Se chiedessero a Paul McCartney qual è la cosa che più ama al mondo, risponderebbe con il nome della sua band, gli Wings.
Se chiedessero a John Lennon la stessa cosa, risponderebbe col proprio nome. E forse, ma solo in secondo luogo, con quello dell...
And I never wanted anything from you Except everything you had and what was left after that too Happiness hit her like a bullet in the back Struck from a great height by someone who should know better than that DOG DAYS ARE OVER — Florence and the Machine
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Colin adora la batteria per una triplice serie di motivi.
Il motivo numero uno è il più scontato, ma non per questo meno meritevole di menzione: gli permette di colpire qualcosa senza che vi siano ripercussioni.
Due: è terribilmente rumorosa.
Tre: non ha paura di occupare spazio.
È lo strumento che più gli somiglia, ed è la prova che anche i suoi peggiori difetti recano in sé l'intrinseco potenziale per essere amati.
E questa è una convinzione a cui Colin deve aggrapparsi, e disperatamente, perché cercano di convincerlo del contrario sin da quando è nato.
Il problema principale sono sempre stati gli adulti, e gli insegnanti in particolare.
Sua madre tornava dai colloqui con la scuola costantemente avvilita, carica di rabbia.
Tentava di non farglielo notare, ma Colin sapeva bene cosa dovevano averle detto: niente di diverso da quello che, in classe, ripetevano a lui.
Colin non sta mai seduto. Si distrae. Non si impegna. Non ha rispetto per gli adulti. Non ascolta. Disturba i suoi compagni. Non fa i compiti. Parla sempre senza riflettere.
Colin è davvero impossibile, signora Hanton. L'incubo di un insegnante. Bisogna correggerlo finché si è in tempo, o non farà mai strada nella vita.
O forse, per amor di sintesi, si erano limitati a utilizzare un'unica frase. La frase che lo aveva perseguitato per tutta l'infanzia:
Colin è un bambino difficile.
Detestava quella parola.
Un bambino non può essere difficile. È solo un bambino.
O almeno così gli diceva sua madre.
"Tu farai grandi cose, Cole" affermava, dopo ognuno di quei colloqui. "O cose molto piccole, non importa. Puoi fare tutto quel che vuoi"
Protetto da questa incondizionata fiducia, Colin aveva superato pressoché indenne gli anni della scuola, e aveva persino deciso di iscriversi all'università.
Il suo sogno è quello di diventare insegnante, così da poter dare ad altri bambini quel sostegno che a lui è mancato per tutta la vita.
Paradossalmente, quindi, studiare gli piace.
Gli piace stare su un palco, anche.
Adora le persone, la folla che li circonda dopo un concerto, la musica alta e le voci che si sovrappongono.
