Intelligenza dolorosa

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Nell'anno 3225 non è facile incontrare qualcuno, le strade sono un ambiente desertico. Oramai vivono tutti in enormi palazzi, di 40 o più piani, tutti collegati ad uno schermo, si tramite un casco virtuale e una connessione dati, si studia tramite un casco virtuale e una connessione dati, i bambini giocano tramite un caso virtuale e una connessione dati, oramai tutti vivono con un casco e non possono vivere senza una connessione dati. Nessuno esce mai per strada, tranne quelle poche persone addette alla manutenzione di alcuni server, essi sono tenuti in grandissime strutture lontane dai centri abitati più numerosi, sono costantemente sorvegliate, se qualcuno dovesse danneggiarli la gente sarebbe in preda al panico, sovverrebbero crisi di chissà quale genere. In tutto il secolo solo 2 volte sono stati attaccati i principali server su cui la rete mondiale fa affidamento, l' attacco fu pianificato per anni, un gruppo di sovversivi riuscì a spegnere i server per 2 minuti, non molto tempo, ma abbastanza per ridurre al verde le persone meno abbienti della società. I ricchi sono al sicuro con i loro server privati, le loro misure di sicurezza e tutta quella roba di ultima generazione che non capirò mai a cosa serva veramente. Non sono un amante della tecnologia, vivo in questo mondo, se in questo mondo si può vivere, se questo può chiamarsi mondo. Vorrei dire che io sono quell'individuo che è riuscito a sfuggire alla morsa della tecnologia e del multiverso, ma no, nessuno ha resistito. E pensare che per un istante eravamo così vicino a ritornare alla vita vera, quella vita fatta di pc, tablet e smartphone, quella vita così vecchia, non bellissima, ma così libera, anche se da quell'epoca così lontana è originato tutto questo, non è bastata una terza guerra mondiale per farci capire cosa sia veramente importante nella vita, e non è bastata una terza guerra mondiale per farci capire cos'è davvero la vita. Siamo arrivati al punto che un conflitto è impensabile, basta un distretto per distruggere il globo, una guerra al giorno d'oggi può essere solo informatica e basta per far fuori tante persone. Basta un semplice virus, un malware, per causare una serie di suicidi a catena, già è successo e succederà ancora. Non so in che direzione andremo, non so quanto la gente potrà resistere, oramai la specie umana continua solo per procedure il laboratorio, la popolazione ha perso la libido, i bambini nascono dalle cosiddette "genitrici", delle macchine che fanno da incubatrici a neonati prodotti come oggetti industriali, essi non conoscono i loro genitori, non vengono presi da braccia umane, ma delle macchine che imitano in tutto e per tutto l'essere umano, hanno una pelle, l'odore dell'uomo, ma di fatto sotto uno strato di pelle sintetica non si nasconde altro che una macchina. Dopo la fecondazione in vitro i bambini, proprio come dovrebbe essere in natura, trascorrono nove mesi in una macchina genitrice, dopo nove mesi vengono trasportati in stanze dove saranno accuditi e svezzati da degli androidi, è incredibile, i neonati non possono vivere senza la percezione di un umano che li tenga in braccio, che li culli, che giochi con loro e che li stimoli. I bambini alla nascita, seppur nati in modo artificioso non perdono mai il loro contatto con la natura. Successivamente una volta raggiunti i  3 anni vengono attaccati a quei maledetti caschi virtuali, e rimarranno attaccati a quelle macchine per tutta la vita. Per mangiare si nutrono tramite dei tubi che vengono applicati loro sin dalla macchina genitrice, come se quei tubi fossero un cordone ombelicale, la cosa peggiore e che quei tubi rimarranno con loro per tutta la vita, quei tubi li sfamano e li dissetano, quei tubi gestiscono le loro feci e la loro urina. Oramai la tecnologia ha fatto si che gli umani abbiano avuti dei mutamenti, non hanno più peli, oramai non servono più al genere umano, non hanno bisogno di proteggersi dal freddo, n'è da altri agenti esterni, già dallo scorso millennio i peli erano per lo più un qualcosa di estetico, ognuno decideva la lunghezza dei capelli o della barba, ognuno decideva se radersi o no, ora non servono più. Inoltre al giorno d'oggi nessuno indossa vestiti, non servono, vivono tutti in un multiverso, sono tutti separati gli uni dagli altri, non vi è  più desiderio sessuale, oggi si pensa solo a tre cose : lavoro, studio e gioco. Inaspettatamente a quanto si pensi la vita media si è abbassata, ciò è dovuto alla mancanza di sonno, alla continua esposizione alle macchine virtuali, all'isolamento. Tutti oggi sono intrappolati in un mondo tecnologicamente avanzato, sono tutti diventati schiavi della tecnologia. A pensarci è assurdo, l'uomo ha creato la tecnologia, l'uomo l'ha perfezionata, l'ha usata per semplificarsi la vita e alla fine ne è divenuto schiavo. Mi piacerebbe dire che qualcuno rimanga fuori, all'aperto, per più di un ora, ma nessuno rimane per più di 10 minuti, in realtà non sono sicuro neanche che un'essere umano cammini in strada, il fatto è che oggigiorno gli androidi sono così uguali agli uomini che se non avessero un chip al posto del cuore nessuno ne riconoscerebbe la differenza, hanno un intelligenza umana, anzi superiore a quella umana, a volte mi sembra che siano in grado di provare emozioni, ma poi mi ricordo che le macchine non sanno neanche cosa siano le emozioni, e in questo stesso momento mi rendo conto che neanch'io dovrei sapere cosa sono delle emozioni, dovrei solamente provarle, dovrei ignorare cos'è una macchina e cosa un androide, non dovrei saperne nulla degli uomini, infondo sono solo una scimmia, una cavia da laboratorio su cui vengono ripetuti esperimenti dolorosi, il più doloroso di tutti è stato quello per sviluppare il mio encefalo al punto tale da essere impregnato di intelligenza, che purtroppo nella totalità dei casi mi provoca solo sofferenza, sofferenza nel vedere come si sono ridotti gli uomini, e sofferenza nel vedere come hanno ridotto me, la mia specie, il mio habitat e la mia vita.

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