Capitolo 17 (+18)

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Alla fine Yoongi aveva insistito per andare a casa di Taehyung con la sua macchina. Prima, ovviamente, aveva chiamato la sua dog sitter per assicurarsi che Luna stesse bene. A volte sentiva di avere un legame troppo forte con quella cagnolina, che aveva preso la brutta abitudine di non dormire più nella sua cuccia comprata su Amazon al costo di duecento dollari ( circa 234998,00 won ), ma ai piedi del suo letto e non c'era modo di scacciarla via. Mentre era per strada continuava a rimurginare e a parlare da solo.

"Non gli è mai importato che frequentassi una donna. Comprendo la possibile fusione tra l'azienda Min e l'azienda Woods, ma mi sembra un po' troppo. C'è qualcosa che continua a sfuggirmi."

Scosse la testa, parcheggiando l'auto di fronte la casa di Taehyung. Rimase in macchina per un po' a pensare, non riusciva proprio a farne a meno ma da lì a poco sapeva che avrebbe avuto la sua pausa da tutte quelle idee e macchinazioni che gli frullavano in testa.

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[Hai scoperto qualcosa?]

"Non ancora. Sono solo ipotesi. Ho inviato una relazione via mail ma nulla di fatto."

[E' molto importante. Soomin mi ha affidato un compito e devo riuscirci.]

"Lo so. Sto facendo del mio meglio."

[Sei riuscito ad avvicinarti a Min?]

"Non al padre, è un uomo molto sgradevole."

[Se puoi utilizza la tua amicizia con il figlio dell'AD.]

"Non posso farlo."

[Perché, Kim?]

"Non è solo una relazione amichevole, e quando è così non posso usare quella fonte. Sto seguendo una pista. A proposito, dovresti chiedere aiuto a Jenho per una questione."

[Che questione?]

"Deve seguire una persona per me." Taehyung sentì il bussare alla porta e concluse in fretta "... Non posso più parlare, ti scrivo via mail."

A quel punto andò verso la porta, e uno Yoongi con l'aria stanca lo fissava a propria volta. Taehyung lasciò il telefono all'ingresso spegnendolo.

"Ci hai messo un po' ad arrivare."

"Lo so, mi dispiace, io-"

Taehyung di colpo lo abbracciò, facendolo impattare contro l'uscio della porta. Yoongi si irrigidì, non preparato a una cosa del genere. L'assistente poggiò il viso contro il suo collo, poi iniziò a mordicchiargli l'orecchio.

"C-che stai facendo?"

"Non vedevo l'ora di riaverti tra le mie mani, gattino. Sei pronto a giocare con me?"

Yoongi deglutì, sentendo un fremito di eccitazione percorrergli la schiena. Non vedeva l'ora. Ne aveva assolutamente bisogno.

"Sì, sono pronto."

Taehyung lo prese per mano, portandolo nella sua stanza. La camera era in penombra come sempre, ma sulla testiera del letto c'erano delle manette.

"Togliti la camicia."

Nonostante avessero già fatto sesso, nonostante avessero già giocato più di una volta, l'imbarazzo iniziale di togliersi i vestiti era sempre presente. Yoongi si sfilò la giacca, la cravatta e poi la camicia, rivelando la propria pelle chiara e il proprio busto tutt'altro che muscoloso. Sentiva lo sguardo di Taehyung su di sé, ma non lo guardò per non imbarazzarsi di più.

"Adesso ti legherò al letto e farò un gioco con te. Userò un aggeggio molto carino. Ti farò delle domande, se le tue risposte mi soddisferanno ti darò più piacere, se non mi piaceranno ti punirò."

Bonded Domination [taegi]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora