Epilogue

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Altre due figure erano accanto al puffetto.
La prima era una ragazza bionda, che l'azzurro conosceva molto bene.
Rio Nakamura.
La seconda figura era invece un uomo abbastanza alto, con dei capelli marroncini e dei profondi occhi dorati.
Probabilmente il padre di...
Al pensiero Nagisa sentì un dolore lancinante pervadergli il corpo.
"È stato investito da un auto... Ha riportato qualche frattura e un paio di ossa rotte, ma soprattutto un grave trauma cranico. Considerando che poteva morire gli è andata anche piuttosto bene." aveva spiegato il dottore.
Erano passate circa due ore da quel momento.
Lo sguardo del padre si ripose sui due giovani.
"E voi che stavate facendo quando Karma è stato investito? Vi definite suoi amici ma poi a conti fatti lo sfruttate e basta!" quasi urlò.
Rio abbassò istintivamente lo sguardo.
Lei sapeva quanto fosse severo il padre di Karma.
"Io ero con lui." mormorò l'azzurro.
"Io potevo salvarlo però non l'ho fatto" continuò "La colpa è solo mia.".
L'omone all'inizio era scioccato.
Di certo non si aspettava una tale confessione da un ragazzino.
Poi uno strano sguardo gli si disegnò negli occhi.
Era passato qualche mese da quel giorno tuttavia Nagisa se lo ricordava.
Era lo stesso sguardo di Karma il giorno in cui gli aveva dichiarato il suo amore.
Al puffetto venne di colpo un immensa paura.
Voleva scappare, ma non poteva.
La verità era che lui era un codardo, un inutile codardo.
Si era illuso nella speranza di essere importante per qualcuno e la cosa quasi ironica era che solo col sacrificio di quel qualcuno era riuscito a capire quanto fosse sbagliata quella sua fissazione.
Non poteva più scappare ormai.
"Tu hai lasciato che mio figlio venisse investito... Vieni qui razza di feccia!" l'uomo era furioso.
Quasi si gettò sull'azzurro, ma venne trattenuto all'ultimo da due infermieri.
"Lasciatemi! Voi non capite niente!" gridò tentando di liberarsi ma senza successo.
Poco dopo un dottore uscì dalla stanza del rosso.
"Si è svegliato" annunciò.

A Nagisa si fermò il cuore appena scorse la figura del ragazzo.
Quest'ultimo era seduto sul letto e guardava Nagisa dubbioso.
"Karma!" mormorò l'azzurro.
Il rosso lo guardò pensieroso.
Poi finalmente si decise a parlare.
"Scusa, ma chi sei tu?" chiese.

A fire that does not burn. Pt.1        -Karmagisa-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora