WE GO DOWN TOGETHER

cap. 3

questa volta Percy non poté sfuggire alle lacrime
il suo volto era contorno e pieno di amarezza

"se solo non l'avessi lasciata andare..se solo non mi fossi fatto sopraffare dalla paura"

Percy non voleva che i figli lo vedessero in quello stato così andò fuori a prendere una boccata d'aria
Jason continuò la storia, anche lui con molta amarezza

"tranquilli, papà ha solo bisogno di un po' d'aria, continuo io il racconto"
i bambini erano dispiaciuti per il padre ma vollero lo stesso continuare ad ascoltare

"Percy rimase immobile sul bordo della spaccatura per qualche minuto, mentre osservava la sua ragazza affogare nell'oscurità, le sue stesse lacrime lo acciecavano, quando gli andammo in soccorso tremava e continuava a gridare, inizialmente non capivamo poi Nico mi prese il braccio e mi disse una cosa che ci cambiò la vita"
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Nico di Angelo aveva assistito a tanti tipi di morte.
era convinto che niente potesse più sorprenderlo.
si sbagliava.
Nico prese in disparte Jason e gli raccontò quello che aveva percepito
non credeva a quello che diceva, ma allo stesso tempo ne era sicuro, lo aveva sentito...

"Jason.. i-io...l'ho sentita, ho sentito che è morta"

mentre lo diceva gli occhi del corvini si riempivano di lacrime
una delle sensazioni più brutte che potesse mai provare un figlio d Ade

"Nico, non è possibile, stiamo parlando di Annabeth, tornerà sicuramente e quando lo farà la strozzeremo"

"Non questa volta Jason...ci sono persone che possono tornare e altre no.."

mentre lo diceva, Hazel li poggiò un braccio attorno al collo e annuiva anche lei con le lacrime agli occhi.

"Jason, è il momento di tornare a casa, io mi occupo degli altri, sta a te parlare con Percy"

Hazel era una ragazza molto sveglia quindi si fidò di quello che disse
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"ovviamente quando lo dissi a vostro padre potete immaginare la sua reazione, la sua prima e unica ragazza è morta, scivolando dalle sue mani, si è sacrificata per il campo, infatti tutti noi gli siamo devoti, quando tornammo alle cabine ci radunammo tutti nella cabina di Percy, per affrontare il lutto con lui
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la parte più difficile quando Nico e i sei semidei dell'Aego II si ritrovarono in cabina
Percy stava a testa bassa, tanto che i suoi occhi verdi divennero scuri e tristi

"sarei dovuto cadere con lei, avrei potuto salvarla"

"non è giusto..." concordo Piper asciugandosi le lascrime

"una morte così stupida, se Annabeth la vedesse di nuovo si incazzerebbe tantissimo" farfugliò Leo mentre cercava di trattenere le lacrime

Percy si alzò in piedi e corse verso i figli Ade
li prese per mano e gli implorò

"ci sarà pur qualcosa da fare? vero? voi siete figli di Ade, parlate con i morti, portatemela indietro, vi prego!!"

percy perse il controllo e scoppio in lacrime
era la persona che stava più male di tutti, aveva sofferto molto il questo periodo, una cosa come questa l'ha completamente devastato.

"mi dispiace Percy, ma non possiamo fare nulla" queste furono le ultime parole di Nico di Angelo prima di andare via anche lui pieno di lacrime

dopo un po' andarono tutti via e nella cabina rimasero solo Jason e Percy
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la bambina si commosse e corse subito ad abbracciare il padre, ancora fuori seduto.

"credo che dovremmo fare una breve pausa. Vuoi altra insalata di pomodori Charles?"

il ragazzo sorrise, ma rifiutò l'offerta

dopo qualche minuto i due rientrarono e si sedettero di nuovo sul divano per terminare la storia
Jason baciò Percy e gli chiese come stesse

"sto bene, andiamo avanti"
Jason sorrise con compassione e lo baciò di nuovo

"ewww, vi baciate dopo, adesso finiamo" disse la bambina con una faccia disgustata

i due adulti si misero a ridere

"bhe, dopo la morte di Annabhet affrontai un periodo difficilissimo e buio, ma vostro padre mi era sempre vicino.
al funerale di Annabhet tutto il campo partecipò, ma non seppellemmo il suo corpo, solo qualche oggetto importante per lei, tra questi volevano seppellire anche il cappellino che indossi, ma quello decisi di tenerlo io, come ricordo.
ovviamente non seppellemmo il corpo perché nessuno mai andò nel tartaro a recuperarlo, era come andare incontro a morte certa"

la bambina abbassò lo sguardo, ma poi si tirò subito su cercando di cambiare argomento

"quindi il corpo era del tartaro ma la sua anima aveva trovato la pace? e poi tu e papà come avete fatto a stare insieme?"

Percy sorrise e disse:

"a me piace pensare che lei ci veglia sempre, ma allo stesso tempo lei abbia trovato la pace, e per la seconda domanda credo che posso passare la parola a Jason"

i due adulti si scambiarono uno sguardo pieno d'amore
Jason si sistemò meglio vicino al marito e poi iniziò a raccontare