UN GIORNO MILLE EMOZIONI...

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Ore6:30
mi sento saltare sul letto.
Era Alessia che mi svegliava apro gli occhi e mi dice.

"Angelo ho fame!! Andiamo è tardi!"

Appena sento è tardi mi vesto mi metto le ciabatte e vado verso la porta, mi fermo un attimo e guardo l'orologio.

"Ale ma porco sono le 6:30 nemmeno il breakfast è pronto".

Mentre mi rimetto a letto la mando a quel paese.
(Scusa ale, era sempre in modo scherzoso il tutto) e lei con una faccia a dire OPS forse ho esagerato.
Ore 7:30 mi risveglia.

"Si ma ora è apertoooo".

Apro gli occhi, ma modo di dire, faccio una storia agli ultimi che a rivederla oggi ancora rido, ero più che rincoglionito.
"Ok, andiamo" gli dico.

Colazione veloce saliamo in camera prendiamo gli zaini, ci mettiamo nel pullman privato e arriviamo a San Siro.
Mi scorrazza avanti e indietro come una bambina di 10 anni, la guardavo e vedevo che stavo bene, mi piaceva eravamo senza pensieri, anzi solo uno prendere i biglietti e goderci la giornata.
Ci mettiamo in fila e stendiamo i teli.
Iniziamo a fare amicizia con tante persone, ma due tre in particolare abbiamo legato e abbiamo passato la giornata insieme.
Giulia e Maria.
Maria veniva dalla Spagna solo per lui, che bello nic guarda da dove arrivano per te.
Iniziamo a scherzare su tutto, fin quando non esco il polase... da lì la storia..
Ragazzi vendo polase a 10 euro, si alzava un altro vendo tende a 20 euro, vendo ombrelli a 4 euro.
Facciamo amicizia con un anziano che portava tutte le cianfrusaglie.

"A zii, ma i ghiaccioli non ce l'hai?".
Io scherzavo... ma lui si gira e fa.
"Ma certo ora li porto".

Tutti a ridere.
Ci mangiamo un gelato tutti insieme. Arrivano Martina e Sara con il cibo, aveva la borsa di mery poppins usciva di tutto pure la pasta.
Naturalmente ci sono sempre coglioni.
Guardo un ragazzo che era con altri due che si soffermava più avanti di noi e si guardava intorno.
Io lo guardavo quando all'improvviso abbassa lo zaino e si intrufola.
Ahh li non ci ho visto più.
Lo fischio "ehi ma che stai a fa?" Gli dico con modo napoletano.

"No pensavo che potevo mettermi in qui" mi dice.

"Si zio io sto dalle 8 c'è gente che sta dalla notte e tu vieni e vuoi metterti li, fa na cosa prendi lo zaino e vai laggiù vedi? C'è la fine della fila. Ciao" gli dico.
Lui prende e se ne va.

Parte la standing ovation da parte di tutti. Applausi e sorrisi.
Passiamo la giornata a prenderci in giro a farci le docce anzi i bagni con le bottigliette e divertirci con tutti.
Ma io guardavo sempre Martina.
-angelo gliel'hai promesso deve stare davanti!-
Avevo sempre questo in testa, solo questo.

Aprono i botteghini e dico a sara e Martina di andare già all'entrata.
Alessia rimane con me e ragazzi ci salva in un modo assurdo come sempre.

Arrivo lì e la signora dietro al botteghino mi domanda
"Ma la conferma dell ordine?"
"Oddio è mo come faccio? Non l'avevo stampata...
Se lo sa Salvatore mi riempie di parole me l'ha avvisato per 3 giorni a interi.
Esce Alessia e dice tieni va, lo sapevo che dimenticavi qualcosa sei sempre il solito.
"Ti amo ale, ci hai salvato" gli dico.

Ok biglietti presi e corriamo lì in fila.
Tutti insieme.

Il problema ora diventa grosso.
Angelo sei il nostro corridore devi darci le transenne.

"Certo ci proverò tranquilli" dico con una grattatina dietro la testa.
Intanto non ci pensavo.
Eravamo sotto al sole all'impiedi con 15.000 persone uno addosso all'altro e pensavo solo alla mia piccola stella.
La cullavo ogni momento, gli davo il cappello, la bagnavo i capelli.
Anche se in fila mi ha riempito di acqua e mazzate per me era stupendo stare con lei e essere la sua speranza.

Ore 16:30
niente i cancelli non li aprono ci sono "problemi con l'ok della prefettura".
Iniziavo a sentire la stanchezza, il sole, il sudore che mi scendeva da per tutto.

Ore 17:00
aprono i cancelli, guardo stremato Martina, lei mi guarda con quegli occhi pieni di speranza riprendo la forza inizio a camminare velocemente.
Mi controllano la cartella, e nel frattempo vedo Sara e Martina che volevano farsi controllare ma erano già impegnati gli steward.
Mentre corro li urlo "sara vai non te ne fregare ricordati di ieri".
Come girlo ricordo Sara come un fulmine passa i torelli.
Ecco arriva il momento di dare il massimo.
Terzo gruppo le security che dicevano di non correre e io non arrivavo così alla transenna.
Inizio a correre a strattoni.
Arrivo al secondo gruppo, passo di nuovo un altro blocco di security e arrivo al primo.
Timbro il biglietto e corro, corro quasi mi sembrava di volare, come
Peter Pan.
Transenna appoggio tutto e li aspetto.
Alessia e Martina arrivano per prime, guardo Martina e vedo che ha gli occhi lucidi, per una volta sono stato io il suo peter Pan.
Si era lì in transenna, alla chiusura davanti al palco centrale.
Sara anche era emozionata come anche Giulia e Maria.
Ci sediamo parliamo, finché la mia parte alcolica sale e dico:" sara birreeeee?".
"Si angelo due a testa andiamo!".

Ritorniamo con le due birre a testa brindisi e beviamo, cantiamo, balliamo. Intanto per tutta la giornata tenevo aggiornati i miei ultimi.
Anche loro dovevano vedere, per chi non è potuto venire.
Inizia il concerto e dopo buongiorno vita, canta cascare nei tuoi occhi.
E c'era il tele-cameraman del giorno prima dietro di me puntava me che cantavo a squarciagola la canzone.
Arriva un punto del concerto dove nic voleva fare una live doveva dire una cosa a tutti, ma proprio tutti, ma ha problemi di connessione e con chi parla? Con noi, io che parlo con nic... non potete capire la mia gioia... piangevo perché io e nic abbiamo parlato. Scende a dare le mani a tutti e io gli faccio notare il tatto sul braccio destro.
Il mio amati sempre. Lui mi guarda e sorride.
Maria che era spagnola aveva una bandiera della Spagna che lui si prende e vederla piangere dalla contentezza non sapete che bella sensazione è stata.
Troppe, troppe emozioni, l'amore, il calore di tutti, gli occhi lucidi, il cantare insieme una canzone, parlare e abbracciarsi con persone che hai conosciuto due secondi prima, non ce prezzo per tutto questo.
Ma tutto finisce.
Finisce il concerto e niente piangevo come sempre non potevo immaginare che era finita finché non annuncia Roma e Milano per l'anno prossimo...
"Sarà!! Te l'ho detto che doveva dire qualcosa!" Gli urlo con le lacrime agli occhi.

"Si, andiamo a Roma!!!"Guardandomi con gli occhi lucidi.

Ah sara il giorno prima è stata nominata mamma degli ultimi da parte di tutti.

Finisce di nuovo con sogni appesi.

NIC: "DA QUANDO ERO BAMBINO SOLO UN OBBIETTIVO!"

ULTIMI: "DALLA PARTE DEGLI ULTIMI PER SENTIRMI PRIMO!"

E ora ci dobbiamo salutare. Grazie Milano...

NIC: "DAVANTI A ME...MA DAVANTI A ME?...DAVANTI A ME!!"..

NIC E ULTIMI: "ULTIMOOOOOOOO!!"

Ecco qui mi è caduto il mondo addosso, sono stato nell'isola che non c'è per due giorni, stavo bene i dolori non c'erano più, cantavo, sorridevo, piangevo, sognavo e il dolore era scomparso, i lividi facevano meno male, le lacrime sapevano di rivincita.
Piango a dirotto mi giro e vedo anche Alessia piangere l'abbraccio... vediamo Mery che anche lei è distrutta...Allarghiamo le braccia per dirgli "vieni siamo qui abbracciamoci ne abbiamo bisogno".
E nasce una foto che per molti è stata nominata la copertina perfetta del tour.
Tre persone che non si conoscevano che piangevano per i propri dolori, sentimenti, per la vita ingiusta, per amore di una persona.
Nic era la pace, era e rimane il sentiero in cui noi perdenti troviamo la forza di diventare vincenti...
Usciamo mangiamo e torniamo in hotel.
"Sara, ale, Marti... vi voglio bene andiamo tutti a Roma!" Gli dico con gli occhi ancora pieni di lacrime.
"Si tutti a roma!" Mi rispondono in coro...
Torniamo a casa, dopo due giorni pieni di emozioni e con il cuore che ritorna a battere di felicità dopo tanti anni.....

UN ULTIMO A MILANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora