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dopo poco arrivammo a casa. nessuno dei due aveva intenzione di aprire una conversazione, eppure sapevo che cosa mi volesse dire niki. mentre eravamo in macchina mi era arrivato un messaggio di jay che però non avevo ancora visualizzato. e da quello che potevo leggere dall'anteprima parlava di sunoo. mi aveva scritto che si era dimenticato una cosa al bar cosi è tornato indietro aspettandosi di trovare jungwon a fare le pulizie. invece c'era sunoo in lacrime, il mocio per terra con tutta l'acqua rovesciata e un graffio, anche abbastanza profondo, sulla sua guancia destra. mi aveva scritto che si era precipitato da lui, cercando di capire cosa potesse essere successo. ha detto che l'unica cosa che sunoo è riuscito a dire è stata "hoshi", e da li ha collegato tutto. perché a quanto pare sunoo aveva detto a jay che hoshi era leggermente possessivo, ma non tanto. sbuffai, perché anche hoshi portava gli anelli, perché anche lui ha fatto male a sunoo. "tu lo sapevi che hoshi fosse un tipo possessivo?" chiesi rompendo il ghiaccio mentre mi sedevo sul letto affianco a niki. "oh... si sunoo hyung me lo aveva detto, ma perché ti interessa?" disse soprappensiero impegnato a leggere i messaggi di jungwon. "perché l'ha picchiato" sussurrai in risposta. niki per un momento si bloccò. sapevo quanto tenesse a sunoo, per una qualche strana ragione, ma non immaginavo cosi tanto. "che cosa?" domandò, più a se stesso che a me in realtà. "come può anche solo averlo sfiorato... io, giuro su dio che lo uccido" sbraitò arrabbiato scaraventando il suo cellulare sulla sedia. "niki, controlla i tuoi istinti. tanto sai che sunoo tornerà da lui chiedendogli scusa" in realtà io ero l'ultima persona che poteva parlarne. non ne avevo proprio il diritto. non sarò stato il primo, ma anche la mia mano ha lasciato un segno indelebile sulla guancia sinistra di sunoo. "perché ne sei cosi tanto sicuro?" domandò con tono di sfida. in risposta ridacchiai adagiando la mia schiena sul materasso e portando un braccio a coprire gli occhi. "perché l'ha fatto con me" sussurrai sentendo subito dopo il respiro di niki arrestarsi. "heeseung cosa stai dicendo?" se si parlava di sunoo, niki dimenticava i ruoli di tutti. perché avrebbe dovuto portarmi rispetto utilizzando l'onorifico, invece l'ha omesso di proposito solo per darmi fastidio. "hai presente la cicatrice sulla guancia sinistra di sunoo, quella proprio vicina all'occhio... ecco vedi sono stato io" confessai togliendomi un peso dal cuore. perché anche se non sembrava io tenevo davvero tanto a sunoo. "heeseung che cazzo vai dicendo" alzò la voce lui. già, è vero perché essere violento non è in linea con il mio personaggio. "tu sei... dimmi almeno perché" esortò lui allontanandosi dal letto, allontanandosi da me. "e che lo sai no, sunoo odia con tutto se stesso i suoi genitori e... e a me da fastidio, a me da molto fastidio che sunoo odi i suoi genitori... io, io non lo so ero invidioso e sentirlo dire che gli avevano rovinato la vita mi ha fatto imbestialire." ribattei iniziando a scaldarmi, perché niki cosa ne poteva sapere di me. "ma allora sei davvero un coglione" commentò lui passandosi una mano fra i capelli. "coglione io, niki ma tu cosa ne puoi sapere di cosa si prova a non sapere niente di se stessi, cosa ne puoi sapere di cosa si prova ad essere da soli senza che nessuno ti protegga e ti aiuti a crescere." mi alzai di scatto gridandogli scaraventando tutta la mia frustrazione su di lui. "e tu che cazzo ne puoi sapere che cosa si prova ad essere picchiati costantemente dai propri genitori, eh heeseung? hai notato che il mondo non gira solo intorno a te? quando ti vorresti dare una svegliata eh? non solo tu stai soffrendo, e non solo tu hai sofferto d'accordo" mi sputò acido tutta la verità in faccia. raccolse le sue cose e se ne andò lasciandomi di nuovo da solo. non gli avevo nemmeno chiesto dove andava. anzi non avevo nemmeno provato a fermarlo. perché sapevo che quella sera si sarebbe sentito un verme se avesse dormito insieme a me. sbuffai passandomi una mano fra i capelli. eppure sunoo me lo aveva già fatto un discorso del genere. ne avevamo parlato tante volte, ma a causa del suo carattere non abbastanza formato finivo sempre per gridargli contro. e pensandoci io in realtà mi sono anche divertito stando alla casa famiglia. certo c'erano sempre quelli che mi prendevano in giro, ma avevo anche degli amici. sunoo non aveva nessuno e in più suo padre lo picchiava. forse è per questo che il discorso di niki mi ha ferito. forse perché ero consapevole del fatto che lui ha avuto una famiglia normale, che aveva degli amici. perché stavo facendo la vittima? alla fine i governanti erano tutti simpatici e gentili, non mi hanno mai fatto mancare niente. perché mi sono tanto attaccato al fatto che i miei genitori mi avessero abbandonato? di punto in bianco decisi di chiamare sunoo. suonava da ipocrita lo so, ma sentivo il bisogno di scusarmi. 'heeseung, sei tu?' sussurrò stanco dall'altra parte del telefono. 'ecco sunoo io... scusami davvero. non avevo diritto di darti uno schiaffo quel giorno, ne tanto meno hoshi oggi' cercai di formulare una frase sensata, ma l'ansia mi stava divorando. in risposta ridacchiò. 'quindi jay te l'ha detto, d'accordo... comunque hees non ti devi scusare con me, me lo avevi detto che ti dava fastidio il modo in cui parlavo dei miei genitori ma io non ti ho ascoltato e me lo sono meritato.' continuò sempre mantenendo un tono di voce caldo e dolce. 'no sunoo, non funziona cosi. perché io non ho la più pallida idea di cosa si provi ad essere picchiati dai propri genitori, ma ero comunque invidioso di te. perché tu li hai entrambi.' non sapevo nemmeno io quello che stavo dicendo in realtà. ormai parlavo a vanvera. 'heeseung calmati, lo so che eri soltanto invidioso, l'ho sempre capito e non te ne ho mai fatto una colpa' rispose delicatamente lui. 'mi dispiace sunoo, deve essere stato davvero difficile per te'.

amami <heeki3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora