Erano ormai passati quattro anni da quando avevo capito che avevo bisogno di cambiare aria. Dopo aver passato un tempo che sembrava infinito, nella stretta di una famiglia cristiana, ho capito che la mia strada era ben diversa da quella che stavo percorrendo.Tutto di quella vita che stavo facendo cozzava violentemente con quello che provavo.
Non mi sentivo libero; l'idea che fossi stato costretto a percorrere una precisa strada religiosa mi assillava, come se la mia fede fosse guidata dal dovere, e non da un bisogno innato di spiritualità.
Quando presi coraggio, e lo dissi a mia madre, ero ancora un ragazzino, un quindicenne, e la cosa fece parecchio scalpore, se così vogliamo dire.Immaginate un ragazzino, che passa anni in chiesa, che amministra le funzioni religiose, che all'improvviso, senza aver mai mostrato alcun cenno di dubbio dice: "Mamma, non me la sento più di venire in chiesa. Non credo, e continuare a fingere e presentarmi la domenica a messa mi sembra irrispettoso nei confronti di chi ci mette impegno nella propria fede."
Un discorso abbastanza maturo per un ragazzino quindicenne, direste; è così, sono sempre stato un po' più grande dell'età che avevo, ma proprio per questo motivo probabilmente, dopo un primo periodo di shock, le cose andarono bene.
Mia madre se ne fece una ragione, soprattutto quando, parlando col prete, si sentii dire "Non può costringere suo figlio a venire in chiesa o a credere, deve partire da lui. In questo momento sta percorrendo la sua strada, e col tempo, capirà quale è il suo posto nel mondo, sia fisico che spirituale."
Ed effettivamente, fu proprio quello che iniziai a fare; cercare il mio posto nel mondo.
Eventi traumatici, pensieri intrusivi e il pensare troppo, mi portarono a diventare un ragazzino ancora più precoce sulla vita. Imparai lezioni che probabilmente un adolescente non avrebbe dovuto imparare così presto, e soprattutto, rimasi segnato da quanto, a volte, le persone possano essere crudeli, manipolatrici, e soprattutto approfittatrici.
Ma non mi lamentai mai, iniziai a credere che me lo meritavo, pensai che ad essere buoni si paga sempre un prezzo più alto di chi invece esce gli artigli o azzanna prima di essere azzannato; iniziai quindi a capire come funzionavano le cose, diventai selettivo, e facevo del bene solo a chi meritava del bene, e chi invece faceva del male, beh, non spettava a me punirli, ero sicuro che la loro cattiveria prima o poi sarebbe stata ripagata.
Ed è qui, proprio in questo passo fondamentale della mia vita, che iniziò il cambiamento radicale; quasi a ridosso dell'inizio dell'università, iniziai a interessarmi del karma, dei cerchi karmici, di come l'universo può essere il giudice migliore a volte. L'universo vede cose che l'uomo non ha occhi per guardare, e di conseguenza, agisce secondo regole, a noi in parte sconosciute, che permettono a quella che chiamiamo ruota del destino, di girare per ognuno di noi; era il mio chiodo fisso.
Fai del male, e ti si ritorcerà contro, allo stesso modo fai del bene, e verrai ripagato. Iniziai a vivere secondo questo pensiero, convincendomi che se avessi continuato ad essere una persona buona, nonostante i mille intoppi, prima o poi qualcosa sarebbe andato per il verso giusto.
Ovviamente, mi resi conto di aver visto solo la punta dell'iceberg, e nel momento in cui mi sentii veramente pronto, da solo, misi piedi in un mondo completamente nuovo, in balia dei pensieri di mille filosofi, di ricercatori e a volte, di persone parecchio allucinate.
Qualcosa però, mi spinse verso un percorso particolarmente travagliato, un percorso che coincideva con un mio bisogno intrinseco di cambiamento, rivoluzione e rinascita; Il culto della Dea Madre.
La Dea Madre, o la Grande Madre, è una figura divina femminile che fin dai primordi della storia, viene rappresentata con molteplici volti, in culture che spesso, non si sfiorano minimamente tra di loro, ne cronologicamente, ne geograficamente. Rappresenta la rinascita, la crescita, e nonostante avesse diversa forma o diverso nome nelle varie religioni, essa era sempre ricondotta alla Madre Terra, e rappresentava l'interminabile ciclo dell'uomo, che nasce, cresce e muore, per poi tornare alla vita e percorrere il ciclo naturale e cosmico dell'essere fino alla fine del tutto.
STAI LEGGENDO
Luna Nuova
FantasyAlessandro Tinelli è un 22enne alle prese con i soliti problemi di un ragazzo della sua età. Università, amori travagliati, emozioni incontrollabili e una vita da costruire a piccoli passi. C'è qualcosa però, che lo mette in grande difficoltà. Nonos...