3: Jack Gilinsky e problemi infondati.

87 9 0
                                    

~3: Jack Gilinsky e problemi infondati.

Dalla porta entra qualcuno e noi ci stacchiamo, ma ormai Nash ha visto l'abbraccio perché sta ridendo.
"Ma è possibile che ogni volta che entro da questa porta vi state abbracciando? Sembrate due sposini!"
Io divento rossa come un peperone e scoppio a ridere seguita da Cam e Nash.
Il moro si mette vicino a me e mi fissa, è strano.
"Perché mi fissi?" gli chiedo diventando un pò piú rossa del solito.
"Stavo guardando i tuoi occhi, sono molto simili a quelli di un nostro amico Jack, è una somiglianza spaventosa."
"Nash hai ragione, non ci avevo fatto caso!"
Oddio, no, spero che mi stia sbagliando, piano piano sto ricordando tutto.
"Come fa di cognome Jack?"
Chiedo rivolgendomi ancora una volta al moro.
"Gilinsky perché?"
Ecco, come pensavo inizio a piangere silenziosamente.
Non può essere vero, io sto sognando! Per provarlo mi do un pizzicotto ma niente, è la fottuta veritá io sono sveglia e questo non è di certo un sogno.
Cameron prova ad avvicinarsi e mi chiede come sto, ma io non rispondo anzi gli do una botta che lo fa cadere e quando si rialza si allontana.
Sta gemendo, forse gli ho fatto male, ma ora ho la mente annebbiata non riesco a pensare a nient'altro.
Jack, Jack Gilinsky è un loro amico, mentre io continuo a piangere Cameron riprova ad avvicinarsi, ma anche stavolta lo respingo, solo che lui insiste e riesce ad abbracciarmi.
"Eva calmati cazzo! Vogliamo aiutarti dicci che hai!"
Mi mette paura, ma so che lo sta facendo perché tiene a me cosí mi giro e singhiozzando ancora, gli chiedo una cosa che non si sarebbero mai aspettati data la mia reazione.
"Lo voglio vedere"
Tutti e due spalancano gli occhi e si guardano, fanno cosí per cinque minuti, finchè non si sbloccano e Cam mi chiede se ne sono sicura.
In risposta annuisco e vedo Nash prendere il telefono e digitare su di esso.
Sta chiamando qualcuno, infatti dopo due squilli dice alla persona dall'altro capo del telefono di venire all'ospedale in cui ci troviamo piú in fretta possibile. Poi attacca.
Io continuo a singhiozzare ma le lacrime hanno ormai cessato di uscire, Cameron mi sta abbracciando e piano piano mi sto calmando.
Sto cercando di ricordare il piú possibile finchè un ragazzo alto, moro non entra dalla porta andando verso i due ragazzi.
"Ciao people, perché mi avete fatto venire qui con questa urge..."
Non finisce la frase perché mi vede e rimane senza parole.
"Eva?!?! Non ci posso credere! Che ci fai qui?"
"Storia lunga, ora abbracciami scemo!"
Appena finisco di parlare si fionda su di me stritolandomi.
"Mi sei mancata tantissimo tesoro. Ogni notte ripensavo all'errore che ho commesso lasciandoti. Mi dispiace davvero tanto, ho sofferto tantissimo. Quando Ramon mi ha detto di sparire dalla tua vita mi è crollato il mondo addosso, ho provato a cercarti i primi mesi, ma non sono riuscito a trovarti. Mi dispiace davvero di averti abbandonata piccolina, eri cosí fragile e semplicemente perdonami."
"Shh non è colpa tua, tu mi sei stato accanto e di questo te ne sono grata.
Ramon voleva solo farmi soffrire e sapeva che senza di te intorno ci sarebbe riuscito, cosí ti ha raccontanto tutte quelle balle. L'importante è che ora tu sia qui. Ti amo Jacky"
"Ti amo anche io Eva ed ora non ti lasceró piú te lo prometto"
Mi abbraccia di nuovo e quando ci stacchiamo riesco a vedere le vene sulle braccia di Cameron pulsare e la sua mascella indurita, mi fa paura evidentemente non ha capito.
Provo a chiamarlo per spiegargli, ma prima che possa fiatare esce furioso dalla porta lasciandomi con Jack e Nash che ci guarda con una faccia schifata.
"Pensavo che tu fossi diversa Eva, pensavo che almeno tu non l'avresti fatto soffrire ma mi sbagliavo. Mi dispiace essermi illuso sul tuo conto."
Io e Jack scoppiamo a ridere e poi lui inizia a raccontare tutta la storia al moro dagli occhi ghiacciati.
Quando il ragazzo vicino a me finisce di raccontare la storia, Nash tira un sospiro di sollievo.
"Quindi voi non state insieme, siete solo fratelli"
Annuisco e lui mi abbraccia.
"Scusa per quello che ti ho detto, non dovevo essere cosí giudizioso"
"Non ti preoccupare, ora però mi fai un favore?"
"Certo, tutto quello che vuoi!"
"Cerca Cameron e spiegaglielo, sará arrabiatissimo e io non voglio perderlo."
"Lo farei se solo sapessi dove cercare. Ogni volta che sta male va in un posto ma nessuno sa quale sia."
"Io si!"
Esclamo e gli do l'indirizzo cosí lui esce subito. Spero solo lui sia li.
Rimango da sola con il mio caro fratellino e iniziamo a parlare.
"Ti piace Cam?"
Arrossisco di botto e un sorriso da ebete aleggia sulla mia faccia, alzo la testa e annuisco.
"Si, da morire. È stato cosí gentile e premuroso, mi ha salvata"
Storce il naso evidentemente confuso.
"In che senso ti ha salvata?"
"Mi ha salvata da LUI e non potró mai sdebitarmi con Cameron. Mi ha salvato la vita ed è stato l' unico a non farlo perché gli facevo pena."
"Mi dispiace anche per questo, lui non ti avrebbe mai conosciuta se io non fossi stato cosí stupido. Tu dovresti odiarmi per tutto quello che ho fatto, sono un disastro"
"Jack Jack calmo. Io non ti odio e non ho ragione per farlo. Tutti fanno errori e anche io ho fatto i miei, ma se tu non te ne fossi andato io non avrei mai conosciuto Cameron e lui adesso è molto importante per me.
Io ti amo e tu lo sai meglio di me. Sei stato l' unico della famiglia a prenderti cura di me quando ero piccola, ti ricordi quando ero caduta dalle scale e Ramon ti ha detto di non venire da me perché dovevo imparare a rialzarmi, ma nonostante ció tu sei venuto, mi hai preso in braccio, mi hai curato e come se quello non fosse stato abbastanza ti sei preso i pugni di nostro padre?
Io ti ho sempre ammirato Jack, ho sempre desiderato essere forte come te"
"Ti amo Eva, ti amo ti amo e ti amo"
Mi abbraccia e sorrido. Mi mancavano da morire i suoi abbracci e ora che le sue braccia sono nuovamente intorno a me, sento di non dover temere nien' altro.
A rovinare il magico momento fratello-sorella ,appena ritrovati, ci pensa qualcuno che bussa alla porta. Sicuramente è il dottore scassa palle, la persona al di lá della porta entra e un ragazzo con un camice ci raggiunge.
Mhh... carino il nuovo dottore.
"Ciao Eva io sono il tuo nuovo dottore, Sean Low, il primario è andato in ferie e mi ha lasciato l' incarico di prendermi cura di te."
Sorride scoprendo i suoi perfetti denti bianchi, sono perfetti cazzarola!
Sorrido di rimando e il dottore manda fuori Jack per la visita di routine, che prima di andare mi da un bacio sulla guancia.
"Come si chiama il tuo ragazzo?"
"Io non ho un ragazzo, lui è Jack, mio fratello"
La sua faccia si rilassa e sorride per poi iniziare a tastare le mie braccia per vedere la loro condizione.
"Bene, qui tutto apposto, ora vediamo le gambe, intanto se vuoi puoi farmi delle domande."
"Su cosa?"
"Su tutto quello che ti pare!"
Allora, cosa posso chiedere? Ah si ecco.
"Quanti anni ha?"
"Ma con chi stai parlando? Dammi del tu!"
"Okay, quindi quanti anni hai?"
"Tu quanti anni mi daresti?"
Pensiamo, pensiamo. Sembra molto giovane quindi...
"20?"
"No, mi dispiace, ne ho 18. Tu?"
Diciotto????? Ma è piccolissimo per questo lavoro!
"Wow, non pensavo fossi cosí... Piccolo. Cioé non nel senso che sei piccolo perché io non posso proprio dirlo ne ho 16, ma nel senso piccolo per questo lavoro."
Lui ride e io divento rossa.
"Okay si, non sono brava a relazionarmi con gli altri scusa se sono cosí maledettamente sbadata anche nel parlare."
Abbasso gli occhi, mentre lui continua a visitarmi.
"Eva non ridevo per quello, ridevo perché seo dolce quando sei imbarazzata."
"Ohhh grazie"
Si stacca da me e poi mi da una buonissima notizia.
"Domani puoi tornare a casa, sei contenta?"
"Sean, io non ho una-"
Non riesco a finire la frase che entra Jack esultando.
"Non sei contenta che torneremo nella nostra casa?"
Rido e annuisco, poi saluto il dottore che sta uscendo dalla stanza, mentre Jacky si mette vicino a me sul letto.
"Allora Eva ho giá parlato con il mio conquilino, da domani tu vivrai con me e Jack."
"Non so se gli assistenti sociali mi lasceranno con te"
"Non ti preoccupare nemmeno per questo, ho giá parlato anche con Mariah e ha detto che è mio diritto averti con me, perché sono l' unico familiare ancora in vita che tu hai"
"E sei poi do fastidio a Jack?"
"Ma che dici! Ti dico solo che fa piú macello di me"
Scoppio a ridere 'vivró in una gabbia di matti'.
"Mhh...okay ci sto!"
Mio fratello mi abbraccia e poi sentiamo la porta aprirsi.

it hurtsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora