Capitolo 1

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Mi sveglio presto, il mio fratellino dorme ancora, i miei genitori invece sono già svegli -Vado ad allenarmi- dico uscendo di casa, mi alleno spesso con il lancio dei coltelli che è la mia passione, non è una cosa che mi dispiace allenarmi, anzi....mi fa sentire viva. Come la maggior parte delle volte in cui vengo cui trovo Cato che si allena con la spada assieme ad un altro ragazzo, mi sta simpatico Cato anche se non gli ho mai rivolto la parola, lo vedo spesso a scuola, non so se sia fidanzato o meno, è un bel ragazzo. Dopo essermi allenata vedo che è mezzogiorno e decido di tornare a casa per pranzare, oggi è il giorno della mietitura ed ho un po' paura anche se non lo do a vedere, dovrebbe essere un onore per me partecipare agli Hunger Games ma non lo sarebbe....in ogni caso dovrò fingere di essere tranquilla, per i miei genitori. Tornata a casa faccio un buon pranzo e poi vado a lavarmi e vestirmi. Mia mamma mi lega i capelli in modo raffinato ed io indosso dei pantaloni ed una maglietta blu piuttosto elegante, si direbbe che vado ad una festa e non ad un'estrazione per decidere i prossimi due morti del nostro distretto. Per fortuna mio fratello ha sette anni e a quell'età non si può essere scelti, si viene scelti dai dodici ai diciotto anni. Dopo essermi registrata mi metto vicino ad alcune ragazze della mia età, alcune mi salutano ma non ho molte amiche. La solita capitolina fa partire il video della guerra tra i Distretti, la distruzione del distretto tredici e via dicendo, non ascolto molto di ciò che spiega il video, lo so a memoria. -Prima le signore- dice l'odiosa voce della capitolina che mi fa svegliare dal mio stato di trans, fruga un po' nella boccia e tira fuori un bigliettino, cerco di farmi vedere rilassata, ci riesco a fatica -Clove Kennedy- dice ed io mi sento svenire, Clove sei brava puoi vincere! Continuo a ripetermi, fingo di gioire e salgo sul palco, dentro sto morendo. La capitolina prende un foglietto dalla boccia dei ragazzi e legge -Cato Lanchaster- legge ed io sento il secondo colpo al cuore, non volevo venisse estratti un ragazzo che conoscevo, non sarei mai riuscita ad uccidere qualcuno che conoscevo. Dopo la mietitura veniamo portati nel palazzo di giustizia dove continua a cercare di rimanere impassibile, o, meglio ancora, di mostrarmi felice.

Voi non eravate gli unici innamorati sventuratiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora