Capitolo 23

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Pov Ella Gennis
🌶️🌶️🌶️


Noah è uno stronzo, confessare tutto... In quel modo, umiliarmi.
Cristian non se lo meritava.
Nessuno lo meritava.

Dopo che ci siamo abbracciati siamo rimasti a dormire in quella piccola casetta di legno.

Noah è stato assente, è uscito poco dopo Kabbè e non è più tornato.

Che razza di fratello fa così?

Ci siamo svegliati e ora stiamo facendo colazione.

"Come stai?" Gli chiedo
"Come uno che è stato appena tradito dal fratello, dagli amici e dalla propria fidanzata" dice tucciando un biscotto nella tazza con dentro il latte.

Io mi guardo le scarpe...

"Non so di chi fidarmi."

"Questa situazione, tu, Noah, Kabbé, tutti quanti."

"Mi avete distrutto tutto"

"Ho sempre considerato Noah come mio fratello biologico. Non come fratellastro con una madre diversa.
Fratello. Un vero fratello.
Invece mi ha pugnalato ripetutamente alle spalle!"

"Ella io la volevo sposare!"
"E avrei chiesto a Noah di farmi da testimone!"

"Ma che cazzo!" Beve l'ultimo sorso di latte e sposta via la testa sul tavolo con irruenza.

Mi fa male.
Ella che cosa hai combinato.

"É giusto che tu sia arrabbiato" gli faccio un piccolo sorriso.

Squilla un telefono, é il telefono di Cristian.

"Scusami" mi dice per poi andare a rispondere al cellulare.

Ritorna poco dopo.

"Scusami, devo andare a fare una cosa, ci vediamo a casa" dice per poi uscire.

Prima di uscire si avvicina a me e mi dà un piccolo bacio sulle labbra che mi fa rimanere di stucco.

"Ci vediamo" mi dice alla fine.

"Che intenzioni hai con mio fratello?" Dalla porta entra Noah, a torso nudo con un paio di pantaloncini da mare...
Con un berretto in testa.

"Scusami?" Non ho capito bene la domanda

"Hai bisogno di un otorino?"

"Non ho bisogno di un otorino.
Scusami se non capisco la lingua degli stronzi come te."

"Gli stronzi come me, però ti piace baciarli."

"Sai sei incredibile Noah"

"Ho chiesto che intenzioni hai con mio fratello?" Mi richiede entrando.

"Di sicuro non lo tradirò come avete fatto voi due" dico riferendomi a lui e Kabbè.

"Meglio per te" mi dice.


"Non mi dispiace per quello che ho fatto, l'ho fatto per lui"

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