IL FIGLIO DI UN DRAGO

2. IL QUADRO

L'anziano con voce rauca ed un velo di preoccupazione chiese al ragazzo :«figliolo,ma cosa e successo qui?» Alex appena sentì la voce smise improvvisamente di piangere si giro pian piano con gli occhi sbarrati guardando il vecchio e dopo un paio di secondi il ragazzo cadde a terra privo di sensi.L'ultima cosa che vide Alex fu l'anziano signore che correva verso di lui...dopodiché fu abbracciato da una scura tenebra.
Al suo risveglio Alex si accorse di non essere più nello stesso luogo dove il buio l'aveva avvolto ma in una piccola stanza dove al suo interno c'era: un piccolo tavolino , un grande specchio appeso su una delle pareti della camera , un enorme lampadario che pendeva dal soffitto e un altro oggetto che attirò l'attenzione di alex un quadro che raffigurava più in alto un maestoso drago bianco con gli occhi neri che trasmettevano paura e tristezza , più in basso una tigre nera che a differenza del drago aveva occhi bianchi che trasmettevano tranquillità e Sicurezza.
Dopo un tempo che per lui sembrò un attimo , ma potevano essere interi minuti , dalla porta scorse una figura canuta che sul momento non riconobbe , ma poi un lampo squarciò la sua memoria e ricordò quel viso.
Quella figura pia piano si avvicinò ad Alex , si sedette in una piccola sedia ai piedi del letto , si girò verso il ragazzo e con voce calda e rassicurante chiese :«allora,come ti senti? »alex abbassò lo sguardo e , a voce bassa rispose :«bene , grazie ».
L'anziano non ebbe neanche il tempo di parlare che Alex chiese :«mi scusi, ma cosa dovrebbe rappresentare quel quadro?» lui in tutta risposta disse :«rappresenta una credenza cinese» Alex con una faccia incuriosita domando «e di cosa parla?» l'anziano sorrise e iniziò a parlare:«rappresenta lo ying e lo yang , che sono il bene e il male della terra rappresentati come un drago bianco e una tigre nera che lottano perennemente » ad Alex gli si illuminarono gli occhi.
Subito dopo l'anziano chiese:«approposito non abbiamo fatto ancora conoscenza,piacere sono Mattia e tu come ti chiami?»alex con un sorriso rispose :«piacerw mi chiamo Al-»non fece in teno a finire la frase che un suono più che altro un ruggito fece tremare le pareti della casa e in seguito un tonfo che proveniva dal piccolo corridoio al di la della porta della stanza , una grande nube di polvere e di legno frantumato si innalzò da cui si intravedevano due piccoli punti bianchi...
Continua....
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Finalmente ho finito anche il secondo capitolo spero vi piaccia.
Scusate se ci ho messo tanto per pubblicarla ma non mi veniva nulla da scrivere