Capitolo 1

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Ho ansia. Mi sento così quando apro gli occhi per affrontare un nuovo giorno in questo buco di merda.
Non ho nessun contatto con le persone che amo da circa due anni.
Ho il permesso di uscire solo se lui è con me.
Mi manca mia mamma
Mi manca mio padre
Mi manca mia sorella
Mi manca la mia vita
Mio padre,anche lui mafioso,ha tentato tante volte di riuscire a riportarmi a casa ma lui non gliel'ha concesso.

Sono ancora sul letto quando sento dei passi familiari avvicinarsi alla mia o dovrei dire nostra stanza.
È lui,Alexander Moncler,boss mafioso,muscoloso pieno di tatuaggi,moro con gli occhi scuri e i linea perfetti.
"Alzati e va a fare colazione" dice senza nemmeno guardarmi
"Non ho fame" dico io
"E io ti ho detto di andare a mangiare è chiaro?" alza la voce
"Ok-kay, scusa"
"Io tornerò verso l'ora di pranzo,se provi a scappare ti ammazzo" e finita la frase esce dalla atanza e successivamente esce definitivamente dalla villa.

Indosso un vestitino corto e vado nella sala da pranzo dove trovo dei pancake e un bicchiere di latte e uno di caffè.
Mangio tutto e poi torno in camera.

Sento il garage aprirsi e subito intuisco che sia Alexander.
Mi rimetto comoda e aspetto che entri in camera.
Quando entra ha tutta la camicia sporca di sangue
"Che cosa è successo?" chiedo io preoccupata
"Non sono cazzi tuoi bimba " risponde lui
"Scusa era solo per chiedere"
Si avvicina al mio viso,mi prende col dito il mento e poi ribatte:
"Non sono affari tuoi piccola bimba"
"Chiaro" dico io
"Mi potresti lavare la camicia nel lavandino?Io devo farmi la doccia"
"Si ok"

Entro in bagno con l'ammorbidente e candeggina e inizio a strofinare la camicia ma quando lui entra nel bagno con solo l'asciugamano che gli copre il ventre,il mio sguardo cade su di lui.
Si leva l'asciugamano ed entra in doccia senza nessun tipo di preoccupazione.

Continuo a lavare la camicia riuscendoci difficilmente perché lui si sta facendo la doccia praticamente davanti a me.
Esce dalla doccia e dice:
"Mi passi l'asciugamano?" quando finisce la frase non mi muovo
"Okay bene dovrò andare in giro col mio cazzo di fuori" dice uscendo dalla doccia e poi va a prendersi lui da solo l'asciugamano.

Finisco di lavare la camicia e la stendo fuori sul balconcino.
Si stende sul letto e poi fa cenno con la mano a me di venire.
"Vieni bimba"
Mi avvicino accanto a lui e inizia ad accarezzarmi i capelli e poi il viso
"Qualcuno ti ha mai toccata?Hai la pelle d'oca"
"N-no,sei il primo che lo fa" rispondo io un po' imbarazzata
"Piccola mia con me sei al sicuro eh, non aver paura di me sono buono quando non mi fai incazzare"
Mi abbraccia ancora di più facendomi male al braccio ma almeno mi sento protetta.
Si addormenta abbracciato a me e subito dopo mi addormento anch'io.

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