Capitolo 4

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Allison infilò la maglietta e i pantaloncini che le aveva dato Ryan. Le stavano larghi, ma avrebbe dovuto accontentarsi, per quella notte.

Mentre si asciugava i capelli sentì la pancia emettere un brontolio, era dalla mattina che non mangiava.

Avrebbe fatto colazione il giorno dopo, in un autogrill lungo il viaggio, per il momento voleva solo telefonare a sua madre per dirle che stava bene e mettersi a dormire.

Sussultò, la spazzola le cadde di mano.

Qualcosa aveva sbattuto contro il vetro della finestra del bagno che si era spalancata e aveva fatto entrare pioggia, foglie e terra.

-Stai bene?-

Annuì senza rispondere.

-Che disastro.- Ryan, che era entrato in bagno senza bussare, richiuse la finestra, dopo aver controllato che l'infisso non fosse danneggiato e il vetro non avesse crepe.

-Cosa è stato?- Chiese lei.

-Un ramo, probabilmente il vento l'ha staccato dall'albero e lo ha trascinato fin qui.-

-Che cos'è questo odore?-

Il cowboy non rispose, raccolse una manciata di foglie e tornò nell'altra stanza.

Era odore di buono, forse di spezie, e proveniva dal corridoio.

Si legò i capelli e uscì dal bagno.

Il rumore della pioggia che batteva contro il tetto si era fatto più intenso, così come l'odore di spezie che le solleticava il palato mentre si avvicinava alla cucina.

-Ci sono ancora delle foglie su pavimento.- Disse Allison, perché proprio non sapeva come comportarsi, ora che si trovava davanti il cowboy che stava infornando una teglia.

-Ci penso io, dopo cena.-

-Se mi dai una scopa...-

-Faccio io, non preoccuparti, rincorro i tori per vivere, posso pulire un pavimento.-

-Come preferisci, posso dormire al piano di sopra?-

-A letto senza cena?-

-Non ho fame.-

Mentì lei. Il suo corpo però non sembrò voler prendere le sue parti, perché proprio mentre pronunciava quella frase il suo stomaco emise un gorgoglio.

Ryan rise, si passò una mano tra i capelli biondi e poi scosse la testa.

-Non credo la tua pancia la pensi come te. Ci sono delle coperte nell'armadio in fondo al corridoio, se dovessi avere freddo stanotte.-

-Grazie.-

Era già a metà scala quando si ricordò della madre.

-C'è un telefono qui?-

-No.-

Allison guardò fuori dalla finestra. Il vento aveva divelto la staccionata del portico e la pioggia aveva allagato il pianerottolo. Se fosse uscita a recuperare il suo telefono dal fuoristrada, avrebbe rischiato di essere colpita da qualche oggetto, e poi si sarebbe infradiciata di nuovo i vestiti.

-Se vuoi ti presto il mio.-

Ai piedi della scala, il cowboy le stava porgendo lo smartphone.

Lei lo prese e digitò in fretta il numero della madre, le spiegò la situazione e le disse di stare tranquilla, poi chiuse la chiamata.

-Grazie.-

-Sicura di non voler mangiare nulla? .-

-Sono vegetariana, non mangerei comunque.-

-Fa come vuoi, comunque ci sono anche delle patate in forno e del formaggio in frigo. Tuo nonno non vorrebbe che ti lasciassi morire di fame.-

-Tu non sai cosa vorrebbe...-

-Fa come vuoi!-

Allison lo fece, fece come voleva, e quella fu una delle rare volte nella sua vita in cui mise da parte il raziocinio, scese dalla scala e segui Ryan in cucina.

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