Katsuki era come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.
Aveva passato una notte infernale, incapace di chiudere occhio e si era lasciato vincere dalla voglia di piangere. Si era sentito debole, da solo in quel piccolo appartamento ma poi, quando si era risvegliato improvvisamente all'alba, aveva trovato piacevole quell'immenso vuoto dentro di sé.
La verità era che aveva disperatamente sperato che nella sera precedente Izuku gli avesse finalmente concesso le scuse che lui, DynaMight, avrebbe avuto bisogno, anzi preteso. Tuttavia decise di lasciarsi tutto alle spalle. Aveva vacillato per colpa delle sue emozioni e per poco non si era ritrovato a dover calcare ancora un sentiero difficile ed estremamente arduo. In salita. Una ripida.
Appena entrò in Agenzia trovò Shoto che parlava insieme a Izuku.
-Che cazzo vuole da Deku?- pensò torvo.
Eppure quel pensiero lo cancellò alla svelta inspirando profondamente dal naso per calmarsi; Izuku non era più suo, poteva spassarsela con chi cazzo avrebbe voluto. E tecnicamente anche lui. Perché si ostinava ancora a rimanere fedele era ancora un mistero in fondo.
Voleva liberarsi di quella piccola e fastidiosa voce dentro il suo animo travagliato ma non ci era riuscito prima di concretizzare la decisione di mollare Deku, non ci sarebbe riuscito ora che nel mentre vedeva Shoto conversare con un Izuku pallido come un cadavere gli ribolliva il sangue nelle vene.
"Ah, Bakugo" gli si rivolse il bicolore, voltandosi a tre quarti. "Endeavor è riuscito a storcere delle informazioni importanti ai tre Villain che Midoriya ha catturato. Sono venuto a portarvi notizie".
"Potevi inviarle tramite mail anziché scomodarti".
Izuku abbassò lo sguardo a quelle parole velenose e sarcastiche, sentendosi quasi in dovere di porgere delle scuse per conto di Katsuki ma rimase in silenzio; certe abitudini erano veramente dure a morire.
Il biondo si versò un po' di caffè senza offrirlo e si avvicinò di poco al tavolo dell'ufficio di Izuku, senza guardarlo, incurante che fuori il cielo si fosse rabbuiato ulteriormente. Aveva perso il conto di tutte le giornate di pioggia nelle quali aveva miracolosamente scampato un bel raffreddore.
"Di che si tratta?" chiese dopo un primo sorso.
"La setta, come già sappiamo, si chiama Overdeath. E' composta tra due fratelli che si fanno chiamare Diamante e Perla e-".
"Ma che cazzo sono? Pokemon?!" sbuffò Katsuki, adirato. Guardò Izuku come se quell'imprecazione velata fosse stata un rimprovero molto duro nei suoi confronti. "Continua, Bastardo a Metà".
"Puoi smetterla, per favore?".
"Todoroki, ti prego..!" obiettò prontamente Izuku, con voce bassa e secca.
"Perdonami, Midoriya ma non accetto un comportamento del genere quando si parla del nostro lavoro" abbaiò ferocemente Shoto, fulminando Katsuki con un'occhiataccia.
In quel momento, come a dare man forte, un lampo accecò per un momento il creato e un forte tuono rimbombò potente. Izuku sospirò, voltandosi verso la vetrata con una mano contro le labbra, l'altra agganciata alla piegatura del primo braccio.Fu in quel preciso istante che Shoto e Katsuki notarono la nuova silhouette di Izuku e di quanto il costume fosse stato decisamente minuto. Quelle braccia erano meno muscolose, il collo molto piccolo, il thigh gap assai pronunciato tra le cosce e soprattutto il lieve tremolio del corpo scosso da chissà quale malessere.
"Dove si trovano Diamante e Perla?" chiese il verdino.
"Ad Otheon".
Izuku si irrigidì e si voltò in contemporanea a un altro tuono che evidenziò gradualmente il suo viso scavato, le occhiaie pronunciate e le labbra screpolate. Shoto annuì alla sua risposta ma non osò staccargli gli occhi di dosso, ignorando Katsuki che invece stringeva rabbiosamente il bicchiere di plastica nella mano e iniziava ad accartocciarlo rumorosamente.
"Ma l'ultima volta che ci sono stato..?!".
Katsuki fu colto da un'improvvisa collera, tanto che sbattuto il bicchiere con il caffè in terra afferrò Izuku per una spalla e lo spinse duramente contro una parete, tenendogli bloccato il collo con un braccio.
"Bastardo! Mi avevi detto che di questa missione non ne era al corrente nessuno! Mi hai preso sempre per il culo?!".
"Fermati subito, Bakugo!" intervenne Shoto.
Izuku si riprese immediatamente da quell'attacco e sospirò appena, sbattendo appena le palpebre dove la vista gli si era annebbiata per qualche istante. Nonostante Shoto cercasse di tirar via il braccio di Katsuki contro la sua gola non sentiva nulla: lo sgomento e il guizzo di paura provato un istante prima si erano mutati in gelo e silenzio.
Non era del tutto male essere apatici.
"Endeavor-san ha agganci con il governo; l'intercettazione telefonica e la tracciatura del mio segnale GPS era per sua volontà ma l'ho saputo solo qualche giorno fa" rispose il verdino.
Katsuki lo guardò negli occhi dopo così tanto tempo e qualcosa, in un frangente, gli risucchiò tutto il risentimento esploso nel suo corpo. Quelli non erano smeraldi pregni di dolcezza, lì dentro c'era un vero inferno di disperazione che mutava in continuazione a picchi intrecciati con la collera e la voglia di attuare anche pensieri molto oscuri.
Ne ebbe veramente paura tanto che non si accorse neppure delle mani forti, un po' calde e un po' gelide di Shoto tirarlo finalmente via. Gli tenne i polsi dietro alla schiena con una forza incredibile.
"Hai finito di dare spettacolo qui dentro?".
I tre si voltarono alla porta dove c'era Denki, seguito da Eijiro; il primo era completamente amareggiato e fu sufficiente a far capire, dalla sua espressione iraconda, che entrambi erano lì da abbastanza tempo, ormai.
"Stai bene, Izuku?" chiese il biondo con la saetta, controllandogli il corpo con una rapida occhiata. Vide un segno rosso alla gola e si voltò truce verso Kacchan. "Che diavolo, Bakugo? Ancora alle mani? Pensavo avessi superato quelle crisi isteriche del cazzo!".
"Ma che cazzo vuoi, tu? Ti ho per caso rotto il tuo prezioso Izuku? No! E' tutto intero! Non saltare a inutili conclusioni affrettate che sei ridicolo!" ringhiò il biondo, sferzando le spalle per potersi liberare dalla stretta di Shoto.
"Baku-bro, guarda che stai esagera-".
"BASTA!".
Eijiro tacque immediatamente a quell'abbaio, tutti gli altri si voltarono come colpiti alla nuca da un bastone di ferro: Izuku mal celò un colpo di tosse, andando immancabilmente alla scrivania per sedersi e poggiarsi la fronte nella mano tremante. Prese un paio di respiri profondi, deglutì e continuò.
"Finitela, per favore! Non sono fatto di vetro. Ho detto che né io né Katsuki avremmo portato i nostri problemi sentimentali a lavoro e così faremo!".
"Vuoi un bicchier d'acqua?" domandò Shoto dopo qualche attimo.
"Sì, per favore" e il bicolore rapidamente eseguì. Al distributore da cinque litri d'acqua nell'ufficio riempì un bicchiere e glielo porse con gentilezza.
"Grazie, Shoto-kun. Ora cerchiamo di continuare. Eijiro-kun, puoi chiudere la porta?".
A nessuno era sfuggito l'enorme tremolio della mano che sollevava il bicchiere come se fosse stato un pesante bilanciere.
"Diamante e Perla hanno una base segreta ad Otheon, verso le montagne e da lì con alcuni Villain dai Quirk mutaforma, marino e di invisibilità riescono a distribuire in maniera indisturbata la loro droga. Al momento sappiamo che prende il nome di Eufeme".
"Ma non è il nome di una delle Lune di Giove?" domandò Eijiro. Tutti lo fissarono sbigottiti. "Cosa? Non sapete che sono stato un grande appassionato di Astronomia?".
Denki si trattenne con molta fatica dallo schiaffeggiargli il sedere ma non fu altrettanto fortunato con l'improvvisa scena erotica di fare sesso su qualche pianeta sperduto. Non solo il cuore gli si gonfiò, per l'appunto.
"Esattamente. La composizione chimica della droga è costituita perlopiù da Idrogeno e Ammoniaca, come ricorda quella del pianeta Giove. Tuttavia, contiene un'altissima percentuale di d-metamenfatamina cloridrato purissima, in grado di rilasciare una grande energia. Nei Quirk avviene un aumento progressivo di forza e resistenza e temporaneamente se ne altera la struttura riuscendo a superare i propri limiti. In alcuni casi, la struttura del Quirk cambia permettendo di esercitare nuovi poteri. Il cuore, però riesce a reggere solo per quindici minuti con il corpo in decomposizione ad un ritmo allarmante" continuò Shoto, monocorde. "Da sedici decessi se ne contano almeno altri cinque in più".
Izuku si alzò con uno sguardo molto serio. "Dimmi come intendono muoversi, Shoto-kun".
"Il nostro lavoro ha provocato un rallentamento delle loro vendite clandestine; abbiamo catturato il subalterno di Diamante e Perla, Kekkoro-san e un altro che sicuramente, tu Bakugo, ricorderai come OverNight".
Il biondo annuì roteando gli occhi. "Quella mezza calzetta troppo cresciuta? Come no!".
"Intendi dove sono venuto a prenderti per fare colazione insieme?" domandò Eijiro, curioso.
"Sì, quello stronzo pompato lì".
"Ora si sono affidati a Gianimede, un uomo di trent'anni vestito sempre come un gangster. E' stato avvistato camminare in direzione della stazione di Otheon e al ponte rosso. Non è ancora del tutto facile capire come si muoveranno visto i nostri continui interventi".
Izuku socchiuse gli occhi, lasciandosi sfuggire un "maledizione", tutti lo guardarono perplessi. Mai il Number One Hero si faceva vedere con un viso accartocciato da sentimenti negativi e un senso di sconforto, dopotutto era lui la fiamma della speranza.
"Sono vicini a Rody e ai suoi fratelli" evidenziò preoccupato Denki. "Cosa possiamo fare? Ci sono Hero laggiù?".
"No, perché quegli stronzi della vecchia generazione non vanno la se non ci guadagnano!" sbottò Katsuki, alzando le mani all'aria. "Prendiamo il primo aereo e andiamo ad Otheon a prendere a calci in culo quei bastardi malati!".
"Andrò da solo, invece" Izuku interruppe Katsuki continuando a parlare. "Sapranno con molta probabilità del fatto che anche noi abbiamo ottenuto informazioni e si staranno muovendo. Potrebbero tenderci una trappola se andassimo tutti noi ad Otheon. Oltretutto non possiamo lasciare scoperto il nostro Paese!".
"Ma se non ti reggi neanche in piedi! Vuoi andare laggiù a farti ammazzare come un pivello del cazzo?!" ringhiò il biondo incurvandosi sulla scrivania dove si era appoggiato con i palmi aperti.
"Riesco ancora ad esercitare il mio lavoro egregiamente, mi pare" sibilò Izuku, guardando poi gli altri. "Allora, Shoto-kun, fai preparare un aereo, partirò questa notte. Avrò un segnale GPS, mi potrete seguire da qui ed essere pronti ad intervenire. Diamante e Perla, o meglio la setta Overdeath non è qualcosa che possiamo affrontare a cuor leggero, ragion per cui dovremo essere cauti".
Katsuki non ce la fece più: scavalcò la scrivania, si catapultò su Izuku e lo bloccò al suolo con il suo corpo. Iniziò a tempestarlo di pugni contro il viso, urlando la sua collera.
"Anche adesso ti permetti di tagliarmi fuori?! Non hai capito proprio nulla, allora? Sei un masochista di merda! Ti diverti a prendere per il culo chi ti ama e lo fai preoccupare inutilmente, distruggendo i suoi sentimenti!". Izuku incassò i primi tre pugni al viso, poi fece sbucare la Black Whip e lo bloccò ai polsi, collo, torso e anche caviglie. "Codardo! Non hai detto niente quando ti ho lasciato! Non hai mosso un dito per fermarmi! Te ne stato lì come uno stronzo a tacere!".
Izuku socchiuse gli occhi.
"Come ti sei permesso di giocare con i miei sentimenti, miserabile?! Da quando sei diventato il Number One Hero mi hai completamente messo da parte e ti sei divertito a distruggermi! Ora fingi di star male, di essere tu la vittima ma cosa cazzo vuoi che me importi di te?! Il tuo patetico regalo l'ho calpestato senza neanche sapere cosa ci fosse al suo interno!". Katsuki tentò di dibattersi con tutta la forza possibile dalla frusta nera di Izuku ma questa era estremamente potente. "Ora ci metti da parte come tante comparse per fare l'Hero del cazzo laggiù? Ammettilo, bastardo! Tu vai ad Otheon per spassartela con quel Rody, non è così?".
La Black Whip si intensificò con molta più forza, sollevando Katsuki al soffitto per poi lasciarlo andare: Izuku fece uno scatto fulmineo, gli fu vicino e gli abbatté un feroce schiaffo sulla guancia gettando un assordante silenzio in quell'ufficio. Denki portò una mano contro le labbra, stupito, Eijiro aveva la bocca aperta, Shoto lo sguardo sbarrato nel vuoto.
Erano stati tentati di intervenire dopo quello scatto di Katsuki ma quando avevano visto la Black Whip si erano tirati in disparte.
Katsuki portò leggermente la mano alla guancia colpita e spostò con estrema lentezza lo sguardo basito incatenandolo in quello vitreo di Izuku. Aprì la bocca per dire qualcosa, una qualunque ma tacque: in quel momento sarebbe stata l'unica cosa sensata da fare.
Il verdino gli diede le spalle, guardando l'ufficio, i suoi tre amici di Liceo e il temporale fuori dalla vetrata. Si sentiva così male, il sapore acido del vomito stava rimbalzando dallo stomaco all'esofago in un passaggio altalenante.
Aveva bisogno di calmarsi e di fumare. Raggiunse traballante la scrivania, aprì un cassetto e tirò fuori un pacchetto di sigarette integro e un accendino. Usò un po' dell'One for All per strapparne la confezione sigillata, quasi come se fosse stato preda di qualche crisi.
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BAKUDEKU - KIRIKAMI : Tra Amore e Realtà
AçãoQuando Katsuki e Izuku sono andati a convivere tutti sapevano che sarebbe stato non semplice considerando il carattere di DynaMight, ma a un certo punto, però, le cose hanno preso una piega del tutto inaspettata... Future ProHero! Ship: BakuDeku Tod...