Nella città Piemontese le giornate passavano colme di monotonia.
Incorniciate dal grigiore della nebbia e attraversate da flebili raggi solari. Ilaria si immergeva sempre di più nello studio, consapevole che da lì a due mesi avrebbe iniziato la sua prima sessione universitaria.Sapeva che i primi esami erano scritti, fortunatamente le sue temute esposizioni orali avrebbero dovuto aspettare ancora la sessione estiva per investirgli le giornate con l'ansia.
Ilaria aveva sempre temuto le interrogazioni a scuola, e sicuramente non sarebbe cambiato all'università.Non riusciva a comprendere il motivo di queste ansie. Sapeva solo fossero dettate dalla paura di sbagliare.
E sperava con tutta se stessa che la sessione estiva arrivasse il più tardi possibile.
Nel frattempo si concentrava nello studio di anatomia I e biología genetica.
Aveva sempre creduto che quella che gli sarebbe risultata più difficile sarebbe stata biologia, e invece questa era una passeggiata al parco davanti a quell'interminabile libro di anatomia.La ragazza si era svegliata presto quella mattina per andare in università.
Per una volta aveva deciso di fare le cose con calma, strano per chi, come lei, era sempre abituata a correre contro il tempo.
Aveva anche deciso di immortalare questa impresa con una storia su Instagram, e probabilmente se lo sarebbe segnato anche sul calendario al rientro in casa.Mentre lei e i suoi compagni di corso aspettavano il professore, ovviamente in ritardo, una domanda arrivò alle sue orecchie.
"Ei Ilaria, cosa fai per pranzo?" Ilaria alzò gli occhi dal cellulare e li puntò in direzione del ragazzo accanto a se.
Non si aspettava di certo questa domanda, i loro discorsi erano solo incentrati su esami e studio e nemmeno fuori dall'università avevano contatti."Penso che rimarrò qua in mensa a mangiare, perché?" Chiese la ragazza, incuriosita dalla domanda del ragazzo moro.
In attesa della risposta notò meglio i suoi occhi, erano di un verde acceso, simili ai suoi, anche la forma un po' allungata non si allontanava di molto agli occhi della ragazza.
Pensò che fossero belli, ma mai paragonabili al cioccolato che fluiva nelle iridi del calciatore serbo."No perché qua di fronte c'è un locale in cui fanno il pokè, magari mentre pranziamo possiamo confrontarci sulle spiegazioni del professore" gli propose il ragazzo accanto a se.
Subito dopo la richiesta del ragazzo, entrambi notarono l'arrivo del professore in aula.
"Va bene, non ho mai provato il pokè" rispose timidamente Ilaria per poi aprire il suo iPad già pronto per gli appunti.~~~~~~~~~
Erano già alla terza lezione della mattina, ma per fortuna era quasi ora di pranzo, e la ragazza cercava in tutti i modi di correre dietro alle parole del professore di biologia, ma lui andava veloce come un treno e lei era stremata dopo le ore di anatomia e fisica statistica.
"Ti è arrivata una notifica" le fece notare il ragazzo accanto a lei.
Sfruttò la distrazione del professore, intento a cercare delle cartelle sul computer, per sbloccare il cellulare riposto accanto al libro.@dusanvlahovic ha risposto alla tua storia
Ilaria quando vide quel nome sentì il cuore saltargli di un battito, la mente gli ritornò alla serata precedente.
Ai loro discorsi, ai loro sguardi, fino a quando Dušan non diventò improvvisamente freddo e decise di andarsene.
Aprì i DM di Instagram e lesse cosa gli aveva scritto.Ah, però ieri sera non eri stata così puntuale.
Il ragazzo d'altra parte non aveva tutti i torti.
La serata precedente infatti, aspettò 10 minuti prima che Ilaria aprisse la porta.
Lei non sapeva cosa rispondere, era ancora rintontita dal nome che leggeva in quella chat.
"Ei tutto bene?" Chiese il suo compagno di corso vedendola attonita di fronte al cellulare.
"Eh? Sisi tranquillo" gli rispose la ragazza per poi tornare allo schermo.
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L'erotismo del bianco e nero -DUŠAN VLAHOVIĆ-
FanficNon vi resta che leggere per scoprire😉