Anni che passano

40 4 0
                                    

Uscimmo tutte dalle camerate e dal castello.

McGrannit:"Non avrei mai pensato fosse riaccaduto."
Silente:È arrivata l'ora.

Proteggemmo il castello alzando le bacchette, pronunciammo un incantesimo.

Lo vidi avanzare verso di noi, mentre i mangiamorte provarono a distruggere il castello e altri combattevano.
Provai a ucciderne il più possibile, ma troppi venivano verso di me.

Vidi qualcuno dei nostri senza vita, rabbrividì.

Voldemort fece un segno, i mangiamorte andarono da lui e si misero in fila lasciando spazio tra me e lui.

Scoppiò in una risata e con la sua voce odiosa disse..

Voldemort:Oh, stai perdendo..
Voldemort:È colpa tua questo, lo sai vero?
Io:Io non ho alcuna colpa.
Voldemort:Portatemelo.

Il cuore andò a mille, strinsi un pugno mentre con l'altra mano avevo la bacchetta pronta.
Lo avrei rivisto..

Sì, lo vidi.
Lo vidi da lontano e mi iniziò a mancare il respiro, sentì un capogiro e mi sentì svenire.
Le lacrime minacciarono di scendere, ma non volevo sbattere le palpebre per paura di perderlo di nuovo. Avanzai, non sapevo come, di un passo avanti.

Voldemort:Ferma!

Urlò e sobbalzai.
Non facevo che guardarlo, i capelli scombinati i tagli e i lividi, il sangue, i visibili segni di una tortura.

Io:Mattheo..

Sperai fossi abbastanza vicina da fargli sentire la mia voce, non avevo ancora incrociato i suoi occhi e quando gli alzarono il viso tirandogli i capelli finalmente ci guardammo nei occhi. Dopo tutto questo tempo.

Il mio cuore sembrò fermarsi e non sentì più nulla. Non riuscivo a muovermi.
Imitò qualcosa con le labbra e gli lessi il labiale. "Il serpente." Corrugai la fronte perché non capì, poi realizzai. Vidi il serpente accanto a lui e capì che l'unico modo per ucciderlo era uccidere il serpente. L'ultimo Horcrux, ma come lo avrei ucciso.

Distolsi lo sguardo da Mattheo e lo puntai verso voldemort.

Voldemort:Avada Kedavra!
Io:Crucio!

Mi venne d'istinto dire, guardai mio fratello e gli sussurrai a mia volta "Uccidi il serpente."

Dopo non capì bene cos'era successo, vidi solo Neville correre verso il serpente e ucciderlo con la sua spada.
Mi ritrovai con due bacchette in mano quando afferrai la bacchetta di sambuco. Vidi Voldemort morire lentamente e sorrisi, corsi verso Mattheo e ci abbracciamo.

Io:Non ci posso credere, finalmente.
Mattheo:Ti amo.

Rabbrividì e con le farfalle allo stomaco gli dissi..

Io:Ti amo anche io.

CINQUE ANNI DOPO.

Mattheo:C'è una sorpresa per te.
Io:Ancora sorprese?

Sorrisi, stavamo in un ristorante carino e mi diede un mazzo di rose rosse.
Me ne intendevo di fiori e le rose erano le mie preferite.

Io:Sono stupende!

Annusai il profumo di quei fiori.

Mattheo:Contale.
Io: Eh?
Mattheo:Conta le rose rosse.

Iniziai a contarle.

Io:Dodici, sono dodi..

Mi fermai e realizzai, dodici rose rosse sono quando.. Si inginocchiò davanti a me e aprì una scatolina di velluto nero con dentro un anello stupendo.

Mattheo:"Mi vuoi sposare? E passare il resto della vita con me."

Rimasi scioccata e felicissima, mi alzai.

Io:Sì!

Sentì gli applausi e lo abbracciai, ci baciammo e sorrisi.


Dopo alcuni mesi unimmo le nostre vite, l'amore è qualcosa di incredibilmente bello e spaventosamente forte e possibile.

Mi trovai a fare il test di gravidanza, conoscendo già il risultato. Dopo minuti che mi sembrarono infiniti vidi due tacche. Positivo!
Urlai dalla felicità, Aaron!

Uscì dal bagno di casa nostra.

Mattheo:È positivo?

Feci no con la testa e vidi la sua tristezza fin quando non sorrisi e urlai.

Io:È positivo!

Ci abbracciamo e urlammo di gioia.

Vivemmo quella gravidanza fra gioia e disperazione, attesa e ansia.
Fin quando..

Dottoressa:Respira, ci sei quasi.

Spinsi di più e sentì dei dolori terribili, finalmente ci riuscì.
Quando me lo diedero tra le braccia mi scappò qualche lacrima di gioia.

Io:Ciao..

Non smisi di sorridere.

Io:Grazie di avermi protetta, lo farò anch'io.
Io:"E saprai che hai fatto un lavoro spettacolare, sei forte come il tuo papà."

Gli sussurrai.

Dottoressa:"Congratulazioni, come lo chiamiamo?"
Io:Aaron.

Dissi con tutta la felicità e la soddisfazione di questo mondo, qualche minuto dopo fecero entrare Mattheo. I suoi occhi lucidi mi dissero già tutto.

Mattheo:"Nostro figlio.. È qui tra le nostre braccia."
Io:Sì, c'è l'abbiamo fatta.








FINE.







Spazio autrice:
Eccoci qui, ho concluso un'altra storia. La porterò nel mio cuore insieme alle altre.
Credete all'amore, perché quando è vero,è speciale. Un saluto e grazie di esserci sempre.

Conta le rose rosse"IN FASE DI REVISIONE"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora