Chapter 7: Epilogo

380 24 14
                                    


Denki continuava a guardarsi allo specchio.

Aveva tirato un lato dei suoi capelli verso l'indietro, con un po' di gel e aveva lasciato l'altro lato al solito modo; era riuscito a creare un look particolarmente fresco ma al contempo semplice e andava bene così. 

Guardò il suo braccio fratturato, ci poggiò su la mano e trasse un respiro meno contento. 

Ancora non credeva che avessero salvato il mondo da un pericolo enorme e catastrofico: le radiazioni. Era ancora vivibile, era ancora riempito di malvagità ma andava bene così per ora.

La porta di quel piccolo stanzino con solo un enorme specchio, un orologio da parete e un armadio bianco in truciolato si aprì leggermente: Denki non ebbe bisogno di voltarsi, si limitò ad accogliere Eijiro con un sorriso fissandolo attraverso lo specchio lungo.

"Eh, certo che sai come far venire voglia" ridacchiò il rosso, scoccandogli un bacio sulla guancia.

"Ti piace il mio smoking nero? Ho dovuto accontentarmi in fretta e furia; Bakugo è sempre una schiappa in fatto di regali e cose analoghe".

"Già, ma questa volta ha pensato a un regalo di Natale che sono sicuro che a Izuku-kun andrà più che bene" fu la risposta di Eijiro, intento ad aggiustargli meglio la giacca nera che portava aperta sulle spalle e accarezzando distrattamente il braccio ingessato.

La sua espressione giocosa si scurì in una colpevole. 

Denki comprese; il suo compagno era stato pazzo di ira quando Diamante gli aveva spezzato il braccio. Eh, non avrebbe mai dimenticato il dolore provato e soprattutto l'urlo di Eijiro.

Gli alzò il mento con l'altra mano, cercando i suoi occhi. "Sono qui, lo sai. Braccio a parte, sto bene. Avrei potuto farmi subito guarire da Recovery Girl ma Katsuki e Izuku ne avevano più bisogno di quel Quirk miracoloso".

"Non posso dimenticare... sarei dovuto essere più tempestivo".

Denki sospirò, poggiando la testa sul forte e duro petto. Eijiro, di riflesso, gli cinse il corpo tre le sue forti braccia. 

I loro cuori battevano in perfetta sincronia, entrambi sentivano il calore e l'amore che crescevano per ammutolire, una volta per tutte, quei sentimenti oscuri e la paura in quegli attimi di battaglia.

Avevano deciso di prendere un secondo aereo di Endeavor quando Shoto si era lasciato sfuggire con Momo che sarebbe andato con Izuku e Katsuki per dar loro supporto. E sia Denki sia Eijiro non erano di certo rimasti a guardare.

"L'importante è che siamo riusciti a evitare una catastrofe" concluse Denki, aggiustando la nera cravatta dell'altro. "Anche se, per una volta, non possiamo prenderci il merito. Diamante si è sacrificato per il mondo intero".

Eijiro annuì, facendogli scorrere le mani sui fianchi: lo tirò leggermente a sé, facendo quasi aderire i loro bacini. Denki si finse sorpreso ma poi sbuffò una risatina e lo fissò con occhi molto maliziosi.

"Ti basta vedermi con una ciocca un po' alzata per eccitarti?".

Eijiro gli si avvicinò con uno sguardo ampio, famelico e voglioso. Gli si fermò a poca distanza dalle labbra e proseguì con voce roca. 

"Ti prenderei ora, in questo momento, contro questo specchio".

"Abbiamo ancora un po' di tempo, potresti farmi tuo. Le sveltine sono sempre state uno dei tuoi punti di forza, Eiji" sfidò Denki, tirandolo a sé per la cravatta. "Non accetterò che tu lo faccia dopo. Prendimi ora, contro questo specchio!".

Il rosso crinito inspirò un profondo respiro dal naso e lo rilasciò caldo dalla bocca, con la mente in bianco. Spinse Denki con un passo solo contro lo specchio e gli infilò un ginocchio tra le cosce, frizionando attento contro il cavallo. 

Con la coda dell'occhio che controllava tutto, il biondino se la rise alle sue gote già rosate nel riflesso dietro di sè.

"Ti voglio..." sussurrò il rosso, baciandogli le labbra.

Fu un movimento veloce, dettato dallo scandire dell'orologio appeso alla parete, accanto alla porta bianca e chiusa. La sua bocca impastata di saliva e di piacere saggiò ogni singolo centimetro, scavando con la lingua in quella calda apertura, mentre le mani correvano lungo il corpo più piccolo sotto di lui.

Quando le dita tastarono il gesso, Eijiro fu tentato di smetterla lì, ma Denki, come se lo avesse già preventivato, afferrò quella mano calda e se la spinse sul cavallo dei pantaloni, invitandolo ad accarezzare. Con l'altra mano artigliò la nuca, giocherellando con quelle ciocche morbide e scarlatte.

Il rosso tirò giù la zip del pantalone nero, infilò la mano negli slip e iniziò a giocherellare con qualche ciuffetto di pelo biondo, arrotolando e tirando un po'. Poi, come una morsa, la strinse completamente intorno all'erezione già lievemente dura. 

BAKUDEKU - KIRIKAMI : Tra Amore e RealtàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora