È incredibile come Charles Leclerc sia passato da essere un ventiseienne, pilota di Formula Uno e scapolo a diventare, sei anni dopo e a trentadue anni suonati, padre di due gemelli, divorziato ma ancora pilota di Formula Uno.
Sarebbe semplice fare...
PAPÀ /pa·pà/ sostantivo maschile, qualcuno che dà consigli ed è sempre incoraggiante e protettivo.
Vedi anche; supereroe.
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Principato di Monaco, primo giorno di scuola.
-Papà? Papà, svegliati!-
Charles si lamenta nel sonno e si gira nel letto, cercando di scivolare nuovamente nel tepore delle coperte e nel mondo dei sogni.
Nel suo dormiveglia, Charles sta finalmente per rilassarsi in una vasca calda e profumata ma un peso lo schiaccia sul fianco destro, interrompendo il suo dolce sogno.
Sarebbe arrabbiato se chiunque altro avesse deciso di svegliarlo in maniera tanto brutale, ma dato che gli artefici di questo brusco risveglio sono i suoi figli, non può che sorridere.
Il viso di Julia, con un sorriso mancante di un incisivo, è davanti al suo; è talmente allegra che sembra in grado di illuminare la stanza con la sua sola gioia e non lo pensa solo lui.
-Sei sveglio! Dai, alzati, facciamo colazione e andiamo a scuola- strilla la bambina, provocando al padre un principio di mal di testa. È prima mattina e la voce squillante della piccola Leclerc non è di certo delicata.
-Andiamo? Mi sembra di aver finito la scuola anni fa, non credevo di dover tornare in classe!- dice il pilota mentre si alza a sedere e stringe sua figlia in un abbraccio.
La bambina ridacchia mentre i capelli spettinati di Julia fanno il solletico sotto il naso di papà Charles, hanno un profumo dolce di albicocche che caratterizza lo shampoo della Garnier per bambini senza silicone e che non brucia gli occhi che il pilota si ostina a mettere nel carrello ogni volta che si reca a fare la spesa.
-Non tu, papà! Hervè e io dobbiamo andare a scuola oggi!- esclama Julia per poi girarsi tra le braccia del padre e appoggiarsi al suo petto.
Charles sospira gettando un'occhiata al soffitto, gli sembra ieri di aver tenuto quel piccolo fagottino rosa tra le braccia, di averla guardata dormire di notte nella culla e di averla portata sui kart per la prima volta.
Pensare che inizierá il suo primo anno di scuola elementare tra nemmeno due ore lo rende estremamente nervoso, sa che niente sarà più come prima ma lo sapeva già dalla scelta dello zainetto per la scuola. Voleva essere preparato ma non esiste un manuale per genitori che dica come comportarsi in casi simili.
Contro ogni aspettativa di Charles, sua figlia ha scelto uno zainetto nero con i cuoricini rosa ed è molto contenta della sua scelta. Ogni tanto la bambina si ferma in contemplazione della cartella e sorride, Charles si chiede cosa ci trovi di così interessante, ma poi alza le spalle e non ci pensa più.
-Papà posso chiederti una cosa?- afferma Julia, con un filo di voce mentre le sue mani giocano con l'orlo della maglietta del pigiama ornata da unicorni rosa, maglietta regalatale per il suo compleanno ma mai piaciuta così tanto.