Osservai ancora una volta il mio riflesso allo specchio, continuando a mordermi costantemente il labbro inferiore. Volevo davvero farlo? Volevo davvero che un sessantenne mi toccasse? Eppure mi servivano soldi. Indossai il cappotto nero, lungo ed uscii silenziosamente di casa, evitando di fare rumore.
Chiamai velocemente Cher, e prima che potesse rispondere, una Smart rossa si fermó di fronte a me, guidata da mia sorella. Feci scattare gli occhi chiari a destra e a sinistra, assicurandomi che non ci fosse nessuno alle 11.30 di sera.
Entrai velocemente in macchina, sistemandomi il cappotto nero che indossavo e voltai lo sguardo verso Cher, che mi scrutava attentamente.
Allungò le mani verso i bottoni del cappotto, che sbottonò velocemente, mostrando il mio abbigliamento. Indossavo una gonna molto corta, di pelle nera, dei reggicalze neri, un top striminzito e dei tacchi alti di pelle lucida.«Indossi il reggiseno?» chiese, senza preoccuparsi che la sua domanda potesse provocarmi imbarazzo. Annuii lieve, e sul suo viso si formò un cipiglio.
«devi toglierlo.» sibiló rude, estraendo la bretellina bianca del reggiseno semplice che indossavo. Feci scorrere la bretellina su tutto il braccio, facendo la stessa cosa con quella destra e lo sganciai, infilandolo poi nella mia borsa.
«te ne prendi 150 ad ogni botta.» sbottó Cher, sfrecciando con l'auto e controllando perfettamente il volante, per poi fermarsi in una strada desolata e tremendamente buia, se non fosse per un paio di lampioni balbuzienti. Annuii poco convinta di ciò che stavo facendo.
«Alexandra» mi richiamò prima che potessi uscire dall'auto. Mi voltai verso di lei e annuii flebile, deglutendo rumorosamente.
«Gli slip» sibilò, sistemandosi sul sedile nero e stringendo le mani attorno al volante. La guardai in modo interrogativo, non riuscendo a capire cosa intendesse con quelle due parole.
«toglili.» sibilò fredda, premendo le labbra sottili tra di loro, guardandomi con la sua solita acidità. Boccheggiai leggermente, sfilandomi gli slip da sotto la gonna e mettendoli vicino il reggiseno.
«ricorda solo che ti servono soldi.» mormorò, mentre le sue labbra si curvarono in un leggero sorriso, quasi dolce, come se volesse confortarmi.
Presi un respiro profondo ed uscii dall'auto; un venticello gelido mi colpì il corpo seminudo. Mi misi di spalle al muro e mi guardai intorno, cercando di assumere un'espressione dura, sicura di me. Vidi dei fari luminosi, in fondo alla strada e strinsi i pugni lungo i fianchi. Il freddo mi stava attraversando le ossa e il cuore batteva forte nel petto, come se volesse uscire dalla gabbia toracica.
Una Lamborghini nera frenò di fronte a me e un ragazzo sui vent'anni si affacciò, sorridendomi.«Ciao bellissima» sorrise in modo luminoso, aprendo lo sportello del passeggero, invitandomi ad entrare.
«Non importa quanto costi, pagherò il necessario.» sorrise ancora, inumidendosi le labbra sottili con la lingua. I suoi occhi dolci non trasmettevano cattive intenzioni, ma l'ansia e la preoccupazione mi stavano divorando.
🌞Nels🌞
Saaalveh gente, allora so che il capitolo è corto e vi chiedo scusa:c
Aggiorneró tra qualche giorno u-uIMPORTANTEEEEE
avendo un canale youtube, NelsinWonderland, vorrei fare un #Asknels.
Potreste farmi qualche domanda e se vi va, iscrivetevi al canale!Byeee!
inhemmingsarms

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needles :: lrh
Fiksi PenggemarAndare avanti non é facile; tutte le ferite, tutte le delusioni, tutte le lacrime e tutti i sorrisi. Non sono facili da dimenticare. Ma si riesce ad andare avanti, finché quell'oceano così limpido non decide di inodarti ancora, distruggendo la coraz...