«Ciao Bakugo, entra pure!» Yaoyorozu aprì la porta di casa e invitò il biondo ad entrare. Avevano organizzato una piccola festa con il loro gruppo a casa sua e, al momento, Kirishima non era ancora arrivato.
Bakugo era nervoso come non lo era mai stato. Ma sapeva di piacere ad Eijiro e il fatto che lo ricambiasse lo rassicurava. All'inizio non avrebbe mai pensato che il rosso sarebbe riuscito nella sua impresa: si era promesso che non sarebbe caduto ai piedi di qualcuno che ci provava così spudoratamente con le persone. E invece, il tempo lo ha fatto ricredere.
Inoltre, sapere che la persona che lo tormentava ormai da tempo fosse fuori dai piedi, lo rese molto più tranquillo. Era stato notti sveglio per quello che gli aveva fatto e aveva sempre paura di incontrarlo. Ora però, poteva stare calmo. Non lo avrebbe più visto.
Si avvicinò a Todoroki e Midoriya, che stavano, sorprendentemente, discutendo. «Ti dico che non è così. Come puoi pensare una cosa simile?» Bakugo li guardò stranito. «Oi Kacchan, eccoti» Midoriya interruppe la discussione salutando l'amico con un sorrise, che il biondo ricambiò. «Perché discutete?»
«Perché Izuku è convinto che il thè al limone sia meglio di quello alla pesca. Come si può affermare ciò?» disse sconvolto come se fosse una questione di stato. «Per favore, ho ragione io. Senti Kacchan, diglielo anche tu che al limone è meglio» disse Midoriya girandosi verso il biondo. «State davvero discutendo su quale thè sia il più buono? Sapevo foste stupidi ma fino a un certo punto» disse andando verso il tavolo delle bevande.
«E comunque, è meglio quello alla pesca» aggiunse e Todoroki fece un sorriso soddisfatto mentre Midoriya sbuffò. Decise di lasciarli alla loro discussione inutile.
Prese un bicchiere di alcool e si guardò attorno, i loro amici erano quasi tutti lì e mancava solo Kirishima. Iniziò di nuovo a sentirsi nervoso finché qualcuno gli toccò la spalla. «Ehy amico!» era Kaminari, il biondo gli sorrise e ricambiò il saluto.
«Stai cercando Kirishima?» Bakugo arrossì cercando di negare. «No, non lo sto cercando» Denki lo guardò ridendo, «Sarà, comunque verrà qui tra più o meno qualche minuto, l'ho chiamato prima» disse così e si allontanò dal ragazzo dandogli una pacca sulla spalla, per avvicinarsi poi a Jirou.
Bakugo decise di non pensarci troppo e quando cercò di andare verso Mina e gli altri, qualcuno entrò dalla porta. Non poteva vederlo ma sentì chiaramente le sue guance andare a fuoco, per cui pensò fosse meglio allontanarsi dall'ingresso e fare finta di niente. Purtroppo però, i suoi amici non erano dello stesso pensiero, poiché chiamarono Kirishima e indicarono il biondo invitandolo a venire verso di lui.
Bakugo li insultò mentalmente e poi si trovò il rosso davanti. «Ciao» disse, al che Kirishima sorrise. «Ehi»
La festa iniziò e fecero giochi di ogni tipo, alcuni un po' imbarazzanti, mangiarono e videro un film. Quasi a fine serata, Kirishima prese in disparte il biondo. «Andiamo fuori a parlare?»
Uscirono dalla porta mentre gli altri curiosi li osservarono. Una volta soli Eijiro parlò, vedendo il biondo in imbarazzo. «Senti sarò breve, avevo intenzione di dirti questa cosa da molto tempo e ho pensato che questa festa fosse l'occasione giusta»
«Dopo che ti ho scritto la prima volta e ci siamo conosciuti, ho continuato a volerti scrivere e vedere perché mi sembravi interessante e col tempo ho capito di aver ragione. Mi piaci e spero di piacere anche io a te. Vuoi stare con me?»
Il biondo alzò lo sguardo da terra e lo guardò. «Piaci anche a me Kirishima. Voglio stare con te» Eijiro spalancò gli occhi sorridendo, «Sul serio? Aspetta, dici sul serio? Mi stavo preparando ad una friendzone»
«Hai così poca fiducia in te stesso e in me?» disse Bakugo. Kirishima rise, aprì la porta di casa e dopo aver preso un grande respirò urlò: «IO E BAKUGO STIAMO INSIEME!» tutti fischiarono e applaudirono per la nuova coppia, mentre Bakugo ancora in imbarazzo, venne preso per un braccio da Kirishima che lo baciò.
Sì, aveva preso la decisione giusta.
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UNTIL I FOUND YOU ─ krbk
Fanfiction❝ Uscì di casa chiudendosi il portone alle sue spalle, poi prese il primo taxi che passò e si diresse al luogo della festa. Avrebbe visto per la prima volta Kirishima, non sapeva come sentirsi, se fosse emozionato o in ansia. E se non gli fosse piac...