~Love The Vampire|| Luke~

Capitolo 3

Ally respirava affannosamente l'aria gelida le invadeva le ossa fragili, era arrivata al capo linea il treno della dolce Ally si era fermato ormai un mese e mezzo e il pensiero di farla finita le passava ormai da un po', fino a poco tempo fa sarebbe stata troppo vogliacca ma ora no, l'apatia aveva preso il sopravvento su di lei, che poi apatia non era, perchè lei soffriva ma non lo capiva ancora che la morte non era il rimedio a tutto ma ormai si trovava in cima al tetto di casa sua e stava perfare l'inconcepibile quando ''no amore no smettila , non farlo '' con le lacrime agli occhi Ally ignorava quelle parole sapeva che era tutto surreale e che forse era l'effetto delle notti insonni, quegl'occhi color ghiaccio la perseguitavano.

Le lunghe dita affusolate lungo la sua fragile gola...aveva paura dei suoi sogni così fottutamente reali ma d'altrocanto sentiva sempre la presenza di Harold, stava impazzendo ma non le importava mancava poco alla fine , ma quando il piede destro stava per sbilanciarsi percadere nel vuoto la voce del ragazzo dagli occhi color smeraldo si fece sentire prepotentemente ''fallo e non ti perdonerò mai'' ma Ally non badava alle voci della sua mente o alla sensazione delle mani di Harold su di lei cosi fece...

I capelli svolazzavano così come le sue braccia e le sue gambe ''cazzo no! perchè?'' sentiva le urla di Harold nella mente e le sue braccia forti stringerla e avvicinarla al suo petto ma..aspetta un momento non era lui,non era Harold...

Ally stava sicuramente sognando perchè quelle braccia e quel petto rigido e tonico appartenevano al ragazzo dei suoi incubi, ma stranamente si sentiva al sicuro si voltò per guardarlo negli occhi ma poi...il buio'''''''

Si risvegliò nella sua camera da letto, possibile che tutto ciò era stato frutto di uno stupido sogno?

Erano di nuovo quegl'incubi realissimie il solo pensiero di quelle braccia , quei capelli biondi che le solleticavano l'orecchio lafecero trasalire,com'era possibile?

E soprattutto chi era quel mostro nei panni di un ragazzo così perfetto? E Harold?

Nononono, stava impazzendo e aveva bisogno di curarsi, la sua unica cura ''la sua arma di tortura'' al solo pensiero le ferite iniziarono di nuovo a pulsare, erano eccitate, ma questa volta leferite non si sarebbero riemarginate, avrebbe dato un taglio definitivo alla sua esistenza, e ormai era solo quello il suo unico pensiero... raggiungere Harold era il suo unico scopo nella sua vita infernale senza lui.

Si alzò per poi dirigersi verso il bagno ,ma non fece caso alle finestre aperte e alla luce fioca del corridoio, era troppo ingenua; una...due..tre gocce per poi spingere più forte la lama ma essa lesalto nel lavandino e una mano forte la attirò verso il muro adiacente al lavandino... di nuovo quell'incubo...