𝑻𝒉𝒆 𝑷𝒓𝒐𝒎

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"I want you to know
I'm a mirrorball"

19:32
Arrivò davanti la porta e nonostante fosse in "ritardo" di due minuti bussò titubante. Ad aprire fu Betty con abito rosa chiaro,la parte superiore di esso sembrava un corsetto che si stringeva in vita e poi si gonfiava una gonna di seta,aveva i capelli più mossi e raccolti in una semicoda con una molletta dello stesso colore del vestito.

James rimase ammaliato vedendola.

"you look beautifull tonight" disse consegnandole dei tulipani colorati. A quelle parole Betty rise di rimando arrossendo lievemente e prese quei fiori poggiandoli in un vaso di vetro che aveva su un tavolino accanto alla porta d'ingresso.
"anche tu stai bene" le rispose la raggazza e il ragazzo rise accennando delle piccole fossette.
"andiamo?"
"andiamo!" James la prese sotto braccio e scesero tutte le scale fino ad arrivare nella sala principale della scuola. Aprirono delle grandi porte bianche. Si poteva già sentire tutto il rumore proveniente dalle casse che trasmettevano delle hits dell'anno. Entrarono in questa grande sala allistita con dei palloncini e una palla da discoteca sul soffitto,delle tende che toccavano a terra appoggiato su muro,dei tavolini posti al lato della stanza,dei buffet,delle luci colorate che giravano per la stanza e infondo un set da dj con un ragazzo che metteva le varie canzoni.

Tutto sembrava così bello per Betty ma James non poteva dire lo stesso. Egli soffriva d'ansia e non riusciva a stare intorno a tanta gente ma andò lo stesso,per rendere la ragazza felice.

Betty appena arrivata volle fare il primo ballo,James continuava a rifiutare ma alla fine decise di accontentarla.
Entrambi ballavano sulle note di Crazy For You di Madonna quando James si sentì una strana impressione. Si sentiva osservato da tutti e l'ansia gli incominciò a salire. Lasciò lì in mezzo alla folla Betty e uscì dall'enorme sala cercando un piccolo posto isolato dove riprendersi.

James's pov

Erano ormai passati circa 30 minuti da quando mi sono rifugiato in questa piccola stanza. Non riuscivo a riprendermi. I hate the crowds,you know that. Decisi di farmi coraggio uscire allo "scoperto". Ripercorsi tutta la strada fatta di corsa poco fa,ma stavolta con calma. Aprìi la porta,nella stanza riecheggiava Careless Whisper di George Michael. Cercavo con po sguardo Betty fino a quando la notai ballare con... Conan. Stava ballando un lento con qualcun altro... I saw you dance with him. Non riuscivo più a vederci a causa delle lacrime,delusione,rabbia,tristezza e altre mille emozioni riempivano la mia testa, così corsi nuovamente fuori ma stavolta andai nel cortile all'aperto della scuola. Mi sedetti sull'erba e una lacrima scese dalla mia guancia. Quella lacrime presto si trasformò in più lacrime. Mi irrigidii quando sentìi una voce chiedermi "tutto bene?"

Augustine's pov

Ero in un angolino del cortile della scuola mentre tutti stavano al ballo. Ho sempre odiato stare in mezzo alla gente,non mi fa sentire a mio agio. Preferisco disegnare sul mio sketchbook ascoltando della buona musica come Uptown Girl di Billy Joel o I Want To Hold Your Hand dei Beatles in solitudine,in mezzo a quella leggera brezza estiva. Alzai lo sguardo dal mio sketchbook e dal quel che avevo abbozzato e notai una figura da lontano. Non sono il tipo di persona che si avvicina alle persone e inizia una conversazione ma la mia curiosità è troppo forte così mi alzai e cercai di scoprire chi fosse quel ragazzo. Sembrava che stava singhiozzando ma non ne ero sicura così feci una domanda parecchio banale.
"tutto bene?" il ragazzo si girò di colpo,ovviamente preso alla sprovvista. Aveva una faccia familiare,lo avevo già visto da qualche parte. Cominciai a pensare dove lo avevo incontrato mentre lui continuava a fissarmi con gli occhi gonfi e rossi.
...
"s-si,più o meno..."
...
...
Il ragazzo dei fiori! Ecco dove lo avevo visto! Non avevo niente di meglio da fare così mi sedetti accanto a lui.
"sicuro?non mi sembri tanto a posto"
rispose con una piccola risata per sdrammatizzare.
"no,hai ragione"
"ne vuoi parlare?"

James si fece coraggio per parlare ma prima di aprire bocca.
"aspetta!" lo interruppe la ragazza
"augustine,mi chiamo augustine. Mi sono scordata di presentarmi" disse facendo una piccola risata e tendendogli la mano
"...James" rispose lui guardandola e rispondendo alla stretta di mano. Poi iniziò a raccontare di ciò che era successo prima del loro incontro e non solo. Parlarono anche di loro per conoscersi,non avevano molto in comune,se non per la preferenza di stare in solitudine che in mezzo a molta gente,ma sembrava esserci una forte chimica tra i due... e quella chimica in poco tempo diventerà qualcosa di più.

𝑭𝒐𝒍𝒌𝒍𝒐𝒓𝒆//𝒋𝒖𝒔𝒕 𝒂 𝒔𝒖𝒎𝒎𝒆𝒓 𝒕𝒉𝒊𝒏𝒈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora