Capitolo 21

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Sta piovendo. Il calore si è allentato, la giornata di scuola è iniziata e gli studenti affollano i corridoi.

Mi sto mantenendo un fianco. Stanotte è successo di nuovo. Mio padre aveva lo sguardo completamente da folle, e mentre mi picchiava mi sono accorto come i suoi colpi sono diventati più intensi. Non si fa più scrupoli con me.

Cammino con una mano davanti la bocca. La folla attorno mi mette disagio, non mi è mai successo di tale intensità.

- Ray - vedo il mio amico al suo armadietto e mi avvicino.

Lui mi sostiene vedendomi pallido.

- Devo vomitare - gli dico solamente e lui, ringraziando il cielo, mi porta in bagno senza tergiversare.

La tempesta aumenta mentre sono piegato sul water impegnato a rigettare tutto il cibo di ieri. Stamattina avevo già la nausea e mi sono assicurato di non fare colazione per non peggiorarla, ma a quanto pare non è servito a nulla.

Ray mi sorregge per assicurarsi che non cada con la testa nel wc e gli sono grato. Sta anche mandando via i pochi ragazzi che entrano in bagno prima dell'inizio delle lezioni.

Faccio terminare l'ultimo conato e rimango ad ansimare a terra. Ray mi appoggia con la schiena al muro e lo guardo contento che mi abbia portato in tempo in bagno prima che capitasse qualcosa di terribile in corridoio.

Mi sto anche mantenendo il fianco per il dolore, ma Ray sembra scambiarlo per una fitta allo stomaco a causa del mio malessere di stamattina.

- Hai ancora la nausea? - mi chiede e io annuisco debolmente. Rimango a terra in caso ritornino i conati, e mi succede. Fortuna Ray è ancora con me nonostante la campanella sia suonata.

Ah, maledetto padre. Doveva proprio colpirmi così forte ieri sera? Vomito ancora e lo sforzo mi fa lacrimare gli occhi. Neanche quando l'ho supplicato di fermarsi l'ha fatto, anzi, mi attaccava con maggior foga. Non voglio tornare a casa. Voglio solo che finisca tutto.

Sento la porta del bagno aprirsi e qualcuno si avvicina al cubicolo dove stiamo. - L'infermiera mi ha dato queste per la nausea.

Guardo l'intruso e noto che è Josh. Sta saltando anche lui la lezione a causa mia. Mi accascio in avanti mantenendomi lo stomaco e sento la mano di Ray che mi tiene salda una spalla.

Josh mi si accovaccia davanti. - Cody, prendi queste, ti faranno stare meglio.

Non lo guardo. - Vattene.

Lui sospira ignorando le mie parole. - Cody, prendi le medicine.

- Altrimenti? - sto male e la sua presenza non fa altro che peggiorare le cose. - Hai intenzione di chiamare una comitiva per far vedere anche a loro come mi diverte vomitare e svenire continuamente?

- Cody, stai male, hai bisogno di aiuto - dal tono di Josh capisco che è davvero preoccupato e la cosa mi fa star peggio. Non sa il vero motivo per cui mi senta così perché continuo a mentirgli.

Non riesco a sostenere il suo sguardo. - Vattene, ti prego.

Josh si alza e la scatola di medicine finisce in mano a Ray. - Fagli prendere queste e chiamami se succede qualcosa.

Ho voglia di piangere, ma mi asciugo subito gli occhi umidi perché Ray è ancora con me. Mi passa le medicine e decido di mandarne giù qualcuna per tenerlo buono.

- Siamo solo preoccupati - mi dice accigliato rompendo il silenzio - Cody, stai sempre più male e non ci dici niente.

Non guardo neanche lui, non sopporterei di vedere il suo viso mentre gli mento.

Punto di rottura [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora