Capitolo 6

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Arrivare alle stalle fu complicato.

Si ripararono sotto il lungo porticato che costeggiava la casa e poi corsero fino allo spiazzo erboso dove erano state costruite due stalle, una di fronte all'altra.

Ryan aveva detto che nessun ombrello avrebbe retto, con quel vento, e vedendo i rami degli alberi piegarsi verso il basso, lei aveva pensato che avesse ragione.

Gli animali erano nervosi.

Le mucche si muovevano avanti e indietro, trascinando gli zoccoli contro il cemento.

Tese una mano e accarezzò il muso rosa di un vitello, in risposta lui abbassò le orecchie e spinse la testa contro le sue dita.

Il cowboy le disse di restare lì, mentre lui andava a controllare che non ci fossero falle nel tetto.

-Qui sembra tutto a posto.-

Ryan diede una rapida occhiata al bestiame e si passò la manica della camicia sul volto bagnato.

Dalla stalla dei cavalli, arrivavano nitriti inquieti.

Passarono dal retro, con una breve corsa raggiunsero l'ingresso.

I cavalli si agitavano nei box.

Alcuni avevano sparso il fieno per tutto il recinto, altri avevano rovesciato la ciotola con il frumento.

Il cowboy li accarezzò uno per uno, poi sistemò le ciotole.

Un nitrito, più forte degli altri, li fece sussultare.

Lui chiuse il cancello del box e si incamminò a passò svelto lungo il corridoio.

-Che succede?- Chiese lei, cercando di stargli dietro.

-Spero non sia quello che penso.-

In fondo al corridoio c'era un recinto largo, dentro un cavallo bianco con una lunga criniera ondulata, se ne stava fermo in un angolo.

-Il tetto sembra a posto.- Allison guardò il soffitto.

-Infatti. Il problema è lei!-

Quando Ryan si avvicinò al recinto, il cavallo mosse qualche passo nella sua direzione, nitrì un paio di volte e poi lascio che lui le toccasse la testa con una mano. Entrò, e continuò a passarle la mano sul muso, poi sulla schiena e infine sotto la pancia.

-Partorirà stanotte.-

-Cosa?- Allison sbarrò gli occhi.

-Il veterinario non verrà, con questo tempo.-

-Credi che riuscirà, da sola?-

-Di solito i cavalli sono autonomi, e Cassy è una brava ragazza.-

-Bene.-

-Comunque mi accamperò qui, stanotte.-

-Nella stalla?-

-Finché non partorisce.-

-Ricordi che c'è un uragano in arrivo?-

-Andrà tutto bene.-

Allison scuoteva la testa, mentre il cowboy continuava ad accarezzare il cavallo.

Cassy, così l'aveva chiamata, aveva le ciglia lunghe e due occhi color cioccolata, le ricordava il cavallo che montava, quando andava con suo nonno a fare la passeggiata pomeridiana, durante le vacanze.

-Se resti tu, resto anche io.-

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