Twins

Tra il rientro e l'ignoto

Non appena varcò la soglia dell'aula, la campanella suonò, segnando l'inizio della lezione. Vivienne non riusciva a credere di essere riuscita ad arrivare in orario per la seconda ora, un vero e proprio record per lei visto le vicende di quella mattina.
Con passo deciso, si diresse verso il suo posto accanto a Lizzie, la sua inseparabile amica.

«Venerdì vieni a casa mia? Rivediamo insieme 10 cose che odio di te.» chiese Lizzie, non appena avvistò Vivienne.

Ma Vivienne si sentì costretta a rifiutare l'invito, un rifiuto che, in fondo, le portò un certo sollievo, nonostante la sua passione per Heath Ledger. Lizzie era una vera e propria fanatica di quel film, tanto da averlo visto almeno una ventina di volte, ovviamente costringendo anche Vivienne a seguirlo innumerevoli occasioni.

«Ho invitato Adam a casa mia.» rispose Vivienne, mentre frugava nella borsa per tirare fuori il suo libro di biologia.

«Ah, lo porti a conoscere la famiglia? Le cose si fanno serie!» esclamò Lizzie con un pizzico di entusiasmo nella voce, come una bambina che parla della sua prima cotta.

«Conosce già metà della mia famiglia, ma no, lo invito solo per guardare un film insieme», la corresse Vivienne, un sorriso malizioso sul viso.

Si frequentava con Adam da un bel po', da un mese con precisione, anche se i due si conoscevano fin dai tempi della prima media.
Si erano incontrati casualmente al centro commerciale, entrambi intenti a fare shopping. Dopo una chiacchierata leggera e spensierata, Adam l'aveva invitata a prendere un gelato, e da quel momento in poi, la loro amicizia si era trasformata in una vera e propria relazione.

Tuttavia, Vivienne non era affatto pronta a presentarlo come il suo fidanzato ufficiale alla famiglia, almeno non ancora. Non era il tipo da far conoscere subito i suoi partner alla famiglia, soprattutto alla nonna. Doveva essere sicura prima di esporlo al suo sguardo critico.

Ricordava perfettamente il caos che si era scatenato quando Josh aveva portato a casa Jessica Anderson, la sua ragazza di allora. La nonna era andata su tutte le furie, non tollerando la presenza della ragazza, tanto che l'aveva addirittura chiamata "sgualdrina". Questo commento non era andato giù a Jessica, portando così alla rottura tra i due, e ai gemelli, in fondo, non dispiacque affatto, visto che Jessica non era mai stata ben vista da entrambi.

«I tuoi fratelli non contano, stanno sempre in mezzo ai piedi. Non mi sto lamentando di Josh, lui può stare dove vuole. Quei capelli perfetti, sempre in ordine, e quelle labbra... non so, le bacerei per ore!» sbottò Lizzie, persa in un sogno ad occhi aperti. Si riprese solo dopo un momento, un po' imbarazzata per la direzione dei suoi pensieri.

«Intendevo che dovresti farlo conoscere a tua nonna.» specificò la bionda, con un sorriso sornione.

Vivienne la guardò per un attimo con un'espressione di disgusto, per i pensieri inappropriati di Lizzie riguardo a suo fratello, ma non ci diede molto peso. Era abituata a quel genere di frasi da parte dell'amica. Sapeva che Lizzie aveva una cotta per Josh da sempre; infatti, era stata la prima e unica a confidarsi con Vivienne. Sebbene il pensiero di un interesse romantico tra loro le suscitasse una certa preoccupazione, non poteva fare a meno di tifare per la sua amica, nonostante fosse consapevole delle difficoltà relazionali di Josh. Jessica era stata l'eccezione, ma anche la loro storia era finita male.

«Mia nonna ha da fare, Charlie sta sempre in giro per conto suo, e Josh lavora fino a sera. Io e Adam saremo a casa da soli.» spiegò Vivienne, cercando di mettere fine a quell'argomento imbarazzante.

«Oh mio Dio, ora mi è tutto più chiaro! Guardare un film è il tuo modo di dire che intendete fare altro!» esclamò Lizzie, gli occhi che brillavano di eccitazione. «Quindi, finalmente è arrivato il momento! Come lo farete? Accenderai delle candele profumate? Non farlo, ho letto che qualcuno ha preso fuoco durante l'atto!» Sul suo viso si fece largo un ampio sorriso di orgoglio per la sua amica, mentre immaginava tutte le possibilità.