Era un giorno come gli altri: Colazione, scuola, casa, danza. Ma Leila, non sapeva che quello sarebbe stato il suo giorno fatale.
Mi alzo di scatto. Feci un respiro profondo, calmando la mia mente, facendole capire che era soltanto un sogno, un brutto sogno..
« tesoro, ben svegliata. Ieri sera ti sei addormentata sul divano, dopo aver letto il tuo libro. Non volevo svegliarti, sembravi così tranquilla.» Disse la mia mamma. Mia madre è tutto per me. Si chiama Kiara Richard, ha 37 anni ed è nata qui, a Londra. « tranquilla...» Dico prendendo posto a tavola. « ti ho preparato i PanCake! » Disse sorridendo dandomi un bacio sulla testa. Finito di mangiare vado in camera mia, e mi faccio una doccia calda ascoltando della musica: Everything i wanted.Kiara iniziò a sparecchiare la tavola, ma dal salotto si sentiva una puzza di fumo si affacciò e vide tutto bagnato a terra. Fu così che realizzò che era Acido. Un accendino volò dalla finestra atterrando sul pavimento. Una fiamma quasi non la sfiorò.
« Leila! » urlò. « merda..» disse sussurrando.Cercò, nelle altre stanza, disperatamente la sua bacchetta, senza risultati. Prese il suo fulaire e se lo poggiò sulla bocca e il naso. Nemmeno il tempo di avvertire Leila ,che era circondata dal fuoco. « Leila! LEILA! »Finita la doccia mi vestì. Sentì mia madre chiamarmi. « si, mamma. Arrivo!»
Il fuoco si restringeva attorno a Kiara. Un'asse di legno le cadde addosso. La sua mano bruciava letteralmente. Come tutto il suo corpo.
Scesi e sentì una puzza incredibile. Realizzai che si trattava di fuoco quando vidi del fumo nero. « mamma! Mamma, dove sei?» la porta della cucina era bloccata, tirai un calcio e si aprì. Fu lì che la vidi.
Le fiamme diventarono sempre più alte. Un pensiero tormentava la sua mente, ma non solo, i suoi occhi lucidi, pregavano. Pregavano che, lei stesse bene; ma non fu abbastanza, perché, ella la trovo... Distesa sul pavimento freddo, circondata dalle fiamme, ricoperta di ustioni gravi su tutto il corpo. Un urlo uscì dalla bocca di Leila. In quell'urlo si sentiva il dolore, la paura e la tristezza di una povera ragazza. Le fiamme calarono insieme all'anima della ragazza che stringeva la donna tra le sue braccia. Kiara era fragile ma le disse "tesoro, mi dispiace. Non avere rancore. Non sono riuscita a proteggerti, non avere sensi di colpa per me. Giurami che sarai felice anche senza di me. Ricordati che io sarò sempre con te, ogni volta che mi cercherai io sarò lì, fra le stelle. Ti voglio bene, Stellina...» la donna emerse il suo ultimo respiro, la ragazza urlava il dolore le stava trafiggendo il cuore, come coltelli appuntiti. « mamma...» le lacrime le rigavano il viso.
Sentii una mano poggiare sulla mia spalla. Mi girai e vidi una donna con un cappello e un vestito verde scuro. Mi disse: « vieni con me, ti porto nella tua nuova casa. » Non sapevo chi fosse ne cosa voleva, ma sembrava gentile. « non so chi tu sia...» chiesi singhiozzando. « sono Minerva, per te da oggi in poi sarò la Professoressa Mcgrannit» disse. « professoressa? » mi prese per mano e mi portò via.
La signora tirò fuori una bacchetta e si smaterializzarono ad Hogwarts.
« dove siamo? » « questa sarà la tua nuova casa. »
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Dastiny ~ Draco Malfoy
Fanfiction« Ho guardato gli occhi di mille ragazze, ma mi sono perso solo nei tuoi... » La ragazza trovò una nuova casa, con una nuova famiglia. Ma il suo animo e la mente, non le davano tregua. I tormenti, i lamenti ma soprattutto il senso di colpa, il rimpi...