Capitolo 6

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Mi sveglio e mi alzo subito dal letto, oggi è la prima giorta degli allenamenti, sarà divertente, a casa mi allenavo quattro volte a settimana per diverse ore, per gli altri tributi invece sarà un'esperienza nuova, molti di loro non hanno mai toccato un'arma. Cerco qualcosa da mettermi e mi accorgo che sopra al comò, avvolta in un telo, vi è una tuta, la tiro fuori e la guardo, ha l'aspetto comodo, la indosso, è comoda. Esco dalla mia camera e vedo che sono già tutti intenti a mangiare, tutti tranne Enobaria che è seduta sul divano, deve aver già fatto colazione. Mi siedo accanto a Cato e mangio un cornetto con dentro della crema, è davvero delizioso, l'unica volta che l'ho mangiato ero piccola ma da quanto ricordo non era così buono. Qua a Capitol City è tutto migliore. Dopo aver finito di fare colazione Enobaria si alza dal divano e si avvicina a noi sorridendo, vorrei non lo facesse, mi impressiona parecchio vederla sorridere -In questi giorni allenatevi il più che potete, concentratevi sul provare nuove armi e diventate più bravi ad usare quelle che già conoscete, poi scegliete l'arma che fa più per voi. Cercate anche alleati, solitamente i favoriti si alleano tra di loro ma vorrei vi conosceste meglio- dice e noi annuiamo, so che dovrò allearmi con Glimmer e Marvel, i tributi del distretto 1, e con quelli del quattro ma nessuno dei quattro mi piace, fosse per me, mi alleerei solo con Cato.

Quando entriamo nel centro di allenamento noto che gli altri sono già tutti arrivati ed alcuni chiacchierano tra di loro, io e Cato ci avviciniamo ai tributi del distretto 1 e Cato inizia a parlarvi, io invece mi guardo intorno. Dopo una decina di minuti tutti sono su delle postazioni ed io sono l'unica ancora immobile a studiare gli altri, Marvel e nella postazione di tiro della lancia, Glimmer è alla postazione di lotta con la spada e sta facendo l'ochetta con Cato, mi sento invadere da una scossa di gelosia ma cerco di ignorarla. La ragazza del distretto 12, Katniss e sulla postazione di tiro con l'arco ed è alquanto brava, potrebbe essere pericolosa nei giochi, dovrò parlarne con Cato...sempre che lui non preferisca tubare con la sua nuova amica come piccioni innamorati. Mi dirigo verso la postazione di lancio con i cortelli e mi esercito per il resto della mattina. Dopo una pausa pranzo ci riuniamo per studiare gli altri tributi, anche se mi sembra che l'unica che lo stia facendo realmente sia io -Guarda il tributo del 12, non sa fare niente- dice Marvel mettendosi a ridere, tutti sorridono e lo faccio anche io, Katniss si avvicina all'altro tributo e gli sussurra qualcosa all'orecchio, lui poi prende un peso, quello più pesante e lo lancia distante, rimango a bocca aperta e così anche gli altri, dopodiché lui si avvicina a noi -Potrei essere vostro alleato- dice con convinzione, guardo Cato ed annuisco -Per me va bene- dico con un sorriso, Marvel e Glimmer annuiscono mentre Cato non dice nulla -Bene, alleati- dico porgendoli la mano e lui me la stringe -Io sono Clove- dico sperando che anche lui dica il suo nome dal momento che ora non lo ricordo -Io sono Peeta- dice. Glimmer va alla postazione di tiro con l'arco ed è negata mentre Marvel torna alla postazione delle lancie, io faccio per tornare al lancio del coltelli ma Cato mi ferma -Perché hai accettato di avere Peeta con noi?- chiede Cato, sorrido nel vederlo geloso -Non posso?- dico con aria di superiorità -Certo, ma perché?- chiede ancora lui, sbuffo -Perché è con Katniss, potrebbero restare in contatto anche nell'arena e lei è una delle prima che dobbiamo eliminare, è forte- dico -Geniale- ammette Cato poco dopo, sorrido contenta che il mio ragionamento gli sia piaciuto. Mentre mi alleno nel lancio dei coltelli Glimmer e Marvel vengono a vedermi mentre mi alleno, dopo un po' mi fermo e poso il coltello -Sei molto molto brava!- dice Marvel avvicinandosi a me -Grazie, nel nostro distretto dovevamo allenarci- dico e lui amennuisce con una strana espressione, non capisco se si tratta di dispiacere o di invidia. Mi giro per prendere il coltello ma vedo che non c'è dove l'avevo lasciato, guardo Glimmer, la sola che non stava facendo nulla e che non ho tenuto d'occhio -Ridammi il coltello- dico con calma, lei mi guarda confusa -Glimmer, il coltello, lo avevo posato li- dico, lei fa spallucce -Non so di cosa tu stia parlando- dice seria, ho voglia di saltarle addosso ma so che è vietato -Ridammi il coltello ora- dico minacciosa, lei alza le mani al cielo -Non ce l'ho io!- esclama, mi metto una mano alla frote e lascio perdere.

Voi non eravate gli unici innamorati sventuratiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora