"The Phantom of the Opera" One Shots & Storie -Ita & Eng-

Il Debutto pt. 1

Note dell'autrice:

Salve, sono risorta. Con questo capitolo vi voglio incitare a credere in voi stessi/e, nelle vostre potenzialità e nei vostri sogni.

Detto questo, spero che il capitolo sia di vostro gradimento e vi voglio porre una domanda: conoscete la canzone "Lo Stelliere"? E' una canzone carina che fa :"Accendi le stelle, accendile più che puoi!" Ecco, se voi pensate che lo meriti, accendete quella stellina in alto e procuratemi quella gioia di cui ho tanto bisogno!
Buona lettura e vi voglio bene

:"Meg, come ti sembrano i capelli?!" Aveva chiesto Christine con ansia, girandosi verso l'amica mentre stava tastando con delicatezza l'elaborato mezzo raccolto.

Meg si era voltata verso la rossa, interrompendo i suoi esercizi di riscaldamento.

:"Christine, sono perfetti! Sei un incanto! Se continui a toccarli però si spettineranno in fretta, conoscendoli: sono indomabili"

:"Oh, non è vero! Non rivolgerti così a loro: potrebbero sentirti!"

:"Oh, ma per l'amor del cielo!" Aveva sbuffato Meg roteando gli occhi, per poi continuare i suoi ultimi esercizi.

Christine intanto era in preda all'ansia: sentiva una strana sensazione all'addome, come se un'enorme incudine le fosse stata posizionata sul torace e le bloccasse il respiro.

Tentando di farla passare, aveva cominciato a respirare profondamente con costanza, ma con scarsi risultati.

Si era successivamente alzata in piedi e aveva cominciato a percorrere con passo veloce il perimetro del suo camerino, assicurandosi di non importunare Meg, la quale si era seduta su un divanetto scrutando con sguardo amorevole i movimenti dell'amica.

Mentre Meg stava passando la mano sul bracciolo del divanetto osservando la fantasia a strisce verde chiaro e bianco panna con disegni di piccole roselline rosa chiaro in fila, Christine si era fermata respirando sempre con più ardore gonfiando le gote arrossate.

:"Meg, sto per morire!" Aveva urlato istericamente Christine stringendo i pugni.

Dopodiché si era passata nervosamente una mano sul viso, il quale era una maschera di preoccupazione.

Sull'orlo delle lacrime, la ragazza si era seduta per terra con il capo fra le mani, non sapendo cosa fare.

:"Oh, Christine... per favore, calmati! Ti sei esercitata tanto, ad ogni prova eri impeccabile! Che cosa potrebbe mai preoccuparti?" Aveva tentato di dire Meg nel vano tentativo tranquillizzare Christine.

:"Che... cosa mi preoccupa? Che cosa mi preoccupa? Come puoi farmi questa domanda? Mi preoccupa il fatto che fra pochi minuti mi toccherà cantare di fronte a circa duemila persone nel teatro più prestigioso d' Europa, se non del mondo! Ecco cosa mi preoccupa, Meg!" Aveva sbottato ad alta voce la ragazza con voce incrinata e le gote arrossate.
La bionda non riusciva a trovare le parole da rivolgere alla rossa, sapendo che qualunque cosa avesse osato dire non sarebbe riuscita a placare le preoccupazioni dell'amica.

Capiva l'angoscia di Christine: anche se la giovane si era già esibita molteplici volte sul palco, cantare nei panni di un ruolo principale per la prima volta non era una cosa di routine per lei.

La ballerina ricordava bene  che durante i minuti precedenti all'inizio delle sue prime esibizioni all' Opera, era sempre assalita dall' angoscia e dalla paura di fare qualche figuraccia.

:"Christine, anche io sono nervosa, cosa credi? So bene che per te questa è un' esperienza del tutto nuova, ma ricorda che cantare è sempre stato il tuo sogno! Adesso hai la possibilità di realizzarlo, mia cara! Non pensare alle altre persone. Concentrati sul tuo ruolo e immergiti completamente nel personaggio di Elissa: fai finta di essere a Cartagine, circondata da meravigliosi giardini e palazzi e tutto andrà per il meglio! Goditi questa serata, amica mia!" la bionda aveva esclamato con voce rassicurante ed entusiasta , posando con fare quasi materno una mano sulla spalla sinistra di Christine e con l'altra aveva fatto alzare il capo alla ragazza, sorridendole.