Trasferita

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Passarono due giorni. Rachele è rimasta contenuta a letto per tutto il tempo, con strappi muscolari dovuti alle convulsioni e non potendosi alzare nemmeno per utilizzare i servizi.

Al primo piano del Padiglione Charcot, vi era il posto dove nessuna paziente voleva andare: il reparto agitate.
Colà erano poste le pazienti schizofreniche, affette da gravi bipolarismi e che presentavano comportamenti estremamente ostili, non adatte per essere "mischiate" con le altre internate.

Ed è proprio lì che Rachele viene condotta.

Rachele's pov:
I pensieri si susseguono in maniera bizzarra nella mia testa, non so più cosa fare, chi sono o quale sia la vera realtà.
Non so quanto tempo sia passato da quando sono qui, ma certo è che me ne vorrei andare in un posto lontano, riabbracciare la mamma...

All'improvviso quella porta si apre, e, sempre tenendomi legata al letto gli infermieri mi portano al primo piano del padiglione.
"Questo è il posto per le ragazzine maleducate come te.", mi dissero.

Non più di un'ora dopo un dottore dall'aria gentile che si presenta col nome di Evandro mi riferisce finalmente qualcosa.

"Ciao Rachele. Lo so, sei spaventata, è normale. Non preoccuparti, ora qui ci siamo noi ad aiutarti. Tua mamma ha accettato di farti ricoverare qui perché tu potessi guarire. Vedrai che, se sarai obbediente e paziente, tutto andrà bene."

In seguito, un'infermiera mi slega dal letto e mi porta in una sala.
Una suora nel frattempo mi bagna le tempie con una soluzione di acqua e sale.

Vengo condotta in una sala e coricata su un letto, due dottori mi applicano delle specie di cuffie in testa e...

*Rachele riceve la scarica elettrica e sviene*

Fuga da sé stessi. Legge 180.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora