Capitolo 25

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POV'S LICIA
È un po' che le lacrime sono andate via.
Ho chiesto a James di fare un giro in macchina per riprendermi un po'.
"Non me lo aspettavo da lui..."dico guardando fuori dal finestrino.
"Niente è mai come sembra..."dice mentre guarda sulla strada.
"Già"
Sento squillare il mio cellulare.
Vedo un numero sconosciuto:
"Pronto?"
"Licia?"
"Si sono io...chi parla?"
"Sono Maria...la madre di Simone"
Il sangue mi si gela nelle vene.Maria?Perchè mi ha chiamata?!
"Posso chiederti di venire un attimo da me?"
"Ehm si ok..."
Guardo James,mi dispiace doverlo lasciare stasera ma Maria mi ha chiamata e di certo non per qualcosa di poca importanza.
"Mi dispiace James..."dico fissando lo schermo del mio cellulare.
"Che è successo"dice guardando appena anche lui il mio cellulare.
"Devi accompagnarmi a casa mia...mia sorella deve partire"dico inventando una scusa,la prima che mi viene.
"Peccato...Mi dispiace"
"Già anche a me per una volta che ero sicura che non avresti fatto il lupo cattivo"scherzo per alleggerire la sua tristezza.
"Stai tranquilla cappuccetto,il lupo si è trasformato in un bel principe..."
"Ma io non voglio un principe azzurro..."
Mi limito a dire semplicemente.
"E cosa vuoi?"
"Io voglio una persona che mi sappia amare come nessun altro"
Quelle parole mi sono uscite tanto schiette e reali che mi sorprendo anche io di ciò che ho detto.
"Stai tranquilla che arriverà e chi lo sa magari ce l'hai già davanti "
So già che si riferisce a se stesso,ma non dico più nulla.Parcheggiamo vicino casa mia.
Io scendo e lo saluto con un bacio sulla guancia,stavolta se lo merita davvero.
"Ciao ciao Lupacchiotto"dico agitando la manina.
"Ciao ciao cappuccetto"dice imitando il mio gesto con una vocina mini.
Di corsa aspetto che volta l'angolo e aspetto ancora un altro po' in modo che si allontana.
Entro dentro casa e cerco la prima persona che mi capita a tiro.Ci penso su:Doris e Jacob,no.I miei genitori sono a Cuba.Ma certo!Corro di corsa di sopra e mi fiondo nella sua stanza tutta fucsia piena di paillettes.
"Monica presto prendi la tua macchina!"lei che stava leggendo una rivista con una maschera per il viso resta interdetta.
"Che cosa è successo?"
"Si tratta beh...la verità?Riguarda faccende d'amore!"
Lei non esita si alza di corsa e scalza mi trascina giù dalle scale,si ficca in macchina e accende.
"Ti sei accorta delle condizioni in cui sei messa?Se ti vedono i paparazzi?"
"Che vadano al cesso...E poi la mia fama aumenterà così!"dice orgogliosa.
Mi sbatto una mano in faccia,dove cavolo sono capitata?!
Mentre camminiamo penso.Si penso alla famosa cartellina rosa,e a quando lo dovrò dire ai miei genitori...Forse a Natale.Avranno le vacanze,saranno sempre qui a casa e anche tutti gli altri parenti compresa NONNA IBIZA.
Lo so il suo è un nome,diverso dagli altri,ma i suoi genitori l'hanno voluta chiamare così.Io adoro mia nonna.Con i suoi capelli bianchi e il rossetto rosso.È una tipa moderna che se ne va in giro per New York con tanto di Ferreri rossa e autista per di più giovanissimo.
"Dove la porto giulietta?"chiede Monica.
"A casa di Simone..."
Annuisce con un sorriso diabolico.E accelera a tutto gas.
Quando arriviamo la saluto con un bacio sulla guancia e citofono.Entro velocemente,mi ritrovo davanti Maria:
"Maria che è successo?"dico spaventata.
"Niente."
"E?"aspetta allora perché mi ha fatto venire qua?
Ma prima che mi risponde,si sente un rumore di chiavi e la porta da dove poco fa ero entrata,si apre e ne compiono quegli occhi blu che prima o poi mi avrebbero fatto scoppiare il cuore.Simone resta pietrificato a vedermi là,sua madre ride compiaciuta:
"Sarà meglio che vada di sopra...ho da fare.A prima che me ne dimentico sei nostra ospite stasera,quindi non cercare di scappare..."e va di sopra.
Io e Simone ci fissiamo è solo ora mi rendo conto del trucco di Maria.Ma come fa a sapere cosa sta succedendo?...
Pensandoci però ora siamo solo io e lui senza nessuno possiamo chiarire in santa pace,quindi non mi lascio scappare l'occasione:
"Ora che siamo solo io e te possiamo parlare?"dico rassegnata.
"Certo vieni di sopra,qua giù mi sento guardato"e si avvia sulle scale.Io lo seguo.
Andiamo nella sua camera.Quando entriamo mi meraviglio a vederla.È tutta verde e blu.Ha un letto al centro,una scrivania,un armadio è una TV enorme con sotto mille console.
Lui si siede comodo sul suo letto.
"Fai come se sei nella tua stanza"dice.
"Lo hai detto tu..."detto questo salto sul letto e prendo una posizione che impedisce al vestito di alzarsi.Proprio stasera dovevo avere questo coso addosso!Mi tolgo le scarpe.
"Ecco ora sono come nella mia camera"
"Bene"dice lui poggiando la testa sullo schienale.
"Iniziamo dall'inizio ok?"dico io.
Sono sul suo letto di fronte a lui con le gambe incrociate mentre lui è difronte a me seduto contro lo schienale.
"Ok"
"Mi spieghi perché quella mattina ti sei comportato così?!"
"Perché tu cioè Amy comunque mi aveva scritto"
"Non capisco che vuoi dire?"
Ok!Ora veramente credo che la mia vita sia stata presa di mira da quei programmi che fanno gli scherzi!!!!!
Lui prende il suo cellulare dal comodino.Ci maneggia un po' sopra e mi mostra una chat di una settimana fa con me,il fatto è che io quella chat non lo mai fatta!!!!
"Aspetta ma io non ho mai detto o scritto certe cose!Non ci capisco più niente!"Mi metto la testa fra le mani.
"Infatti non sei stata tu...per caso,non trovavi più il tuo cellulare o magari lo hai visto in mano a qualcuno di sgradito a te?"ci penso su.
"Si non lo riuscivo a trovare!Ma poi lo trovato nell'armadietto!Ma perché me lo..."ma prima che finisco la frase mi blocco e resto con il dito alzato e la bocca spalancata.
"Stai pensando a ciò che penso io?"chiede Simone.
Io senza esitare mi butto sulle sue labbra.
Non ce la facevo più!Una settimana senza dargli un bacio!Una settimana!Mi è sembrato un'eternità!Lui ricambia sempre più famelicamente...
Mi trovo su di lui e continuiamo a baciarci.Lui inizia a sbottonarmi il vestito da dietro e io gli stringo il colletto della polo.Quando ormai il vestito è sbottonato tutto e anche il reggiseno lui si ferma e mi guarda:
"No non posso"dice raddrizzandosi seguito da me.
Io resto in silenzio.Neanche io ero del tutto sicura di ciò che stavamo per fare.
"Non posso proprio,tu non sei come le altre,non voglio rovinare ne me e ne te"e abbassa il capo.
Mi avvicino gli alzo il mento.
"Neanche io ne sono convinta"ammetto.
Lui mi sorride.
"Sappi che però questo non vuol dire che non ti amo anzi vuol dire che ti amo troppo"dice mi da un bacio sulla fronte"girati così ti riabbottono il vestito"dice continuando.
Io mi giro.Quando mi ha riabbottonato il vestito io mi giro verso di lui.
"Che si fa ora?"
"Vuoi saperlo?"dice.
"Si"
Mi prende per i fianchi e mi trascina con lui vicino lo schienale,mi accoccolo come se fossi su un peluche gigante e lui inizia a cullarmi.
Starò sempre bene con Simone ne sono più che sicura.

Mi prometti una cosa? (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora