L'ebano del Tempo

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Autore: santellajo

Genere: narrativa generale

Stato: in corso

Trama:

2020, Coronavirus. Pandemia. Un anno che rimarrà per sempre nella storia dell'umanità. Il ricordo, il racconto, la storia di tutti noi. Come di Giuseppe, un uomo malato di SLA, che nel periodo del lockdown racconta la sua storia. Ripercorre ogni attimo della sua vita. E quando gli viene diagnosticato la SLA, sembra che il tempo sia il suo peggior nemico, invece accade l'inaspettato. Il tempo, lo scorrere delle lancette diventano per lui un gioco, una magia, un viaggio nel tempo.

Copertina:

Commento di:

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Commento di:

SweetPink30: Apro il mio commento soffermandomi in prima battuta sulla copertina che, devo dire, trovavo più incisiva nella sua prima versione: l'autore l'ha cambiata di recente, proponendoci una finestra luminosa da cui non possiamo vedere alcun panorama o, forse, si intravedono "tutti"; essa potrebbe aprirsi sulla vita passata del protagonista, sui ricordi, su quello che avviene al di là della stanza in cui è costretto a vivere o, ancora, su un'idea di libertà. Di liberazione. È una scelta particolarmente azzeccata, ma io personalmente preferivo l'atmosfera cupa e malinconica, nostalgica, suggerita dall'immagine della copertina precedente.Passando a parlare della "ciccia", ossia la trama, ho trovato molto coraggioso e interessante il voler proporre una narrazione che verte sull'introspezione di un uomo adulto malato di SLA. Non conosco le motivazioni che muovono l'autore, ma quest'ultimo si è preso una bella responsabilità, nel raccontare la vita passata e le sofferenze presenti del protagonista. Questo lo apprezzo molto, perché si vede la serietà e l'impegno di chi scrive. La narrazione è veicolata da una scrittura semplice, che sa essere dettagliata quando serve (per esempio quando vengono descritte le manovre che la figlia dell'uomo deve compiere nella routine giornaliera per aiutare suo padre) e articolata nei momenti di introspezione più profondi. Forse a volte si cade un po' nel prolisso, ma questo è il rischio di quando si narra dell'interiorità dei propri personaggi: io stessa sono un'amante delle metafore, ma in alcuni capitoli ne troviamo davvero tante! Per quanto concerne la grammatica e la punteggiatura, non ho riscontrato errori tali da pregiudicare una lettura scorrevole. Il significato dello scritto arriva al lettore chiaro e conciso, immediato. Gli unici nei che posso far notare sono l'uso improprio della D eufonica, la virgola fra soggetto/verbo senza creare un inciso e delle incertezze per quanto riguarda la concordanza dei verbi o il significato delle parole. Per quest'ultimo errore in particolare, uso come esempio queste tre frasi che cito testualmente: "Spero che viene presto", "Come faccio a scenderti dal letto" e "Quando mi concepì in quell'esatto momento che io nascevo mio padre morì per un infarto fulminante". Si tratta comunque di inesattezze che possono essere risolte con una buona revisione.

milaminkowski: Mi è piaciuto lo stile di scrittura, l'autore/autrice chiaramente sa scrivere ed è un/a lettore/lettrice, ma la trama non mi ha preso... a dire il vero non l'ho capita al 100%, non sembra avere una direzione precisa. Mi sono piaciuti abbastanza i capitoli flashback, non altrettanto quelli "contemporanei", che secondo me scorrono poco e sono troppo pieni di frasi fatte che alla lunga non aiutano a rimanere concentrati.

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