🎨 𝗍𝖺𝖾𝗄𝗈𝗈𝗄 ، 美術
Jeon Jeongguk è un maestro dell'irrealtà, una persona che non sta bene in nessun luogo e a cui non importa di nulla. L'arte lo guida, la violenza lo inghiotte, e non c'è niente che ami più dell'essere solo e invulnerabile...
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𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐐𝐔𝐈𝐍𝐃𝐈𝐂𝐈 𝐓𝐀𝐄𝐇𝐘𝐔𝐍𝐆
[Presente / Passato]
Non c'è nessun altro nell'appartamento, e questo significa avere una speranza in meno, ma Jeongguk cerca di tenersene stretta qualcuna prima che gli sfuggano tutte di mano. Appoggia tutte le chiavette sul bancone, le dispone in ordine alfabetico senza neppure pensarci, fino a quando non si accorge che le lettere non si ripetono mai. Così agguanta la prima, perché non sa cos'altro fare, e quando la collega al portatile non vede altro che dei file video numerati.
Il primo numero scritto da Taehyung è uno, ed è il numero corrispondente al primo video, per cui ci clicca sopra con il cuore in subbuglio.
Non sa bene cosa aspettarsi, forse una specie di filmato o uno dei fotomontaggi fatti da Tae o anche soltanto uno sproloquio su quanto odio provi ancora per Jeongguk. E invece si ritrova davanti uno schermo pieno di Taehyung.
Ma non il Taehyung di adesso. È il Taehyung che Jeongguk ha incontrato per la prima volta, una vita fa, quando ancora non sapeva di poter provare questi sentimenti per una persona, mai.
Jeongguk mette pausa, tracciando le linee felici del suo viso, ricordando la semplicità con cui Tae era entrato nella sua vita. Era stato dolce, tutto qui. È ancora dolce, naturalmente, ma sullo schermo sembra innocente, giovane e sincero, e il suo sorriso luminoso gli fa venire le lacrime agli occhi.
Preme play, cercando di riprendersi, e vede Taehyung armeggiare con le angolazioni del suo portatile per qualche secondo prima di ritenersi soddisfatto.
«Ciao Kookie! Mi manchi. Adoravo il primo giorno d'estate, ma qui mi sento un po' solo. Mio fratello e mia sorella mi hanno dato tanti abbracci, ma non è come stare con te.»
«La scorsa notte ho avuto un incubo. Ero tornato a scuola e tu ti eri dimenticato di me. Non sapevi nemmeno il mio nome e quando ho provato a dirti che ero Tae, non riuscivo a pronunciarlo. È stato terribile e sembrava davvero reale. E quando mi sono svegliato mi sono reso conto che oggi è il primo giorno che non ti parlo da quando ci siamo conosciuti, e che non ti parlerò per molto tempo. Sei su qualche spiaggia lontana, e non credo di riuscire a parlare con te nel modo giusto mentre tu sei in spiaggia. Riesco a malapena a parlarti nel modo giusto quando siamo nella stessa stanza.»
«Ma poi mi è venuta in mente una buona idea: parlare attraverso i viaggi nel tempo! Posso parlarti adesso e poi, quando saremo insieme, potrai guardare questo video e sarà come se avessimo parlato per tutto il tempo. Così ti ricorderai di me e saremo ancora migliori amici. E poi non mi sentirò più così solo, perché saprò di poter parlare con te tutti i giorni. Mi piace molto parlare con te! Sei la persona più gentile del mondo.»
