La sedicenne Scarlette Russo non è mai andata d'accordo Con l'universo. Nel suo mondo, non sa di chi fidarsi facendole affrontare il mondo con un cattivo atteggiamento e uno sguardo freddo. È chiusa e molto testarda e non permette a nessuno di cammi...
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♚SCARLETTE♚
Mentre cammino verso l'enorme edificio abbandonato con la mia borsa che oscilla dalle spalle sento la musica rap che suona nell'aria, comincio a sorridere mentre affermo lo scenario che mi è così familiare. Vedo un gruppo di ragazzi macho che mi fissano su e giù come se non appartenessi qui. Li sorrido e annuisco la testa prima che mi guardino con soggezione... o shock.
Forse stavano fissando i miei lividi che non sono ancora completamente guariti, anche se ho deciso che non dovrei più preoccuparmi di nasconderli. I miei lividi e le mie cicatrici sono ciò che mi ha reso più forte comunque.
La mia fiducia può essere molto forte, ma poi a volte divento fredda introversa e rimango lontana dalle persone che vogliono stare da sole. È proprio come sono stata da quando avevo circa 10 anni.
L'edificio è enorme, sembra essere più grande di quello della mia città vecchia, di solito più grande è la struttura di combattimento, più soldi posso guadagnare dopo tutto questo era il lato più ricco della città di New York.
Cammino verso lo spogliatoio destinato alle ragazze e faccio un'occhiata attraverso le finestre vedo circa altre 5 ragazze lì dentro probabilmente già preparando per i round che stanno per iniziare.
Mentre entro attraverso le grandi porte degli spogliatoi in metallo fa un forte botto mentre si chiude dietro di me facendo sì che 5 di loro mi guardino. Una di loro aveva delle trecce e una sigaretta in bocca e immediatamente salta su e corre verso di me prima ancora di poter capire cosa stava succedendo.
Mi affronta facendomi inciampare un po', ma mi assicuro di mantenere l'equilibrio mettendo pressione sui talloni dei miei piedi.
Come può una persona intorno ai soli 1,50 essere piena di tanta energia e forza?
Lei salta giù da me e inizia a saltare in giro e a tifare come se avesse appena vinto la lotteria.
Non so cosa stia facendo... ma qualunque cosa sia, lo voglio.
Le do uno sguardo strano mentre il resto delle ragazze inizia a ridere di follia.
Le altre ragazze tornano a parlare tranne una di loro che inizia a fissarmi. Onestamente non ho tempo per chiunque sia. Anche se ho la sensazione che mi causerà problemi in futuro.
Comunque torniamo alla grande palla di energia di fronte a me. Nota immediatamente il mio disagio e smette di saltare, ma sorride ancora come il gatto di Alice e del Paese delle Meraviglie.
Lei si dirige verso di me e io faccio immediatamente un passo indietro perché il mio istinto difensivo è fondamentalmente in controllo in questo momento. Voglio dire, ovviamente, sarei in allerta quando una ragazza1,70 più alta di me fondamentalmente mi ha attaccato.
"Mi dispiace di essere uscita un po' strana", dice ancora sorridendo.
"Un po'?..", dico di tagliarla con un'espressione disturbata ma divertita.
