Capitolo 3

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-Sei pazza?-

-Aspetto qui, finchè non passa la pioggia.-

-C'è un uragano in arrivo, non ti voglio sulla coscienza.-

-Non sono una bambina, non dirmi cosa fare.-

-Per favore Allison, scendi da questa cazzo di macchina.-

Alison guardò Ryan che le impediva di chiudere la porta dell'auto, così lei aveva una gamba fradicia, e il sedile si stava inzuppando.

Un lampo saettò nel cielo e lei chiuse gli occhi.

Lui ne approfittò per ficcarsi nell'abitacolo e prenderla in braccio.

-Cosa fai? Lasciami subito! Questa è violenza...-

Dopo aver chiuso la porta con un calcio, Ryan percorse il vialetto.

La lasciò scendere solo una volta che furono sul pianerottolo.

-Io ti denuncio! Come ti permetti?- Allison si sistemò la camicetta, che le aveva scoperto l'ombelico e scese dal pianerottolo, intenta a tornare alla macchina.

Una raffica di vento la colpì, e se non ci fossero state le mani di Ryan a tenerla stretta per la vita, l'avrebbe fatta cadere a terra.

-Muoviti, dentro!-

La porta sbatté dietro alle loro spalle e lei si ritrovò immobile, a guardarsi gli stivali infangati.

-Dovresti toglierti i vestiti.-

Allison sgranò gli occhi e fece un passo indietro.

Il cowboy sfoggiò uno dei suoi sorrisi.

-Non farti strane idee, sono bagnati, ti prenderai un accidente.-

-Sì, avevo capito- mentì lei - è che non ho portato vestiti con me.-

-Posso darti una tuta io, se vuoi farti una doccia.-

-Va bene.-

In altre circostanze, avrebbe detto grazie, ma quell'essere l'aveva appena trascinata in casa con la forza. E insomma, anche se il suo gesto probabilmente le aveva salvato la vita, era troppo orgogliosa per ammetterlo.

Immobile, sotto il getto bollente della doccia, pensò che avrebbe dovuto richiamare Adam, e si rese conto che il suo telefono era rimasto in auto.

Sospirò, magari sarebbe riuscita a prenderlo se il bellimbusto le avesse permesso di uscire di casa.

Quando mise i piedi sul tappeto, cercò un asciugamano, ma tutto quello che trovò fu un telo rettangolare appeso di fianco al lavandino.

Se lo avvolse addosso e si accorse che a malapena le copriva il sedere, senza contare lo spacco laterale che le lasciava scoperto un fianco.

Quando sentì bussare alla porta, si affrettò a chiudere lo spacco con una mano e andò ad aprire.

-Ecco i vestiti, ti ho portato anche un asciugamano pulito.- Ryan le porse i panni piegati.

-Mi sono aggiustata.-

-Lo vedo.-

-Di solito gli asciugamani si trovano già in bagno.-

-Come ti ho detto, a me piace fare la doccia fuori!-

Ryan girò i tacchi e se ne andò lungo il corridoio. Lei lo fissò mentre si allontanava, poi si richiuse in bagno.

Scoprì con piacere che l'asciugamano che le aveva portato, profumava di dopo barba.

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