IL SAN SIRO DIVENTA L'ISOLA CHE NON C'É

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Ore 16:30.
Ci vediamo fuori all'ingresso del hotel vuole venire anche Alessia che dice di sentirsi il concerto da fuori.
In 10 minuti arriviamo fuori al San siro.
Iniziamo subito a farci le prime foto.
Apriamo il bagagliaio e la prima cosa che faccio e mettermi la sciarpa in testa, poi prendo gli occhiali e urlo..." NIC, STO ARRIVANDO!".
Andiamo davanti all'entrata e iniziano le prime domande.
Ma entrerà la power banc? La vedranno? Le bottigliette le dovrò tenere in mano?.
Ci rechiamo all'entrata ma non riusciamo a rimanere Alessia fuori.
Finché non iniziamo a trovare dei biglietti ma nessuno rispondeva...
Vedo nei suoi occhi l'amarezza di non poter entrare finché...

"Ho trovato un ragazzo ora gli faccio il bonifico e mi da i biglietti in tribuna".

Ore 17:00
Ci rechiamo verso i tornelli dell'entrata ma... ecco ragazzi vi dico sempre che con me c'è un ma...
Ma uno della sicurezza ci blocca perché dice che Martina non può entrare perché non ha più 6 anni... panico generale io ero già entrato...
Inizio a pensare qualche storiella...

E gli dico:"mi scusi ma noi li abbiamo presi nel 2019 i biglietti ora sono passati 3 anni è normale che è più grande e ora ha 10 anni a Firenze ci hanno fatto entrare senza problemi, i biglietti erano sold-out la prego oggi abbiamo speso soldi domani siamo in vip ci faccia entrare".

Inizia a parlare con il suo capo penso e niente... non voleva far entrare Martina.
Non mollo e rivado.

"Secondo lei noi veniamo da lontano come facevamo la prego faccia entrare la bambina".

Va di nuovo dal presunto capo e..

"Va bene andate veloci però".

Entriamo e più si fa vicino la distanza tra me e il palco e più inizio a sentire la voglia di urlare...
Arrivo all entrata mi guardo intorno, guardo sara e dico:" Ma è stupendo, però è vuoto ora".

"Tranquillo aspetta 15 minuti prima dell'inizio e vediamo" mi risponde.

Prendiamo posto nella passerella a destra dove lui si siede in seconda fila se proprio vogliamo essere precisi.
Iniziamo a guardarci intorno, parliamo con duemila persone, e il bello è che ognuno aveva una storia da raccontare.

Vedo delle persone con la telecamera indico a sara dicendogli:" ma che stanno a fa".
"Sarà un intervista" mi dice.

Anch'io voglio fare l'intervista non vale, non so un santo mi sentii e si avvicina il capo che dirigeva.

"Ciao vuoi fare l'intervista?" Mi dice con un sorriso a 32 denti.

"Ma certo" gli rispondo.

Bene prova applauso e raccontaci la tua storia, perché segui nic, tutto quello che vuoi.
Inizio a parlare gli dico che ho 4 tatto su nic, gli racconto la storia di mio fratello, cosa ho dovuto fare per passare il momento no che avevo, gli dico la mia canzone e frase preferita.

Avevo gli occhiali quando all'improvviso mi dice:" ti togli gli occhiali?".

E io subito li tolgo ma senza sapere il motivo, primo piano agli occhi, altri ai tattoo e niente raga ero come un bambino al luna park.
Tremavo dalla voglia di cantare, nel frattempo prendiamo due birre e mangiamo l.

Ore 20:55.
"WOW, guarda che roba" gli dico a sara con una voce rotta dall'emozione.

Lo stadio era stra colmo.
Inizia il concerto, le luci all'improvviso si spengono parte un video di presentazione e poi... e poi ragazzi il San Siro diventa l'isola che non c'è, 70.000 ultimi che cantano buongiorno vita.
Finalmente era lì davanti a me, mi guardava, indicava e piangevo... piangevo come un bambino, un qualcosa di indescrivibile, alla terza canzone ero già senza voce ma non m'interessava cantavo, cantavo senza sosta.
Momento strumentale... e che lo dico a fare.
Si siede a due centimetri da me, avevamo gli stessi occhi, tutti avevamo gli stessi occhi, lucidi, pieni di lacrime.
Chi per averlo visto la prima volta, chi perché quella canzone lo riportava indietro nel tempo...
Momento pianoforte canta... Giusy...
Piango a dirotto, scende dal palco e la mia mano ha toccato la sua.

Mi giro verso sara.
"Io non la lavo più quella mano".

Ogni tanto guardavo la mia piccola stella che facendo amicizia con altre persone ci hanno dato l'opportunità di farla mettere in transenna.
Ero felice anch'io per lei, vederla cantare, emozionare, era la felicità in persona.
Momento clou... Sogni appesi.
All'improvviso lo stadio diventa un cielo stellato.
Ho i brividi solo a raccontarlo.

NIC:"DA QUANDO ERO BAMBINO... SOLO UN OBBIETTIVO!"

70.000 persone, 1 voce...

NIC E ULTIMI:"DALLA PARTE DEGLI ULTIMI PER SENTIRMI PRIMO!".

Corre a destra a sinistra, cantava con quegli occhi lucidi, con quegli occhi che urlavano rivincita.
E ora tutti insieme...

NIC:"Davanti a me?", "ma davanti a me?", "DAVANTI A ME!!!!"...

Di nuovo, no sto piangendo da iniziò concerto ti prego nic.
70.000 persone 1 voce...

NIC E ULTIMI:"ULTIMOOOOOO!!"...

Piangevo, piangevo come non mai in vita mia, ma questa volta dalla felicità, il mio sogno si era avverato e il giorno dopo facevo bis!
Usciamo ci incontriamo con Alessia mangiamo e via spediti all'hotel che alle 7:30 dovevamo partire per arrivare a fare la fila per i biglietti.

"Ci vediamo domani, voi riposatevi io scendo presto e inizio a fare la fila che così potete riposare e venire quando vi pare" dico a Martina, Sara e Alessia.

"No io scendo con te non hai capito" mi dice Alessia.

Che dovevo dirgli di no? Gli dico che per me andava bene, ecco qui ho fatto l'errore della mia vita...
Ritorniamo in stanza doccia parlata del concerto, storia con i miei ultimi e ci mettiamo a letto alle 3:00....
Dormi angelo che domani la tua vita cambierà per sempre... e non sai quanto starai bene con te stesso...

UN ULTIMO A MILANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora