Trauma e Speranza

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Il rumore dello sparo rimbombò dentro il locale e per tutta la via, un suono secco accompagnato solo dal silenziò, poi un nuovo suono si unì alla melodia, un corpo che cadeva morto a terra sul sudicio pavimento verdognolo sporcandolo di sangue.

Serd guardò la scena incredulo, spaventato, scioccato rivolse lo sguardo dall'uomo in nero a Sofì a terra con un buco nel petto destro da cui zampillava così tanto sangue da aver inzuppato la sua canotta nera in pochi secondi.

Sofì con lo sguardo terrorizzato guardava il suo assassino senza neanche avere la forza di urlare ma solamente per appoggiarsi a fatica sul gomito sinistro.

Il proiettile aveva sicuramente forato il suo polmone ma questo non balenò nella testa dei due poveri malcapitati che avevano giganteschi problemi a cui pensare, perché in quel momento di shock e terrore il venditore non si lasciò scappare l'occasione colpire con la sua mazza metallica la testa si Serd che si accasciò a terra.

L'uomo in nero entrò finalmente nel locale rimettendo la pistola nella fondina passando in mezzo ai due feriti, finalmente si notò che non era vestito di nero ma solo di colori scuri, aveva una faccia molto definita, capelli scuri, occhi marroni, barbone nero incolto, fisico scolpito ma non pur sempre snello, indossava un capello e un trench marroni e una maglietta verde scuro, pantaloni lunghi e neri e scarponi.

"grazie, finalmente mi sono liberato di quella troia senza dignità" disse massaggiando la mazza, ridendo fra una parola e l'altra in modo strano e, alla fine, sputando vicino a Sofì, che era troppo terrorizzata all'idea di morire per accorgersene.

"un accordo e sempre un accordo, e detto fra nuovi compagni sono felice che abbiamo eliminato il nostro nemico comune. Adesso dov'è il documento?" rispose con voce pacata e tranquilla come se non fosse successo niente.

Furgo ingobbito si diresse verso il bancone e da un cassetto tirò fuori una cartella con vari fogli dentro.

"mi sono assicurato che accettassero tutte le vostre richieste, dentro c'è scritto tutto da come, dove e quando vi dovrete incontrare." disse con voce stridula e sorridendo mostrando dei denti giallo e sporchi.

L'uomo prese la cartella e cominciò a sfogliarla, leggendo ogni singola linea, mentre il venditore gobbo gli si mise di lato guardando continuamente prima la cartella e poi l'uomo.

Nel frattempo Serd aveva riacquistato coscienza, seppur faceva ancora fatica ad alzarsi e aveva un gran mal di testa che lo costringeva a gattonare.

Andò verso Sofì e la prese fra le sue braccia, il sangue fuoriusciva ancora, era passato poco più di un minuto, aveva la bocca spalancata per urlare o per parlare ma o non voleva farlo o non poteva, il suo sguardo era fisso sulla ferita ed aveva il volto bagnato dalle copiose lacrime che scendevano dagli occhi, i respiri erano corti e veloci.

Pian piano diventava sempre più pallida.

Serd fissò Sofì per una lungo secondo prima di spostarle la canotta per vedere dov'era la ferita, lei sposto repentinamente lo sguardo su di lui senza però dire una singola parola ma solo singhiozzi e lacrime.

Il buco del proiettile era situato nel centro alto del petto sinistro, con il pollice coprì il foro e disse a bassa voce "questo farà male" e poi una fioca luce azzurrina venne emanata dal pollice.

Sofì tiro un urlo di dolore che attirò l'attenzione dei due malfattori.

Serd tolse il pollice dalla ferita che si era trasformata in una cicatrice.

Nessuno dei due fece in tempo a dire qualcosa o a fare qualcosa che un altro colpo della mazza si abbatté sulla testa di Serd facendolo cadere all'indietro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 30, 2022 ⏰

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