Six.

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I libri sono la mia più grande distrazione, potrei passare giorni interi senza né mangiare né bere per riuscire a finire un bel libro.

E si, è proprio quello che sto facendo ora.

Sono da ore al parco, seduta sull'erba soffice, a leggere un libro.

Stamattina ho scaricato gli orari dei corsi, sono uscita e mi sono immediatamente fiondata qua.

Non credevo ci fossero parchi così belli in una città come New York, sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Di sicuro trascorrerò gran parte del mio tempo libero in questo parco.

Sono contenta di iniziare domani i corsi.
Sò bene di non aver avuto il tempo necessario per ambientarmi, ma sinceramente mi va bene così, stamattina non mi andava proprio di andare in giro per il quartiere. Era più allettante prendere la copia del Grande Gatsby che avevo appoggiato sulla scrivania venire qui al parco e mettermi a leggere.
Ho ripiegato sulla lettura. Come sempre d'altronde.

Mi è sempre piaciuto leggere, soprattutto i grandi classici inglesi, mi affascinano molto scrittori come Charlotte ed Emily Bronte e Jane Austen.

Inizio a sentire un brontolio allo stomaco, il mio corpo necessita del cibo, cibo che gli ho negato stamattina.

Non avendo nulla a casa decido di andare in un ristorante e dopo aver fatto il giro dell'isolato, ne noto uno di cucina italiana.
I tavoli sono in legno e le tovaglie a quadretti bianchi e rossi. Il posto è molto informale, ma allo stesso tempo accogliente.
È quasi pieno quindi suppongo che si mangi bene, ed infatti è così, ordino la specialità della casa: le lasagne al forno, davvero squisite.

Tornando a casa mi fermo al supermercato, inizio a mettere cose a caso nel carrello e quando credo di aver preso cibo a sufficienza per una settimana mi dirigo alla cassa.

Da buona imbranata quale sono vado, non so come, a sbattere conto una ragazza poco più bassa di me mora e riccia. "Scusa, scusa, scusa ti ho fatto male?" Le dico. "Ei, tranquilla, sto bene - mi dice cercando di essere il più carina possibile - magari però la prossima volta guarda meglio dove cammini." "Ehm, si lo so, è che ero distratta, scusa ancora." Cerco di sembrare imbarazzata possibile, ma la mia voce risulta molto più acuta del previsto. "Jen." Dice una voce alle nostre spalle, mi giro e vedo un ragazzo moro, abbastanza alto e con gli occhi azzurri. Si avvicina alla ragazza che mi sta accanto e la bacia. Sono ancora più in imbarazzo, ma fortunatamente questo loro scambio di effusioni in pubblico finisce presto.
"È una tua amica Jen?" Dice il ragazzo girandosi verso di me. "Nono, mi è venuta addosso mentre stavo camminando, comunque piacere io sono Jennifer, e lui è Dan." Mi tende la mano e io gliela stringo. "Bene, ehm, ciao è stato un piacere, ah e scusa ancora." Dico sempre più in imbarazzo mentre mi allontano di corsa da loro.

Sarò sembrata davvero un'imbranata a quei due ragazzi. Sono sicura, però, che non li rivedrò mai più da nessuna parte, quindi di conseguenza, nessuno dei due potrà ricordarmi di questa bella figura di merda.

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Ciao ragazzi,

Voglio innanzitutto ringraziarvi, state leggendo la storia davvero in tanti. Fin ora ha ricevuto 621 visualizzazioni, 41 like e 12 commenti. Grazie, grazie, grazie. Non me l'aspettavo propio.

Ora passiamo al capitolo,
Lo so, è un corto e anche un po' noioso, ma è un capitolo di transizione, più in là ne capirete il senso, spero.😂

Pubblicherò presto il prossimo, e vi assicuro che sarà ricco ricco di avvenimenti.

Ah, ci tengo a precisare che le foto che metto a inizio capitolo, tutte scattate esclusivamente da me, non hanno sempre un collegamento diretto al capitolo.🌺

Un bacione.

Adele.💞

Loneliness.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora