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Mi risveglia tra le braccia di Jaden con un forte mal di testa. Mi alzai dal letto cercando di non svegliarlo e andai verso il bagno per cercare un termometro. Misurando la febbre scoprii di avere 38.1 cosi, dopo aver frugato per vari minuti in un cassetto, trovai un aspirina e scesi in cucina per deglutirla con dell'acqua. Erano le 6:25 di domenica mattina quindi preferii mettermi a dormire sul divano senza rischiare di svegliare qualcuno. Ero sdraiata con la testa appoggiata ad un cuscino e la testa mi girava come non mai. Avvicinai la mia mano sulla fronte bagnata dal sudore, per vedere se l'aspirina che avevo preso mi aveva fatto scendere la temperatura. Senza nemmeno appoggiarla riuscivo a sentire la mia fronte bruciare. Cerca di alzarmi per andare a chiedere aiuto a Jaden, ma appena mi sollevai iniziai a vedere tutto intorno a me girare e poi il buio più totale...

Pov Jaden
Stavo dormendo quando improvvisamente sentì un forte rumore provenire dal salotto. Erano più o meno le 7:00, scendevo le scale ancora assonnato e non troppo preoccupato per il rumore che avevo sentito. Arrivando in salotto vidi y/n svenuta sul pavimento e ovviamente mi fiondai subito lì per terra cercando di svegliarla. Con la mano riuscivo a sentire la sua fronte bruciare e con lo sguardo notai su un comodino vicino al divano un termometro ancora acceso che indicava 38.1.
Non persi tempo e la presi in braccio, uscii di casa e l'appoggiai delicatamente sui sedili posteriori. Misi in moto la macchina e partii diretto verso l'ospedale. Nel frattempo mentre guidavo chiamai Javon, che rispose dopo vari squilli...

Chiamata con Javon

Jaden?

Si sono io, sto portando
y/n all'ospedale

Che è successo?

Non ne ho idea, l'ho trovata
svenuta sul pavimento con
anche la febbre

Vado ha svegliare mamma
e papa e tra poco siamo li,
tu intanto avverti anche
io suoi genitori

Si certo a dopo

Fine chiamata

Staccai la chiamata e una volta raggiunto l'ospedale la presi in braccio ed entrai nella struttura gridando alla ricerca di un dottore. Arrivarono alcune infermiere con una barella, l'appoggiai lì e dopo la portarono in una sala dove però non potevo entrare.
Avvertii poi i suoi genitori che arrivarono in men che non si dica e infine arrivarono anche i miei con Daelo,Jayla e Javon.

Eravamo tutti lì fuori dall'ospedale ad aspettare notizie da parte dei medici. Rimanemmo lì quasi tutto il giorno fino a quando verso l'ora di pranzo arrivarono dei dottori a chiamare i genitori di y/n.

Dopo un paio d'ore fecero entrare anche noi. Già aprendo la porta potevo vederla distesa sul lettino dell'ospedale, nonostante fosse pallida in viso rimaneva bellissima. Non ci fecero rimanere più di tanto poiché i dottori necessitavano di parlare da soli con i genitori di y/n. Infatti un medico ci fece accomodare sulle panchine appena fuori dalla stanza. Nonostante la piccola finestra che dava dentro alla stanza avesse le tende leggermente chiuse riuscivo a vedere la madre di y/n piangere ed il padre tenersi la testa. Dopo poco uscirono e ci spiegarono la situazione. A quanto pare in uno dei bicchieri di alcol che aveva bevuto c'era della droga che qualcuno aveva messo probabilmente giusto per. Si fece l'ora di cena e la mia famiglia andò insieme ai genitori di y/n a mangiare qualcosa. Inizialmente sarei voluto rimanere lì, insieme a lei ma Javon mi spiegò che era inutile stare seduto su una sedia a fissarla tutta la notte, perché non avrebbe risolto niente.riuscì a convincermi e così andai anch'io a mangiare qualcosa. Subito dopo torniamo in ospedale, i genitori di y/n avevano deciso di rimanere lì tutta la notte ed io avrei voluto fare altrettanto ma i miei non me lo permisero. Tornai a casa ma durante la notte scappai per andare da y/n all'ospedale. Entrando in macchina fui scoperto da Javon
Javon: vuoi andare da lei?
Jaden: si...
Javon: vengo con te
Detto ciò salimmo in macchina e parti diretto verso l'ospedale.
//in macchina//
Javon: dici sempre che non ti piace ma per lei sei disposto ad andare all'ospedale nel bel mezzo della notte
Jaden: sono solo un suo amico e in quanto tale devo rimanerle vicino
Javon: non credo che un amico sarebbe disposto a tanto, non credi?
Non gli risposi.
Parcheggiare la macchina e corsi dentro all'ospedale verso alla stanza dove si trovava y/n. Presi due sedie e le appoggiati vicino al suo letto, io e Javon ci sedemmo e rimanemmo lì tutta la notte.

Spazio autrice
Eccovi come promesso un'altro capitolo anche se un po' diverso dal solito :)

𝗢𝗻𝗲 𝗹𝗼𝘃𝗲 𝗮𝗻𝗱 𝘁𝘄𝗼 𝗺𝗼𝘂𝘁𝗵𝘀 || Jaden WaltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora