 si aggrappa però alla creatura e lo trascina assieme ad essa.

Gli altri crociati però non sono ancora rientrati e la corazzata ci impiega del tempo per incominciare l'inseguimento, inoltre mentre 22 viene trascinato il suo cordone, attaccato alla Belphagor, viene allungato e messo sotto sforzo, per evitare quindi che si rompa, ed interrompere il collegamento tra anima (che si trova ancora nella stanza di riemersione della corazzata) e corpo implica che il corpo perda coscienza, l'anima viene restituita al corpo di 22 ed il cordone viene tagliato.

Ora che Numero 22 si trova ancora sull'Incubus l'unica cosa che può fare è infilzarlo con la spada ed assorbire l'energia fino a che non si ferma per mancanza di forze e verrà poi raggiunto dalla corazzata; una volta infilzato ed iniziato il processo di assorbimento nella spada però, una delle piccole braccia poste sul corpo della bestia afferra 22, gli occhi della bestia lo guardano da vicino e lentamente  quegli occhi si chiudono, l'Incubus è stanco.

La presa sul crociato si allenta e la mano lo scaraventa fino al confine con lo spazio denso, in cui 22 annega per non risalire mai più. Quando la Belphagor arriva sul posto non ci sono più tracce del crociato numero 22, solo la sua spada infilzata nell'Incubus ormai inerme alla deriva nello spazio e cercarlo nello spazio denso implica un alto costo energetico e di corrosione delle attrezzature per cui non vale la pena.

La Belphagor si limita alle istruzioni di base, preleva l'Incubus con i suoi arpioni, apre i portelloni dello scafo dove prima giaceva il corpo dell'Incubus della missione precedente, il nuovo fornirà energia sufficiente per la missione successiva, gli arpioni nel ritirare la creatura la stritolano e la compattano in modo da poterla inglobare all'interno della corazzata.

Con questo si conclude il report sulla missione.

I 49 crociati sono stati poi rimessi nelle loro celle e riformattate le loro memorie, il numero 22 è dichiarato dismesso.

La Belphagor termine le sue attività, verrà messa a riposo in attesa del prossimo avvistamento Incubus.

Fine.

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