capitolo 5

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POV Vi

Porca la miseriaccia, ho perso, ho chiaramente perso. Mi ha fregato, devo andarci per mia sorella. Guardo Alice saltare di gioia e mi rassegno. Poi mi porge un foglietto con la scrittura disordinata che ormai so essere di Alex e sono costretta a concentrarmi per non iniziare a insultare quello sbruffone che non poteva fare a meno di vantarsi della sua vittoria. Ora sa pure il mio nome, mannaggia a lui!

Dopo aver mangiato e solo per accontentare mia sorella, vado in camera mia a mettermi il costume per andare in quella maledetta piscina. Scelgo il mio costume preferito, quello nero a due pezzi, abbastanza elegante, mi sta molto bene anche se mi fa sembrare più bianca di quanto non sia.... pazienza!

Mi lego i capelli in una crocchia disordinata fermandoli con una matita, e mentre Aly urla di sbrigarmi, infilo un paio di pantaloncini corti di jeans e una canottiera bianca …. tanto devo solo attraversare la strada e poi potrò starmene al sole a pensare a una vendetta abbastanza crudele per quel montato....

Trema Alex, trema!

Quando usciamo, la piccola peste di mia sorella corre verso la porta della villa con gli asciugamani in braccio e la maschera sulla testa e, senza darmi il tempo di fare qualcosa, si attacca al campanello e si volatilizza alle mie spalle appena lui apre lasciando me davanti alla porta. Dato che non ha ancora detto nulla lo precedo, in modo da fargli vedere quanta non voglia abbia di stare li, e dico quasi sputandoglielo in faccia con un sorriso così falso da sembrare inquietante:

- Ciao Alex, sei felice? Sappi che mi vendicherò! -

Lui si sposta e molto galantemente ci fa entrare, accompagnando il suo gesto con le parole:

- Benvenute Alice e Vi. Non vedo l'ora di scoprire cosa ti inventerai, ti avviso però che so nuotare molto bene! -

Quindi sorridendo (...Dio che sorriso...) si sposta permettendoci di vedere il corridoio di entrata. Da un lato è collocato un cassettone di legno con vari cassetti, sul piano lucidissimo sono appoggiati un vaso di cristallo con alcune ortensie blu e un antico orologio in legno con rifiniture dorate. Sull'altro lato del corridoio c'è un enorme portafoto in legno con tantissime foto di famiglia: in montagna, al mare, in giardino e in molti altri posti che non conosco.

Una mano che sventola davanti al mio naso mi riscuote dalla contemplazione, e se non fosse stata quella di Alice l'avrei morsicata o le avrei chiuso le dita nella porta. Mi giro con sguardo omicida e Aly cercando di rabbonirmi, mi scruta  con i suoi occhioni e ridacchiando dice:

- Alex ha detto di uscire da questa porta che si affaccia sulla piscina. Lui è andato a vedere se c'è ancora del cibo e se i suoi amici sono presentabili -

- I suoi amici?- sibilo con fare minaccioso, ma Alice mi guarda con sicurezza e annuisce mentre apre la porta.

Non ho neppure il tempo di guardare fuori che un paio di braccia mi sollevano di peso e mi lanciano in acqua. Appena emergo, sputando litri d'acqua, mi avvicino al bordo e faccio una faccia sofferente continuando a tossire. Lui si avvicina con un sorrisetto sornione e tende la mano per aiutarmi ad uscire. Senza pensarci due volte, la afferro e lo tiro in acqua cercando di non far troppo caso al fatto che mi è piaciuto troppo tenergli la mano anche se il contatto è durato pochi secondi.

Lui riemerge accanto a me, inizia a ridere e mi dice:

- Vendicativa eh bimba?!-

Lo guardo alzando un sopracciglio – Non sai quanto!- rispondo cercando di tirarmi su per uscire dall'acqua. Lui mi appoggia una mano sulla spalla fermandomi in modo da potermi guardare con quei suoi occhi che mi incatenano li, con lui, ad aspettare che faccia qualcosa, qualsiasi cosa!

Mentre cerco di riprendermi, mi guarda con uno sguardo sincero a cui non si può dire di no, e mi chiede:

- Tregua?-

- Tregua!- gli rispondo dandogli la mano.

Solo dopo essere uscita dalla piscina mi rendo conto delle cinque paia di occhi puntati su di me: uno è quello di mia sorella e gli altri quattro appartengono al altrettanti ragazzi con dei fisici niente male.

Uno ha i capelli di un biondo chiarissimo quasi platino e degli occhi di un verde scurissimo. Due ragazzi sono molto simili, gemelli immagino, con capelli castano scuro quasi quanto i miei e con occhi di un colore molto particolare tendente al grigio. L'ultimo ragazzo è castano chiaro con occhi scuri coperti da un ciuffo ribelle.

Dopo un iniziale momento di imbarazzo, i quattro si presentano come Tom, Mirko, Sam e Luca, sono veramente simpatici e gentilissimi con Aly e iniziamo a giocare a buttarci in piscina divertendoci moltissimo per tutto il pomeriggio.

Devo ammettere che non è stato uno strazio totale, anzi...

Ogni tanto sentivo i suoi occhi addosso, ma quando mi giravo per guardarlo lui distoglieva subito lo sguardo.

Tutta colpa di una maglietta...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora