Odio tutto e tutti, punto!

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Alessandra.
Odio tutti! Odio me stessa e quest'immagine trasandata che riflette lo specchio. Odio mia madre che si è risposata. Odio suo marito che, anche se mi tratta come una figlia ed è stato l'unico vero padre che abbia mai avuto, adesso mi ha imposto questo trasferimento del cazzo. Odio il clima soffocante e grigio di Milano, che sembra riflettere come mi sento adesso. Odio il pensiero di dover frequentare metà del quarto anno di liceo classico qui, lontano dai miei amici.
Ieri ho chiamato Alessia, mi ha detto che le manco e che Napoli ha perso colore per lei da quando sono partita... E quando mi ha chiesto:" Come va a te?" avrei voluto dirle che anche lei mi mancava, che qui i colori per me non c'erano affatto; ma alla fine le ho solo detto:"Tutto bene, come previsto". Previsto un cazzo!
Ora devo entrare in questa dannata scuola, che già odio.
L'ho già detto che odio tutti?
Arrivo alla porta della mia classe alle 8,05, ed è già chiusa-sti milanesi come cazzo sono precisi- busso per poi aprire e vi trovo la professoressa di Lettere che aveva accolto me e la mia famiglia quando venimmo per iscrivermi. Questa dice alla classe:" Bene, ragazzi, come vi ho già detto, abbiamo una nuova compagna. Lei é Alessandra Somma e viene da Napoli,ha dicassette anni proprio come voi,escluso qualcuno, vero, Bernini?" Dice rivolgendosi ad un ragazzo dai capelli color pece e gli occhi verde oliva che stava seduto al primo banco; avrà avuto sui vent'anni. Questi, ammiccando le disse:"Prof ognuno ha i suoi tempi.. Ed io duro molto.." Tutta la classe scoppiò in una risata fragorosa per il doppio senso non troppo velato della battuta di Mr.Occhi Verdi. L'avevo già inquadrato, era uno di quelli che sa come divertirsi con le ragazze. Di solito giro a largo dai tipi così..
Ad ogni modo, dopo i convenevoli, la prof Giaccio, era quello il suo cognome, mi esortò a prendere posto:" Siediti pure al primo banco, di fianco a Bernini. Chissà che non ce lo riporti sulla Retta Via". A quel punto io prendo posto di fianco ad Occhi Verdi e lui mi porge la mano dicendo:" Piacere Christian." Poi avvicinandosi al mio orecchio mi sussurra:" Comunque secondo me ci divertiamo di più se vieni tu sulla cattiva..", facendomi l'occhiolino..
Merda, già lo odiavo.. ' Sti tipi che si sentono Gesù Cristo solo perché qualche puttanella gli sbava dietro come se quell'arnese che hanno tra le gambe fosse d'oro.. Bleahhh
Alzo un sopracciglio con un'abbastanza eloquente espressione di disgusto e non rispondo neanche... Non merita risposta...
Dopo le prime tre ore ci sono 15 minuti di intervallo e ne approfitto per controllare il cellulare.. Mentre sto digitando un messaggio da inviare ad Alessia, qualcuno, che è accovacciato dall'altro lato del banco, preme il tasto di blocco del mio cellulare.. Alzo lo sguardo e vedo due occhi verdi che mi osservano.. Effettivamente devo ammettere che è proprio un bel ragazzo, quel Christian.. Ad un certo punto mi dice:"Ma non ce l'hai la lingua?!" io tiro fuori la lingua dalla bocca giocando con il pierscing che ho su di essa; lui sorride e continua:"Allora sei sempre così silenziosa?" Io annuisco riportando lo sguardo al cellulare. Lui mi prende il mento e dice:" Pensavo che i napoletani fossero più socievoli.. L'apatia contraddistingue solo te, oppure tutti quanti siete così laggiù?"
Mi ha ufficialmente rotto le ovaie:" Sono socievole solo dove, quando e con chi mi pare.."
Lui si lascia scappare una risatina e continua:"Ora ci sono solo tre opzioni per giustificare il tuo atteggiamente. 1° hai il ciclo.. 2° sei psicopatica.. 3° non vuoi parlare con nessuno perchè ti senti costretta a stare qui;e la costrizione ti soffoca. . Io opterei per la terza. Tu?"
"Mi stai facendo una seduta psichiatrica gratuita o dopo devo anche pagarti?"
A quel punto arriva una ragazza bionda, con un trucco pesante e vestita.... vestista, si fa per dire... Mi pare che si chiami Jessica, che lo tira per un braccio, trascinandolo fuori la porta della classe..
Mentre viene trascinato fuori, mi dice:" Saresti passabile, ragazzina, se solo fossi meno acida..", mi fa l'occhiolino con un ghigno malizioso ed esce dalla classe...

Ma come cazzo si permette 'sto coglione?! Dio santo che odio..
Okay, da oggi in poi sarà un miracolo se gli rivolgerò la parola per dirgli 'buongiorno'..

Nel frattempo un paio di ragazze sono venute da me, si sono presentate e abbiamo cominciato a parlare del più e del meno.. Mi sembrano simpatiche.. Se non erro si chiamano Ludovica e Rossella.. Non ne sono sicura..
Ecco un'altra cosa che odio: ricordare i nomi delle persone...

Ad ogni modo, il resto della giornata si trascina lentamente, fino al suono dell'ultima campanella. Dopodicché.. LIBERTÀ..!

Angolo autrice:
Anche se è solo il primo capitolo spero abbia iniziato ad incuriosirvi... Lasciate i vostri commenti e fatemi sapere che ne pensate.. :* :))

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