CAPITOLO 37

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Marcus

Sono le 02:30 e stiamo tornando a casa.
<<Vuoi dormire da me?>> Le chiedo.
<<Okay>> risponde.
Vivo da solo,i miei genitori non mi vogliono in casa perciò ho comprato un'appartamento e vivo da solo in una città lontana dalla loro.
Avrei un milione di cose da raccontare su di me.
Sono stato vittima di bullismo per 8 anni a scuola,per sei anni a casa senza mai uscire nemmeno per giocare coi bambini,mio "padre" mi picchiava quando ero piccolo.
Mia "madre" voleva darmi in adozione e mi ripeteva sempre che non mi voleva come figlio e che ero una nullità.
Mio fratello ha provato a farmi fuori quando avevo sei o sette anni.

*Flashback*

01/01/2012

Sono rinchiuso in casa,un altro anno trascorso in casa.
Non posso uscire di casa,ho troppi lividi sul viso e sul corpo.
<<Marcus,vieni qui>> mi chiamò "mio padre", è ubriaco fradicio.
<<Che c'è?>> Dissi balbettando un po'.
<<Facciamo come abbiamo sempre fatto>> disse.
Sentì i brividi, giramento di testa e sensazione di vomito.
Mi prese per i capelli e mi portò in cantina.
<<Sei una nullità come figlio>> mi ripeté mia madre.
<<Okay>> risposi.
<<Non rispondere!>> Urlò mio padre dandomi un calcio nello stomaco.
Rimasi immobile,non gli davo la soddisfazione.
<<Fatto male?>> Chiese.
<<No>> risposi provocandolo.
<<Ah,no?>> Disse con un sorriso a 32 denti.
Mi prese per i capelli e mi diede un pugno in faccia,uno nello zigomo sinistro e uno in quello destro e per completare uno nello stomaco per una seconda volta.
Mi accasciai per terra.
Non riuscivo più a vivere così.
<<Basta!>> Urlai dal dolore.
Sputai sangue e cercai di alzarmi ma mi arrivò un altro pugno nello schiena.
Rimani a terra per qualche ora.
A notte fonda mi alzai da terra e andai in bagno facendo piano.
Andai a prendermi del ghiaccio e lo appoggiai nelle guance.
Mi lavai la faccia,le mani e sputai altro sangue.
Non potevo continuare a vivere così.
Quella notte dovevo scappare e andare da qualcuno,forse da zia Teresa?

*Fine flashback*

Alla fine andai a vivere da zia Teresa che mi trattó decente.
Mi faceva fare tutte le pulizie e cose così però non mi ha mai picchiato.
Poi a dodici anni scappai da zia Teresa e andai a vivere da Asley fino ai miei quattordici anni,andai a lavorare e riuscivo a comprarmi delle cose,per prima cosa una macchina che è molto utile direi.
Poi ai miei sedici anni cioè quest'anno ho avuto abbastanza soldi da farmi affittare una casa,non è tutta mia.
La pago ogni mese e vivo insieme ad un ragazzo con cui parlo poco e che non c'è mai.
I miei genitori prima vivevano qui poi quando sono scappato si sono trasferiti da qualche parte lontano da qui e zia Teresa si è trasferita l'anno scorso.
Io e Asley ci conosciamo da quando avevamo 1 anno quindi potevamo contare uno sull'altro.
L'unica cosa era che i miei "genitori" prima non mi facevano uscire mai se non per andare a scuola solo se non avevo lividi in faccia dove poi mi sputavano ugualmente perché c'erano dei ragazzi che mi picchiavano senza motivo.

Una volta Asley si mise in mezzo e si becco qualche pugno e calcio e io ero lì che non sapevo come difenderla se non mettermi in mezzo.

꧁𝙻𝚊 𝑩𝒂𝒃𝒚𝒔𝒊𝒕𝒕𝒆𝒓 𝕀nnⱥ𝖒oℝⱥta꧂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora