Si celavano oscuri segreti dietro la famiglia Hemsworth.
La mia coscienza mi pregava di tenere il naso lontano dai loro infidi affari e di non immischiarmi nella loro faida. Ma non ci riuscivo, non quando le tenebre mi intrigavano e due occhi come...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
💙
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Mi svegliai di colpo a causa dei rumori forti che sentii al piano di sotto.
I miei sensi si misero in allarta e mi guardai intorno nella mia stanza, con la poca luce lunare che filtrava dalla finestra. Balzai giù dal letto e mi precipitarmi preoccupata nella stanza di Amira.
Emisi un sospiro di sollievo appena la vidi nel letto, seppur stesse tremando dalla paura, ma tornai subito in allerta appena ai forti rumori si aggiunsero anche delle voci maschili.
Il mio sangue si era congelato e persi numerosi battiti.
Qualcuno era appena entrato in casa.
Chi era? Cosa voleva?
Soldi? Non ne avevamo. Bastava vedere in quale buco schifoso e abbandonato di Chicago vivevamo per capirlo.
Chiusi alla svelta la porta dietro di me e mi precipitai da Amira.
«Chi sono? Ho paura Aylin» la voce le tremò e i suoi occhi impauriti si riempirono di lacrime. «Shh» le mimai con le labbra. «Tranquilla, non piangere. Sono solo degli amici di baba» le asciugai in fretta le lacrime che scorrevano sulle sue guance paffute.
«Stiamo giocando a nascondino, ti va di giocare con noi?» le proposi costringendomi di tirare su gli angoli della bocca. Non le diedi il tempo di rispondere, che la presi in braccio e la tirai giù dal letto. «Baba sta contando, dobbiamo nasconderci alla svelta» mi inginocchiai alla sua altezza, guardandola negli occhi.
