Primo capitolo

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" Ocean! Muoviti ci sono dei clienti in sala"
Mi svegliai alle urla del Signor Tommaso
" È  successo ancora! Ragazza mia non puoi andare avanti così!"  Jennifer la moglie del Signor Tommaso mi si avvicinò e mi accarezzò  i capelli.
" Scusatemi, non merito di lavorare con voi! "
" Non è  colpa tua! Devi lavorare, seguire il corso "
Preso il vassoio mi recai velocemente  in sala dove una coppia di anziani aspettava la loro cena.
" Scusate il ritardo!"
La signora mi guardò dalla testa ai piedi
" Mio caro non è  più  il servizio di una volta! Non torneremo più  in questo ristorante!" e così dicendo uscì  dal locale seguita dal marito.
" Non ti preoccupare! Sono anni che si lamentano  per ogni cosa! Non abbiamo  perso nulla! " Tommaso appoggiò  la sua mano sulla mia spalla.
Mi sentivo in colpa, loro mi avevano accolta come una figlia e io li ringraziavo in quel modo.
Con le lacrime agli occhi, mi misi a pulire i tavoli ormai vuoti per la tarda ora.
Erano le 3 del mattino quando misi a posto l' ultima stoviglia.Quella sera toccava a me chiudere il locale e fuori c' era un brutto temporale.
Abitavo non molto lontano da li, in una piccola casa che mi avevano affittato i miei datori di lavoro.Abitavo insieme a Maria una ragazza universitaria.
Molte volte la invidiavo, lei aveva poco più  della mia età  e aveva una vita tranquilla.L' affitto lo pagavano puntualmente  i suoi genitori, studiava e il sabato sera andava a ballare con le sue amiche.
Mi aveva invitato tante volte ad uscire con lei e le sue amiche, ma io non avevo tempo per divertirmi come tutte le ragazze della mia età. Ad Agosto avevo compiuto 20 anni ed io mi sentivo una cinquantenne.
Arrivai a casa per le 5, e da sotto la porta dell' entrata filtrava la luce di una lampada. Sicuramente Maria sta preparando un esame pensai"
Entrai nella mia stanza cercando di non fare rumore, ma mi bloccai dietro alla porta della mia stanza.
Sentii delle voci una era della mia coinquilina,  l' altra apparteneva a un ragazzo.
Sorrisi pensando a Maria che aveva trascorso la notte con un ragazzo.
Dopo una doccia bollente vista la temperatura  esterna, eravamo a Novembre inoltrato mi sdraiai sul letto.Il sonno non tardò  ad arrivare.

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