1. Choices and Consequences

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La vita era fatta di scelte

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La vita era fatta di scelte.

Potevamo negarlo o sperare che non fosse sempre così, ma la vita era fatta di scelte. Ci imponeva davanti a delle scelte in continuazione. Scelte che cambiavano per sempre il corso della nostra vita, a volta senza che ce ne accorgessimo nemmeno, altre, invece, in modo più evidente.

In tutti i casi dovevano sempre scegliere una strada davanti ai tanti bivi della vita. A volte era semplice decidere, altre, invece, non facevamo altro che arrovellarci e cercare di capire se stessimo facendo la cosa giusta o meno ma la vita era fatta di scelte...e la mia probabilmente era fatta solamente di scelte sbagliate.

Avevo acconsentito di sposare un uomo che nemmeno conoscevo solo per volere di mio padre. Aveva usato contro di me ciò a cui tenevo di più per farmi acconsentire, ovvero mia sorella.

Mi aveva minacciato che avrebbe riservato tutta la sua ira su di lei in caso non accettassi e che sarebbe toccato a lei sposare un estraneo.

Aveva solo sei anni ed io miravo a darle tutto il bello della vita che mi era stato strappato da piccola. Per quanto mi era possibile, volevo regalarle un'infanzia tranquilla, tenerla lontano dal male che ci circondasse.

Per questo avevo accettato tutta questa follia. Mio padre mi aveva assicurato che Amira sarebbe stata sotto la mia tutela una volta compiuto diciott'anni e diventata la moglie di un uomo che nemmeno conoscevo. Mancavano solamente tre mesi al mio compleanno...il giorno che meno attendevo dalla notizia.

Nella mia testa frullavano spesso domande del tipo:
Che aspetto aveva?
Quanti anni aveva?
Era addato per la mia età?
Perché quell'uomo voleva sposare una ragazzina che nemmeno conosceva?

Non sapevo nulla dell'uomo che avrei sposato tra tre mesi, se non un dettaglio irrilevante per me ed estremamente importanza per mio padre: con i soldi ci si puliva il culo.

«Aylin...la sveglia mi ha svegliata» mi voltai verso la voce assonata di mia sorella minore e la guardai venire in mia direzione, mentre si stropicciava pigramente un'occhio con la sua piccola manina. Addosso aveva il suo adorato pigiama rosa delle principesse Disney, e  i suoi lunghissimi capelli scuri erano raccolti in una treccia ormai stropicciata, che le facevo sempre prima di dormire.

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