21.

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Passò un mese di caldo, e mare, quella routine mi aveva un po' stancata sinceramente.
Ero sul divano in sala, sdraiata insieme a Chan, mentre Ara la vedevo poco in quei giorni, non era quasi mai a casa, e questa cosa iniziava a preoccuparmi un po' sinceramente.
"Chan, svegliati" sussurrai.
"Si Nanah, adesso mi alzo" rispose con la voce profonda.
Poi ci sedemmo sul divano, ma Chan era ancora mezzo addormentato.
"Chan, ti ricordi che dovevamo uscire oggi?" Gli dissi, senza rabbia.
Lo vidi ancora nell'intento di capirmi, e la sua faccia addormentata non sembrava connettersi al mondo.
Poi lo baciai, iniziai a dargli tanti piccoli bacini.
"Hey, che fai Nanah?" Mi interruppe.
"Allora questo riesci a capirlo, vuoi continuare a fare finta di dormire, oppure usciamo?"
Lui mi guardò "usciamo allora"
Continuai a baciarlo, e mi misi a cavalcioni su di lui. Andando di quel passo, non penso che saremmo più usciti.
Dopo qualche secondo sentii la porta aprirsi, e la voce di Ara borbottare dal corridoio.
"Ragazzi, vi va di uscire sta-" guardò me a cavalcioni su Chan "ho interrotto qualcosa?"
"No no, vieni pure, siediti" dissi sedendomi sul divano, di fianco al ragazzo "che cosa ci volevi dire?"
"Vi va di uscire sta sera? Lix voleva invitare anche voi due, darà una festa a casa sua"
'Tipico di Felix'  pensai.
"Ah, e lo so che non ti piacciono le feste Hannah, ma è per il suo compleanno"
Poi guardai Chan, ed annuii
"Va bene, okay, verremo" .
Dopo vidi la riccia andare in camera sua.
"Addio al nostro 'appuntamento' allora" dissi.
"Prendi la festa come un appuntamento" disse, sorridendo.
"Sinceramente preferirei passare la serata solo con te, piuttosto che in una casa che non conosco bene con tante persone. Soffrire di ansia sociale non è facile" dissi, alzandomi dal divano, girata di spalle. Poi le sue braccia mi avvolsero la vita, e le sue labbra erano molto vicine al mio orecchio destro.
"Se succede qualcosa, sai che ci sono io, okay? Cercami sempre, non ti lascerò indietro, mai. Ritorniamo a casa se non ce la fai, va bene?" Disse traforando anche la mia anima con la sua voce profonda.
"Okay, okay" mi aveva calmata. Come ci riusciva? Questo non lo so neanche io
"Ora però dobbiamo prepararci" dissi.
Andai in camera mia, per cercare qualcosa da mettere per una festa. Purtroppo il mio guardaroba non era ideato per andare a delle feste.
"Non hai niente da mettere?" Mi chiese la riccia, spuntando dalla porta.
Scossi la testa per risponderle di no.
"Vuoi che ti presto qualcosa?" Mi chiese.
"No grazie, non ci tengo tanto"
"Perché?"
"Perché i tuoi vestiti sono tutti top, leggins e cose del genere. In più sai che non mi piacciono gli abiti scollati."
Poi se ne andò via, e trovai una soluzione.
Misi il mio vestito con le margherite, lo ripiegai in dentro e lo fissai per accorciarlo, poi infilai gli anfibi.
Chan aveva messo una delle sue maglie nere insieme ai pantaloni della tuta, tutto nero.
"Sei bellissima" mi disse.
"Con qualche arrangiamento si può fare di tutto" dissi "in realtà ho solo fissato il vestito per accorciarlo"
Lui mi guardò sorridente.
Poi vidi arrivare Ara dal corridoio, vestiva un tubino viola magnetico, era molto bello, e le calzava alla perfezione.
"Come sto?" Disse la riccia, facendo un giro su se stessa.
"Benissimo" le risposi "però ora andiamo, se no facciamo tardi."
Salimmo in macchina e partimmo.
Dopo un quarto d'ora eravamo davanti a un villa gigantesca, con il giardino all'entrata, decorato con fiori di ogni specie e colore.
Poi vidi Felix arrivare da noi:
"Ciao ragazzi"
"Ciao Lix" disse la riccia abbracciandolo "ora mi dici dove l'hai trovata questa casa"
"Mio zio l'ha lasciata libera a me,  per una settimana dato che deve lavorare" disse "ma non vi preoccupate, sarà una festa tranquilla"
Quel 'sarà una festa tranquilla' non mi convinceva tanto.
"Buon compleanno Felix" dissi, mentre andai verso di lui.
Poi ci fece entrare in casa. I mobili erano tutti di un colore bianco marmo, poi la scalinata che portava al secondo piano era rivestita in legno decorato d'oro.
"È bellissima" dissi.
"La casa? Sii, era il mio posto speciale quando ero piccolo, venivo da mio zio quando avevo bisogno di consigli"
Sorrisi. Io e Chan ci sedemmo fuori nel cortile, dove trovammo due piscine: una più grande ed un'altra più piccola sul retro.
Mi sedetti sul tavolino che affacciava alla piscina più grande, e Chan di fianco a me. Ara e Felix erano per i conti loro.
"Nanah, tutto apposto?"
"Si, perché?" Risposi.
"Sembri preoccupata, c'è qualcosa che non va?"
"Sono preoccupata infatti, la mia ansia sta continuando a ripetermi di andarmene da qui prima che arrivino le persone." Dissi.
Mi guardò negli occhi.
"Nessuno ti giudicherà, okay? Tu sei Hannah Kim. E se non piaci a quelle persone devi solamente non prestarci attenzione. È uguale quando ti senti osservata. So che è difficile, e, ti ripeto, quando arriveranno le persone, se ti senti a disagio, andiamo a casa, va bene?" Mi disse, accarezzandomi la mano.
Annuii con la testa, e poi vidi iniziare le persone arrivare.
Mi presi qualcosa da bere. Passò un'ora intanto.
Vidi Felix arrivare da me, tra la folla di persone che ormai si erano accumulate da un po'.
"Ciao Felix, ti posso chiedere una cosa?" Dissi, alzando la voce.
"Si Hannah, dimmi" era un po' brillo, ma stabile.
"Posso fare il bagno nella piscina più piccola?" Chiesi. Dovevo stare da sola, ed avevo bisogno di rilassarmi in qualche modo, mi faceva male la testa, e tutto il corpo.
"Sii, certo, ma tieni le chiavi, quella piscina la tengo sempre sigillata, ma di te mi fido, non fare danni, okay?"
Annuii, e poi andai verso la piscina sul retro, Chan era stato dietro di me per tutto il tempo, e gli avevo preso la mano per non perderci.
Aprii la porta. Mi ritrovai lo spettacolo di luci che l'acqua rifletteva. Era una piscina coperta, quindi anche se avessi fatto il bagno con il reggiseno, nessuno a parte Chan avrebbe visto niente.
Mi tolsi le scarpe, e poi iniziai a sfilare il vestito.
"Vuoi seriamente fare il bagno adesso?"  Chiese, guardandomi.
"Perché no? Ho bisogno di rilassarmi" eravamo entrambi mezzi ubriachi. Poi lo vidi iniziare a spogliarsi, e rimanere solo con i boxer, per poi mettersi a bordo piscina, pronto a tuffarsi.
"Hey, non schizzare Chan. Non devi schizzar-" troppo tardi, si era buttato, e mi aveva bagnata più di quel che ero già.
Poi lo vidi ritornare a galla sorridendo, venne verso di me, e mi prese per la vita.
"Io ti amo Hannah" mi diceva "Ti amo. Cavolo." Sapevo che era mezzo ubriaco, ma sapevo anche che lo pensava davvero. I suoi occhi non mentivano
Gli sorrisi, poi lui fece scontrare le sue labbra con le mie. Ci staccammo dopo un lungo bacio.
"Andiamo a casa?" Dissi "non ho voglia di stare qui"
"Va bene, andiamo" poi mi rivestii correndo e diedi le chiavi a Felix, poi andai in macchina da Chan e corremmo a casa.

I Want All Of You || Bang ChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora