Capitolo 5.

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Non appena Linda aprí la porta si ritrovò davanti una Silvia sorridente e letteralmente stupenda, non potè fare a meno di pensare che si, lei aveva la medicina più bella di tutte. Le sorrise di rimando e la fece entrare in casa.
Silvia si prese cura di Linda, era rimasta con lei stretta al petto sotto le coperte per ore, le aveva preparato un thè e aveva aspettato che si svegliasse. Linda riaprí gli gli occhi e si ritrovò schiacciata contro il corpo di Silvia. Alzò lo sguardo e la trovò intenta a scrutarla.
"Quanto ho dormito?" domandò con la voce impastata dal sonno.
"Tipo quattro ore" rise.
"Sei rimasta qui?"
Quella annui e velocemente le rubò un bacio.
"Piccola domani c'è una festa. Posso andare o vuoi che venga qui?"
"Puoi andare" sorrise.
Passarono la serata stese a stringersi fin quando Silvia non andò via dopo aver fatto addormentare Linda.

La sera dopo, mentre Linda era a letto con il computer sulle gambe a cercare qualcosa da fare, Silvia era nel suo appartamento a prepararsi per andare a quella stupida festa.
Avrebbe tanto voluto rimanere con Linda ma la sua reputazione andava pur difesa e se non si presentava ad una delle feste più "fighe" dell'anno, automaticamente era fuori dalla scala sociale. 'Tra secchioni e coglioni', cosí lo aveva definito Evita, la sua migliore amica. Capitela, lei doveva assolutamente andarci.
Si preparò in fretta e raggiunse la casa di Evita per accompagnarla, una volta presa partirono verso il luogo dove si svolgeva la festa.
Il cottage era a dir poco enorme, fuori una distesa di auto che pareva infinita, ragazzi che ballavano, si tuffavano nel lago, bevevano, risse tra gruppi di tre o quattro, fumo e musica ad alto volume ovunque. Entrarono e si fecero largo tra l'ammasso di persone che ballavano, spintonando una coppia di ragazze appoggiate al muro che si stavano letteralmente mangiando la faccia. Si misero davanti al bancone e Silvia prese un mojito misto a vodka alla menta, parló un po' con qualche persona qui e lì (dato che li conosceva tutti) e man mano perse il conto di quanti bicchieri vuoti avesse buttato.
Sapeva solo che in quel momento era al centro della sala mentre si strusciava letteralmente addosso ad una ragazza di cui conosceva a malapena il cognome, peró era a conoscenza che il suo nome fosse Megan e che in quel momento era fottutamente eccitata e "Casa mia." ansimó nel suo orecchio.
Quello che successe alcuni possono immaginarlo.

Si sveglió la mattina dopo con un mal di testa terribile, nuda, con un altro corpo, anch'esso nudo, affianco.
La ragazza si mosse per poi aprire gli occhi e sorridere
"Buongiorno." Silvia era completamente paralizzata, della sera prima ricordava solo di avere bevuto qualche drink e di aver iniziato a...oh cazzo.
"E-ehm..buongiorno anche a te."
Megan si avvicinó e lascio un bacio sulle labbra di Silvia che era rimasta immobile, poi si alzó e si rivestì in calma sotto gli occhi della bionda. Prese le sue cose e le sorrise
"Mi sono presa la libertà di salvarti il mio numero in rubrica.. Ci vediamo" fece l'occhiolino e uscì dalla porta.
Silvia si passó le mani sul viso senza dire niente e sospiró. Aveva appena fatto sesso con una ragazza di cui non conosceva niente se non il nome e quella le aveva salvato sul cellulare il proprio numero con la speranza che avessero potuto rivedersi.
Prese il telefono e le venne quasi da piangere quando vide un messaggio arrivatole 10 minuti prima da Linda:
-Buongiorno angelo.-

Che cazzo aveva fatto...

Passó una settimana, Linda si rimise e Silvia fece finta che non fosse successo niente, anche se non in realtà si vedeva ancora con Megan.
Non negava che fosse sbagliato ma quella ragazza la attraeva, e per quanto le potesse piacere Linda, a letto Megan era una vera bomba.
Quel pomeriggio Linda andó a studiare da Silvia per l'aiuto che le dava in matematica. Appena finirono si sedettero sul divano abbracciate, misero un film e si coprirono. Inutile dire che il film non lo guardarono, passarono la maggior parte del tempo a osservarsi di nascosto fin quando Silvia non dovette alzarsi per rispondere ad una chiamata
"Faccio subito è solo il lavoro" si giustificó per poi allontanarsi e tornare 5 minuti dopo. Lanció il telefono sul divano di fianco a Linda, le sorrise
"Vado in bagno" e sparì dietro la porta.
Linda non avrebbe dovuto farlo, ma la curiosità era troppa e quell'avviso dell'arrivo di un messaggio era troppo vicino. Si sporse e sbloccó il telefono.
-Lo so sei che con lei ma ho troppa voglia di te. Appena va via vieni qui, ti prego-
Non ci pensó neanche un secondo, lasció il telefono sbloccato sul tavolo e si rimise la giacca in fretta, prese la borsa e andó via sbattendo la porta.
Ci aveva sperato. Lo aveva sentito, aveva sentito qualcosa crescere dentro di lei, aveva sentito quella gioia che si sente solo quando trovi l'altra metà, quel pezzo mancante del puzzle, e in tre secondi, solo tre fottuti secondi, il mondo le era crollato addosso e la verità era tornata a pesarle sul cuore: lei non avrebbe mai potuto darle quello che meritava. Ma non erano fidanzate e non poteva pretendere nulla dalla bionda, voleva solo un piccolo pezzo del suo cuore, ne aveva bisogno. Aveva bisogno del suo amore. Perchè Linda era solo una depressa con una storia di merda alle spalle e Silvia era un raggio di sole in una tomba, quella dove Linda era rinchiusa da troppo tempo. Non avrebbe mai potuto farla essere felice, non avrebbe mai potuto essere abbastanza per lei. Pensava che almeno un po' peró,Silvia fosse diversa, che l'avrebbe aspettata fin quando non si sarebbe sentita davvero pronta, non come la sua ex, ed invece non aveva resistito e Linda sentiva di essere la causa dei propri insuccessi. Ma ne era convinta, si era innamorata di quella ragazza, della sua capacità di fregarsene degli altri e di essere libera. Qualcosa dentro di lei si era spezzato e mai nessuno avrebbe potuto ricoprire quel taglio. Così corse a casa con le lacrime che le rigavano le guance.. Le ragazze grandi piangono quando il loro cuore si spezza.*

Silvia intanto era uscita da bagno ed era rimasta abbastanza corrucciata quando di Linda non aveva visto più nulla, capì solo quando vide il telefono sbloccato e il messaggio.
Era davvero nella merda..

*Big girls cry when their heart is breaking. (Big girls cry -Sia)
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Angolindo (😂)

Okay era davvero pessima.
No okay Linda torna seria *si prende a schiaffi*
BEEEEEEENE CIAO A TODOS, scusate se ho scritto una merda ma sono dal telefono ew
Per il resto, nada.
Goodbye

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