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Gli occhi del castano scorrevano veloci sul mio corpo seminudo ed io mi perdevo ad osservarlo, nei suoi lineamenti tremendamente dolci.

Mi morsi il labbro inferiore, affacciandomi al finestrino della sua auto nera.

Lui mi sorrise in modo luminoso e si soffermò sul mio labbro stretto tra i denti.

«sai, piccola, stasera sarò generoso e ti darò più di ciò che chiedi. sei davvero bella, è strano che tu faccia questo lavoro.» strinsi i pugni e respirai in modo profondo, cercando di tranquillizzarmi. Un profumo alquanto familiare si espanse nei polmoni, procurandomi quasi sollievo.
One Milion.

Probabilmente era solo una coincidenza che questo ragazzo utilizzasse il suo stesso profumo. Ridacchiò leggermente, osservando la mia reazione e sfrecciò verso la zona più lussuosa della città. Eppure era un bel ragazzo, ricco; non riuscivo a capire come pagasse qualcuno per farsi procurare piacere.

Parcheggiò di fronte ad una villa illuminata da dei fari color canarino e scese dall'auto. Seguii i suoi movimenti, cercando di coprirmi il più possibile con il cappotto, dati i brividi di freddo che si stavano accavallando prepotentemente sulla mia colonna vertebrale. L'ansia mi stava lentamente divorando ed ero nervosa, dato che non mi ero mai trovata in situazioni simili.
Entrammo nella lussuosa villa ed un profumo di pino mi invase le narici, misto a vodka. Il caos che era in giro rappresentava che sicuramente c'era stata una festa qualche ora prima. Mi strinsi il più possibile nel mio cappotto e il ragazzo mi fece segno di seguirlo, su una rampa di scale a chiocciola, fino ad una stanza dalle pareti bianco panna.

«Comunque mi chiamo Liam.» mormorò chiudendo la porta a chiave, dandomi le spalle. Annuii frenetica, come se potesse vedermi e mi feci scivolare lentamente il cappotto dalle spalle, poggiandolo su una sedia.
Il ragazzo si tolse la t-shirt bianca che indossava, mostrando i muscoli scolpiti e notai quattro frecce tatuate sull'avambraccio.

«Preferisci rude o delicato?» chiese alzando le sopracciglia, come se si aspettasse davvero una risposta. Deglutii rumorosamente e sulle sue labbra si dipinse un sorrisetto beffardo.
Si fiondò su di me, poggiando le sue mani sul mio fondoschiena e stringendolo con avidità, come se gli appartenesse.
Camminò in avanti, facendomi indietreggiare e mi stese sul letto, mettendosi poi su di me. Le sue mani toccavano ogni centimetro del mio corpo, che fremeva ad ogni tocco.
Le sue dita si infilarono sotto la mia gonna e ridacchiò, constatando che non avevo gli slip.
Gemetti, quando il cavallo gonfio dei suoi jeans si scontrò contro la mia intimità. Mi sfilò la gonna e si sganciò i jeans, abbassandosi i boxer.
Entro in me con brutalità, facendomi spezzare il respiro e cominciò a spingere regolarmente dentro di me, mentre i miei ansimi riempivano la stanza. Affondai le unghie nei muscoli delle sue spalle, facendolo gemere rumorosamente.

«Le pillole sono nel cassetto» ansimò a fatica, poggiando il viso sul mio seno. Il corpetto venne successivamente sfilato e le sue labbra si avvolsero attorno ai miei capezzoli turgidi.
Venne dentro di me e lo seguii a catena, venendo sulle lenzuola bianche.

«Non so il tuo nome..» mormorò ancora ansimante, accarezzandomi i fianchi. Cercai di regolarizzare il respiro e chiusi gli occhi, schiudendo leggermente le labbra.

«Axelina.» mormorai ancora a corto di fiato, accarezzando i capelli corti del ragazzo.

«Riposa, Axelina.» sorrise, scostandosi ed intrufolandosi alla mia destra, sotto le lenzuola fresche del letto a due piazze. Annuii leggermente, avvolgendomi tra esse e chiusi gli occhi, cadendo tra le braccia di Morfeo.

Liam's point of view
Mi alzai lentamente, cercando di essere più delicato possibile e di non svegliare la splendida ragazza che dormiva tranquilla tra le lenzuola del mio letto. Erano le 7,12 precise di mattina e il cinguettio dei canarini era un suono tremendamente rilassante per i miei gusti.
Indossai dei boxer puliti ed uscii dalla mia camera, prendendo le chiavi dell'auto dal mio comodino e dirigendomi scalzo verso il salotto.
Alzai lo sguardo verso i presenti e porsi le chiavi al proprietario, che mi squadrò con la sua solita superiorità.

«Liam, usi ancora la mia macchina per andare a puttane!» scoppiò in una fragorosa risata ed afferrò le chiavi dalle mie mani, infilandosele nella tasca dello skinny nero che indossava.

«Questa volta è rossa o bionda?» intervenne Harry, passandosi una mano tra i ricci densi e scuri, sorseggiando poi il suo latte macchiato.

«Io piuttosto che continuare a segarmi sui porno di Sasha Grey, me le scopo davvero le ragazze, anche se sono a pagamento.» sbottai, incrociando le braccia al petto e guardai il ragazzo di fronte a me.

«Ah, Luke, lei è diversa. È davvero bellissima, dovreste vederla.» mormorai, sorridendo come un ebete e guardai i ragazzi, prima che lo sguardo del biondo si incupì, provocandomi quasi paura.

«Probabilmente hai ragione, dovrei vederla.» sibilò, finendo il suo solito caffè nero senza zucchero ed infilandosi la t-shirt nera dei Nirvana, dalla quale non si era mai separato.

Gli sarebbe piaciuta, ne ero certo.

🌸
Saalveh ragazze aw. So che sono in ritardo (come al solito) ma non riuscivo a scrivere niente. Ieri notte alle 2,30 di notte mi è venuta ispirazione e BOOOOM ho scritto il capitolo.
Spero vi piaccia✨
Ho scritto una nuova storia su Luke, si chiama Whisper, mi farebbe piacere se la leggeste🌸

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love you all
inhemmingsarms

needles :: lrhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora