17.

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La mattina dopo mi svegliai tra le braccia di Chan, mi sentivo al sicuro.
"Buongiorno" disse, sorridendo.
"Buongiorno Chan"
Ci mettemmo a ridere perché entrambi non sapevamo cosa dire.
Mi venne in mente il fatto che Ara era tornata dal ballo, e non mi avrebbe trovata in camera mia a  quel punto, ma, conoscendola aveva già sospettato tutto.
"Vado in bagno" dissi, e lo baciai a stampo sulle labbra.
Poi presi la sua felpa, e mi avviai in bagno.
Uscii dalla stanza quando vidi Ara in corridoio venire verso la camera degli ospiti.
"È successo, vero?" Mi guardò con un ghigno stampato in faccia.
"Buongiorno anche a te Ara"
"Dai, puoi rispondere alla mia domanda?"
"Cosa? Devo andare in bagno, dopo parliamo"
"Okay, ti aspetto di là allora"
Andai in bagno, mi sciacquai la faccia, e lavai i denti.
Poi andai in camera mia, mi misi un reggiseno sotto la felpa, e dei pantaloncini, poi andai in sala.
"Ora mi spieghi la camicia sul divano? È la camicia di ieri, se non sbaglio, giusto?" Disse la riccia, mentre io andavo in cucina per mangiare qualcosa.
"Fammi mangiare qualcosa prima, poi parliamo, okay?" Lei annuì.
Andai in cucina e mangiai dei cereali, poi andai un attimo in camera da Chan.
"Hey Chan, perché non vieni di là? Stiamo un po' insieme oggi, no?"
"Certo, Nanah" sorrise "ti posso abbracciare?"
"Me lo stai chiedendo sul serio?"
Poi lo abbracciai, ma lui mi prese per la vita e io finii sopra di lui, poi ridemmo insieme come due scemi.
"Ora vado di là da Ara, perché vuole spiegazioni per la camicia che ha trovato sul divano" gli accarezzai la parte delle tempie "che le dico?"
"Diglielo, è troppo sveglia, se mentissi, lo capirebbe"  sorrise "ora vai a parlare con lei, io vado in bagno intanto" poi mi prese la testa, e mi baciò a stampo.
Mi alzai e andai in sala.
"Bene. Ora ti mi devi spiegare. Anche se molto probabilmente so già tutto, dimmi"
"Vado diretta. Non sono più vergine da sta notte" dissi, non avevo voglia di fare giri di parole.
"Non pensavo andassi così diretta, però, sono felice per voi, davvero"
"Ora veniamo a te, a che ora sei tornata sta notte? O ieri sera?" Chiesi.
"Verso le tre di notte, con Lix ci siamo divertiti, siamo scappati dal ballo, perché non sapevamo cosa fare oltre che a ballare, quindi siamo andati a prenderci due hot-dog, e abbiamo passato la serata a parlare"
Poi vidi arrivare Chan dal corridoio.
"Ciao Ara"
"Chan, buongiorno" lo guardò.
Lui invece guardava me, e sorrideva come uno scemo.
"Non guardarmi così" gli dissi, ironica, mentre lui mi abbracciava.
"Vado a prenotare la visita per il diabete, vi lascio a voi, io esco" disse, e poi si avviò verso la porta.
"Ciaooo, ci vediamo dopo" dissi, ma sentii solo la porta chiudersi.
C'era Chan davanti a me, e continuava a guardarmi in un modo strano
"Cosa c'è?" Chiesi "ho qualcosa sul viso?"
"La bellezza"
"Si, e io ti credo, come no"
"Perché?"
"Mi sono appena svegliata, e sono uno schifo, letteralmente"
"Sei bella anche con un sacco della spazzatura addosso sinceramente" mi sorrise.
"Non fare lo scemo, dai, andiamo in sala"
"Va bene" poi lo vidi correre nel soggiorno che Ara aveva appena lasciato.
"Vado a fare una doccia, okay? Arrivo tra un po'"
"Posso venire con te?" Da una parte mi stupii delle sue parole.
"Sappiamo entrambi come andrà a finire, quindi, aspettami qui, dopo usciamo" sorrisi.
Poi andai a farmi la doccia, e uscimmo.
Sapevo benissimo dove fosse Ara, ma volevo lasciarle il suo tempo, se era uscita, lo aveva fatto per qualche motivo.
"Che si fa?" Chiese il ragazzo.
"Non lo so, tu che hai voglia di fare?"  Lo guardai.
"Non lo so, dimmi tu" sorrise.
Continuammo a camminare, e poi ci fermammo ad un bar, così, per passare la mattinata.
Ritornammo a casa, ma la serratura della porta era stata scassinata, così mi preoccupai, ed entrai correndo, con Chan dietro di me.
Ritrovai Ara stesa sul pavimento della sua camera. Controllai il battito cardiaco, e stava bene, era solo svenuta, però mi preoccupai lo stesso.
"Chan, dobbiamo portarla in ospedale" dissi con la voce tremolante.
Lui annuì, e mi aiutò a portarla in ospedale.
Dopo un'ora ad aspettare nella sala d'attesa decisi di andare a prendere qualcosa da mangiare per entrambi, perché era mezzogiorno passato, e anche perché avevamo fame.
Poi mi sedetti di fianco a lui, e mi appoggiai alla sua spalla.
"Chan, pensi che stia bene?"
"Non lo so Nanah, non possiamo fare altro che sperare che non le accada più nulla di brutto, non voglio vedervi stare male" mi iniziò ad accarezzare la spalla.
Poi arrivò una dottore, che ci comunicò cosa aveva Ara:
"La Signorina Thomson è svenuta a causa di overdose. Prendeva qualche tipo di medicinale, tipo antidepressivi o altro?"
"Che io sappia no" dissi, ero ancora molto scossa "comunque, possiamo vederla?"
"Certo, è nella stanza qui accanto"
Presi Chan per mano, e ci avviammo nella stanza.
"Chan, ho paura" iniziai a piangere mentre mi sedevo accanto a lei, e lui vicino a me.
Vederla in quello stato, era come se anche io fossi in uno stato di overdose come lei, era un parte di me, ormai.
"Nanah, andrà tutto bene, basta avere la speranza, credimi, tutto si sistemerà, voglio solo che tu la pensi in questo modo"
Lo abbracciai.
'Ti amo Chan' avrei voluto dirgli, ma non ero ancora in grado di farlo,e, quel momento non era quello giusto.
Lo vidi con gli occhi lucidi.
Poi mi appoggiai nell'incavo del suo collo. Sentii la sua testa appoggiarsi sulla mia, e poi mi addormentai.

I Want All Of You || Bang ChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora